A cura di Loredana Di Lorenzo (Roma) * loredana.dilorenzo@dconline.info *
Segretario provinciale Dip. “Legalità e Giustizia” della Democrazia Cristiana della provincia di Roma
Editorialista de “IL POPOLO” della Democrazia Cristiana.
< Il Comitato tecnico giuridico della Democrazia Cristiana impegnato su più fronti sui temi della legalità e della giustizia in Italia. >
Abbiamo iniziato a resocontare, dalle colonne di questo stesso giornale, quanto emerso in una prima recente riunione del “Comitato tecnico giuridico” della Democrazia Cristiana italiana svoltasi venerdì 26 febbraio 2021 – con inizio alle ore 18.30 – in video conferenza.
La riunione era presieduta dall’Avvocato Alfredo De Filippo (Salerno) e coordinato tecnicamente da Loredana Di Lorenzo (Roma), così come coadiuvata da Anna Lucia Pappalardo (Potenza).
Presenti all’incontro anche i Vice-Segretari nazionali del Dipartimento “Legalità e Giustizia” della Democrazia Cristiana Avv. Rocco Piergiorgio Lo Duca (Cosenza) e Avv. Aldo Cristini (Roma/Torino), nonchè vari componenti del Dipartimento in rappresentanza della D.C. di tutte le regioni d’Italia.
Presente anche il Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana Dott. Angelo Sandri (Udine).
La riunione è servita innanzitutto a delineare il quadro d’azione su cui il Comitato tecnico giuridico della Democrazia Cristiana intende muoversi.
Si è delineata una situazione abbastanza complessa ed impegnativa con varie questioni sul tappeto e che impegnerà non poco i componenti del Comitato chiamati a confrontarsi su questione e problematiche di notevole rilevanza per il futuro del nostro Paese e per uno viluppo equilibrato della nostra Società.
Abbiamo già resocontato sulla relazione introduttiva dell’Avvocato Alfredo De Filippo (Salerno) che ha sottolineato l’urgente necessità di varare una riforma della Giustizia in Italia.
Ma numerosi altri interventi si sono susseguito mettendo a fuoco problematiche – come dicevamo – di notevole rilevanza.
L’Avvocato Rocco Piergiogio Lo Duca (Cosenza) ha rimarcato una situazione di estrema gravità concernente ladisapplicazone di principi fondamentali contenuti nella Carta Costituzionale della Repubblica italiana, la qual situazione interpella in maniera precisa i democratici cristiani chiamati a lottare per difendere la nostra Costituzione su cui si base l’esistenza stessa della nostra Repubblica.
Senza voler entrare eccessivamente nei dettagli – per evidenti ragioni di tempo e di spazio – possiamo comunque evidenziare come l’Avvocato Rocco Piergiorgio Lo Duca abbia vibratamente contestato un modo di procedere alquanto “discutibile” rispetto a procedure adottate nell’ambito della Pubblica Amministrazione che ben lungi dall’essere di specchiata trasparenza, fanno invece – come suolsi dire – “accappponare la pelle” ai poveri cittadini e costituiscono palesi ed inaccettabili violazioni di legge.
Anche il nuovo Governo Draghi, recentemente insediatosi, pare intenzionato a procedere come i Governi precedenti, poco propenso dunque a cambiare rotta.
Il Consiglio dei Ministri riunitosi in data 22.2.2021 – su proposta del Ministro Gelmini – ha dichiarato di non voler impugnare una trentina di leggi regionali in “odor di eresia “, tra le quali anche le leggi finanziarie della Regione Calabria di cui tanto si è dinquisito anche nel recente passato.
Questioni su cui anche il Comitato tecnico giuridico della Democrazia Cristiana sarà chiamato a discutere e ad esaminare con attenzione. C’è quanto basta per poter denunciare per una palese violazione ai sensi dell’art. 96 della Costituzione della Repubblica italaiana.
Il Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana Dott. Angelo Sandri, presente all’incontro di venerdì 26 febbraio 2021, ha rimarcato che la D.C. intende muoversi su un binario di rigore e di trasparenza e per questo motivo intende intraprendere le più opportune azioni, sia sul piano politico che giuridico per contribuire a fare chiarezza e ad eliminare eventuali ostacoli a quel sano modo di amministrare di cui a suoi tempo gli amministratori pubblici, veri galantuomini, specie in epoca degasperiana, sono stati di valido esempio.