“Il Clima modificato” cambia la vita degli uomini e la Storia !

“Il Clima modificato” cambia la vita degli uomini e la Storia !

A cura di Giordana Di Giacomo (Roma) 

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“Il Clima modificato” cambia la vita degli uomini e la Storia ! 

Con il metro dei secoli, durante la cosiddetta Piccola Era Glaciale (compresa fra il 1300 e il 1850) i ghiacciai alpini fecero la loro ultima consistente avanzata dopo l’ultima glaciazione e si interruppe bruscamente l’età dorata del periodo caldo precedente.

Nel periodo che va dall’anno 1000 al 1300 circa, invece, un’isola attualmente ricoperta di ghiaccio veniva chiamata Greenland, “terra verde”, dai colonizzatori di Erik il Rosso, in Islanda si coltivava l’orzo e in Inghilterra addirittura la vite: tutto ciò in ragione di un solo grado centigrado, al massimo, di temperatura media estiva in più rispetto al XX secolo.

Le temperature atmosferiche degli ultimi trent’anni sono in maniera anomala superiori anche a quelle del massimo medievale e non sono spiegabili per via interamente naturale: infine tutto ciò accade in un ristrettissimo lasso di tempo, una questione di ritmo più che di quantità.

E, ancora, tutto questo per adesso ammonta a solo mezzo grado centigrado in più nelle temperature medie rispetto al XX secolo: sono sufficienti centesimi di grado per mettere in pericolo intere popolazioni e cambiare la storia, ma è sorprendente pensare come gli uomini del medioevo non fossero più vulnerabili al clima di quanto non lo siamo noi oggi.

La pressione degli interessi economici ha impedito finora di individuare quali fossero i rischi naturali nel lungo termine, ma adesso non ci sono più scusanti: è solo una questione di tempo, più alte eventualmente si ricostruiranno le barriere, tanto più disastrosi saranno gli effetti della prossima inondazione.

Questo semplicemente perché non ci sono muri, argini o barriere abbastanza robusti per respingere l’invasione delle acque, in nessuna parte del mondo.

L’errore è molto antico: quando gli ingegneri militari degli Stati Uniti costruivano il sistema di argini della foce del Mississippi agli inizi del XX secolo la città era già condannata, perché quando si violano i processi naturali il danno è sempre in agguato.

I sedimenti che normalmente il grande fiume portava al mare sono stati bloccati dalle dighe e dai laghi artificiali, così che la città si è trovata almeno un metro o due sotto il livello del mare, nell’impossibilità di essere ripasciuta naturalmente ed anzi sprofondando lentamente.

Non ci sono venti assassini né ondate killer, non esistono le catastrofi naturali, c’è solo la nostra tradizionale incapacità di metterci in relazione armonica con il mondo naturale: a New Orleans abbiamo solo cominciato a pagare il conto di scelte sciagurate e insostenibili.

E in Italia? Sono possibili perturbazioni a carattere così violento?

Paragonati ai mille tornado (lasciamo per un attimo da parte i cicloni) che ogni anno investono gli Stati Uniti, quelli italiani sono davvero poca cosa: circa venticinque ogni dodici mesi, un numero probabilmente sottostimato ma comunque sempre molto piccolo.

Eppure si tratta di un fenomeno significativo che investe soprattutto la Pianura Padana, le coste del versante tirrenico, l’Appennino centrale, la Puglia e la Sicilia. In molti casi si tratta in realtà di trombe marine, cioè di vortici d’aria che investono la superficie del mare e non arrivano a terra, per questa ragione più difficili da seguire, ma non per questo si tratta di fenomeni gravi.

Certo è che vanno messi in sicurezza preventivamente le abitazioni costruite tropo vicino agli argini dei fiumi o delle spiagge, prima che arrivino nuove “catastrofi naturali”, create dall’uomo per precisazione., come per esempio l’inseminazione delle nuvole, la “cloud seeding” s’intende una tecnica di modificazione del clima che mira a cambiare la quantità ed il tipo di precipitazione attraverso la dispersione nelle nubi di sostanze chimiche che fungano da nuclei di condensazione per favorire le precipitazioni.

Questa tecnica può essere impiegata sia per aumentare la piovosità in zone aride sia per prevenire la formazione di grandine in fronti temporaleschi.

Le sostanze possono essere disperse da aerei, rilasciate da dispositivi a terra, o veicolate tramite uso di razzi o cannoni antiaerei. In base alla tecnica impiegata, queste possono essere iniettate direttamente nelle nuvole, lasciate cadere al di sopra di esse oppure disperse al di sotto delle nuvole affinché siano trasportate al loro interno dalle correnti ascensionali.

Ma tutto questo significa modificare la gestione dei tempi della natura, il che prevede danni irreparabili improvvisi, non previsti evidentemente dalla scienza che ancora oggi è in fase di sperimentazione, come spesso accade a danno dell’uomo, motivo ulteriore per lavorare su la prevenzione ai massimi livelli.

I danni da metalli pesanti sono innumerevoli su tutti gli organismi viventi, eppure nonostante ciò perché si continua in questo senso?

 

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La desertificazione di aree un tempo fertili si estende. Come è noto ai più, la terra, oltre alla rotazione intorno al proprio asso e la rivoluzione intorno al Sole, compie un altro importantissimo movimento: la precessione degli equinozi. Questo movimento doppio conico dell’asse terrestre dura anni 25.000 e crea uno sconvolgimento tale dell’Ambiente terrestre da far avvicendare deserti a rigogliose foreste, ogni: (25.000:2)= 12.500 anni. Pertanto se uno si costruisce una villetta in un Paradiso Terrestre, dopo 12.500 anni, se la trova in pieno deserto. Solo l’uomo può fare di peggio:- deforestando; – inquinando; – irradiando con score nucleari; – bruciando petrolio al posto di produrre proteine alimentari. * ING. ENRICO MIGLIARDI (Roma)

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Un articolo davvero interessante: “Il clima modificato”. Cambia la vita e la storia delle persone! * EDMOND NDOJ – Segretario Organizzativo nazionale della Democrazia Cristiana dell’Albania.

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Cambierà il nostro portafoglio e la libertà di movimento … * Dott. ALBINO MARINO (Roma Capitale).