A partire dal 1994 si è verificato in Italia uno strano fenomeno politico. Il rigetto verso i partiti che si erano rivelati – secondo taluni – corrotti ed inefficaci nel governo della nazione a tutti i livelli aveva portato alla millantata “sparizione” dell’ideologia politica.
Questa idea, veicolata con forza dalla stampa e dai media dei potenti del tempo, ha permesso la creazione di una “nuova” classe dirigente, formata dagli stessi personaggi che, grazie alla “rinnovata indipendenza” si sono potuti “liberare dai vincoli dei vecchi partiti” ed aderire alle nuove formazioni emergenti.
Dopo ventiquatto anni di continui ed evidenti fallimenti, di creazione di nuovi soggetti politici che, nella novità del nome, nascondessero la pochezza delle esigue idee rimaste, il Paese ha bisogno di ritrovare ideologie.
Ci sta provando il Movimento 5 stelle che con le idee a poco prezzo delle fake in rete, con la “lotta alla casta” e con la presunta trasparenza ha costruito un successo elettorale che oggi sta spendendo nelle “camere” chiuse ed opache del potere.
Ci sta provando il partito Fratelli D’Italia che riportando in auge le idee della Destra Sociale cerca di coaugulare attorno a se persone ideologicamente ancora schierate.
A ben vedere, oggi ci può provare la Democrazia Cristiana, che potrebbe riannodare i fili di una politica Sturziana e De Gasperiana e riportare così i valori cristiani in politica, cercando di non cadere negli errori del passato, ma facendone tesoro.
La Democrazia Cristiana dovrebbe ripartire proprio da quegli errori, da non ripetere, andando a scegliere una classe dirigente intransigente nei valori morali, pronta anche a perdere dei voti per mantenere con coerenza le proprie posizioni, ma aperta a tutte le forze che possano migliorare la società italiana, nel solco dell’accoglienza, della condivisione, della giustizia e della libertà.
In una parola, aperta a tutte le forze che abbiano alla loro base valori cristiani.
Avrà la Democrazia Cristiana il coraggio di fare questa non facile scelta e ripartire, ancorchè da un piccolo nucleo, per poter poi tornare grande e guidare il Paese?