< I PERICOLI DISTRUTTIVI DI UNA RELAZIONE D’AMORE MALA IMPOSTATA ! >
Non sempre vengono dati alle promesse il significato e il valore necessari, diventando nulla, trasformandosi in parole che il vento porta via, scritte su carta bagnata.
Promesse disattese e delusioni
È preferibile non ricevere promesse da parte di chi non è solito rispettare gli impegni presi. Quando si è consapevoli del fatto che la promessa data è solo un miraggio, è meglio non contare su di essa.
Bisogna tenere conto, di fatto, della delusione che deriva dalle promesse disattese. Basti pensare alla tristezza o alla rabbia che proviamo quando qualcuno ci delude.
Il valore delle parole
Dobbiamo onorare la promessa, è come dare la nostra parola, ma la nostra parola è già caduta in disuso? La nostra parola è il nostro unico bene di valore. I beni materiali sono circostanziali e un giorno potremmo ritrovarci senza di essi. Non dovremmo attribuirvi, dunque, più valore di quello che hanno.
Al contrario, la nostra parola e le nostre azioni ci definiscono a lungo termine. Proprio le azioni sono ciò che conta davvero.
La voce è l’unica cosa che nessuno può toglierci, ma la perdiamo a poco a poco quando facciamo promesse che sappiamo di non poter mantenere, quando promettiamo di togliere dai guai una persona, quando inganniamo per ottenere qualcosa, ecc.
Pensiamoci la prossima volta che siamo tentati di promettere qualcosa: siamo disposti a mantenere la promessa qualunque cosa accada? In caso contrario, meglio lasciar perdere.
Promesse disattese: non ti credo più, ma non arrabbiarti!
La prima reazione alle promesse disattese è la mancanza di fiducia. Ed è normale. Un esempio noto a tutti è quello del pastore che, scendendo dal monte, disse: “Sta arrivando il lupo”. Tuttavia, era una bugia, la sua intenzione era quella di fare uno scherzo e spaventare. Ma il giorno in cui il lupo arrivò davvero, nessuno gli credette.
Le persone che si sono fidate di noi smetteranno di farlo. E quando una situazione del genere si ripete più e più volte, è impossibile recuperare la fiducia. Ed è proprio in queste occasioni che possiamo sentirci dire: “Non ti credo più, ma non arrabbiarti”.
A cura di FRANCO CAPANNA (TERAMO)