di Rodolfo Concordia (Roma) * rodolfo.concordia@dconline.info * 335-7709516
Coordinatore generale della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana.
< I ribelli per amore >
Nella storia del tempo, sono le Idee che hanno aperto lo scenario ad un Nuovo, già insito nel presente e la cui lettura diventa ostica e resa complicata dal buio degli interessi a dalla pigrizia verso il cambiamento.
Le Idee però sono state le chiavi che hanno mosso il processo evolutivo dell’uomo, avendo percepito i bisogni e le aspettative del nuovo ed interpretato correttamente lo scenario del cambiamento in corso. Tante volte si sono dovute inserire in un contesto nel quale i privilegi di pochi relegavano in modo marginale gli interessi dei molti e oscuravano i bisogni reali per mantenere in vita un tipo di società vicina ai loro interessi, più o meno nobili.
Esse però facevano breccia presso una minuta rappresentanza di uomini impregnati di un vissuto, frutto della realtà e condiviso con la sofferenza, i bisogni, le speranze e le aspettative di un livello di vita migliore e più in generale di giustizia sociale, famigliare ed economica.
Ed in tutte le ere, i ribelli per amore sono riusciti a percepire il nuovo che avanzava, a farlo conoscere, a costruire una consapevolezza e ad aprire quindi un nuovo contesto di verità e di lettura aggiornata e corretta della Storia umana.
I ribelli per amore ci credevano ed erano disposti ad offrire il proprio impegno per il cambiamento ed a scontrarsi con i gruppi forti che osteggiavano le novità e tentavano di soffocare la realtà della Storia ed il suo processo evolutivo.
A fronte di ciò quelle che erano percepite come piccole minoranze si sono trovate a vivere una stagione di protagonismo, diventando i riferimenti per superare le difficoltà del presente ed a rappresentare la garanzia per un futuro diverso e più giusto. Quelle di esse, costruite sull’effimero, sulla rabbia morale, prive di un progetto di società da realizzare e non supportate da valori di riferimento e da una fede, nel volgere di poco tempo sono evaporate ed ora appartengono al nulla della storia. Hanno lasciato però il lezzo del passaggio che si misura con i danni causati nel tessuto connettivo, appesantito dal rancore sordo e vigliacco che ha esasperato ancora di più gli animi e resa più problematica la convivenza civile ed un rapporto costruttivo con l’altrui pensiero. Confronto dialettico che è sempre il sale ed il valore di un processo democratico senza il quale muore la democrazia, nonchè l’aspirazione al cambiamento e ad un mondo diverso e più giusto.
Fra Esse è sempre più viva e forte l’Idea Democristiana che nei momenti di cedimento del tessuto connettivo, privo di una chiara visione del domani e di un progetto di Società teso a valorizzare ed a costruire uno Stato al servizio dell’uomo e della sua realizzazione, riemerge in tutta la grandezza e la nobiltà di un passato al servizio del Paese. Si ripropone quindi come IDEA GUIDA di un processo evolutivo e di un Cammino verso la costruzione di livelli di vita personale, famigliare, sociale, civile ed economica più degni di una comunità che guarda alla soluzione dei problemi dell’oggi ed è orientata a rendere meno buia la prospettiva delle Nuove Generazioni.
E l’essere democristiano reca con sè un dogma non eludibile e necessario per essere riconosciuti come tali: la priorità al bene del Partito e soprattutto a quello del Paese ed il rispetto sacrosanto dello Stato e delle Istituzioni. Tutto il resto viene poi e soprattutto vengono dopo le aspirazioni personali, gli interessi famigliari e dei gruppi di interessi che si vogliono rappresentare.
La Democrazia Cristiana coordinata al momento a livello nazionale da Angelo Sandri possiede questo requisito, costruito da 25 anni di coerenza e di battaglie per dimostrare che la Democrazia Cristiana esiste, vive del suo Statuto, dei suoi iscritti, dei suoi organismi dirigenti presenti in tutte le Regioni dell’Italia ed è impegnata a rendere viva la tradizione, i valori ed il protagonismo di un glorioso passato che è nella Storia del Paese ed in quella del mondo.
Nasce da questa convinzione la risoluzione, presa all’unanimità dal Comitato tecnico giuridico, riunitosi a Roma, in via Giolitti 335, alle ore 16.00 di Venerdì 5 Luglio, di delegare il segretario Politico pro tempore della D.C. ed il Segretario Amministrativo pro tempore della D.C. alla tutela, in tutte le sedi, anche civili e penali (qualora se ne ravvisasse la necessità) degli interessi del Partito e della sua gloriosa storia !
Detta decisione, è frutto anche della convinzione di ognuno di noi, democristiani autentici ed irriducibili, di appartenere al gruppo dei “Ribelli per Amore” che hanno incarnato, il seme autentico di una Storia e di un Patrimonio a cui non vogliamo rinunciare, Vogliamo dunque difendere e contrastare la meschinità e la miseria di ogni azione tesa alla eliminazione di un passato e di un futuro che è vivo e si alimenta ogni giorno della nostra fede, del nostro lavoro e della convinzione che senza la Democrazia Cristiana non sarà certo possibile costruire una Società ed uno Stato che sia al servizio dell’uomo e della sua realizzazione !
di Rodolfo Concordia (Roma) * rodolfo.concordia@dconline.info * 335-7709516
Coordinatore generale della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana.
Da parte mia Complimenti !Sandri ,e Sandriani Avanti con Onesta’