VALORIZZARSI SENZA VANTARSI
1. Evita atteggiamenti narcisistici ma non minimizzare troppo i successi ottenuti. La tua autostima potrebbe risentirne.
I titoli fanno aprire porte ermetiche ovvero intendo che in fondo ti permettono scrivere ai governi per dare forza a tematiche sociali importanti come in esempio il titolo di personaggio dell’anno in Canada per opere buone e diffusione della cultura incidono per migliorare estreme efferatezze come la crudele mattanza dele foche e da e inviate mail al presidente del Canada pervporre fine.
Come invitare il Vaticano dare sostegno economico alle suore che vivono di scarse elemosine ; non facile cambiare sistemi millenari ma provarci per dare una svolta è determinante .
2. Conosci bene i tuoi punti di forza e i risultati raggiunti. Prepara una cartella “Kudos” (in greco significa “gloria”) nella quale raccogliere tutti i tuoi successi (premi, encomi, segnalazioni positive…) che aggiornerai di volta in volta e ti tornerà utile anche per il curriculum.
3. Chiedi un feedback sul lavoro che svolgi al tuo capo, ma anche alle altre persone con cui sei in contatto. Capirai in quale ambito sei apprezzato di più e dove ti si chiede di migliorare. Sii consapevole dei tuoi limiti, ma non lasciarti condizionare. È giusto migliorare, ove necessario, ma gli altri devono ricordare i tuoi punti di forza, non le tue debolezze.
( in foto mia moglie e i benefici fatti a tante categorie e singoli ispirati dal suo mrtirio)
4. Accetta i complimenti. Ringrazia senza minimizzare il tuo apporto. Fai anche tu i complimenti, quando necessario.
Franco Capanna editorialista u
5. Sii entusiasta e fiducioso del tuo lavoro e della tua carriera. L’insicurezza o il continuo riferirsi agli altri nel valutare il tuo operato può far vacillare la fiducia nei tuoi riguardi.
6. Sii sempre disposto ad affrontare nuove sfide. Non tirarti indietro, mettiti alla prova. Contribuisci più attivamente alle riunioni. Non temere il giudizio degli altri. Sii convinto delle cose che fai e delle idee che hai.
SE LA MODESTIA È FALSA
Detto tutto questo, resta sempre chi si vanta fingendo di essere modesto. Per interesse, per calcolo, per ampliare i suoi meriti (più spesso presunti che veri), rinunciando a presentarsi per quello che è, al solo scopo di ingannare gli altri.
La falsa modestia non ha nulla a che vedere con l’umiltà. L’umiltà è coscienza delle proprie capacità, responsabilità, pieno controllo di sé stessi. La falsa modestia è spesso sintomo di nevrosi, debolezza, incostanza. Attraverso l’umiltà possiamo conoscere meglio il nostro prossimo; la falsa modestia, al contrario, ci impedisce di farlo, perché nasce con intenti ingannevoli.
Stai all’occhio!
Capanna Capanna editorialista de Il Popolo quotidiano della Democrazia Cristiana ,Roma
Presisidente seniores della D.C.