C’è il cardinale che compone poesie, quello che realizza progetti per arte sacra e quello che gira di notte per le stazioni di Roma. Ma c’è anche il porporato che ha trascorso alcuni anni in carcere, quello che segue il calcio in tv, quello che va a fare la spesa da solo al supermercato e quello che non credeva alle apparizioni mariane. Salvo poi ricredersi. Sono solo alcune delle storie di questi uomini semplici, di questi preti di strada diventati cardinali e le cui vite vengono svelate in questo nuovo volume che arriva dopo il successo di Tutti gli uomini di Francesco.
Dalla pedofilia al surriscaldamento globale fino ad arrivare alla persecuzione dei cristiani, gli ultimissimi cardinali creati da Francesco raccontano le sfide più dure che la Chiesa di oggi deve combattere, da Roma alla Papua Nuova Guinea, passando per Iraq, Perù, Giappone e Haiti. Il risultato è l’immagine senza filtri di una Chiesa fresca, pulita, che continua a seminare la pace negli angoli più sperduti della terra per far germogliare una nuova speranza per il futuro.
Un volume, come rivela l’autore, incoraggiato dallo stesso Francesco. “Quel ‘vai avanti’ mi è rimasto impresso per mesi, ed è anche per questo motivo che oggi nasce I nuovi cardinali di Francesco, per raccontare ancora meglio l’universalità della Chiesa di Papa Bergoglio, attraverso la voce dei suoi ‘cardini’ sparsi per il mondo, nelle periferie del pianeta, faccia a faccia con i problemi che la società di oggi presenta in tutte le sue forme e sfumature. ‘Vai avanti’, per continuare il racconto, iniziato nel primo volume, di una Chiesa spesso martoriata e mortificata, di una Chiesa che deve fare i conti con mille difficoltà, con mille emergenze, senza tregua.
Nel frattempo Papa Francesco ha indetto un nuovo concistoro ordinario pubblico per la creazione di cardinali e così, in questo secondo volume, c’è, da un lato, il racconto degli ultimissimi porporati chiamati dal Santo Padre a essere suoi primi collaboratori e, dall’altro, di quei cardinali che non ero riuscito a rintracciare per Tutti gli uomini di Francesco”.
di Antonio Gentile