A cura di Geom. Giovanni Monorchio (Camerino/ in provincia di Macerata)
giovanni.monorchio@dconline.info * cell. 3939522 *
Vice-Presidente della Democrazia Cristiana Internazionale.
< IL “MONORCHIO PENSIERO” A SERVIZIO DEL BENE COMUNE: VERSO IL XXIV CONGRESSO NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA ! >
Siamo ormai entrati in una fase estremamente importante per il futuro della Democrazia Cristiana italiana.
Si stanno infatti celebrando numerosi Congressi provinciali del partito dello Scudo Crociato ed altri stanno per essere convocati e sono di prossimo svolgimento.
Tutto questo è prodromico delle successive fasi a livello regionale e da ultimo lo svolgimento del XXIV Congresso nazionale della Democrazia Cristiana.
E’ inoltre in corso un serrato confronto con altre componenti che si richiamano esplicitamente alla Democrazia Cristiana e che intendono porsi in un percorso di continuità con la Democrazia Cristiana storica a cui tutti noi evidentemente ci richiamiamo.
Sarà anche questo oggetto del nostro prossimo XXIV Congresso nazionale della D.C. in quanto è proprio in quella sede che si potranno adottare decisioni corrette e significative che possano favorire quella riunificazione delle varie esperienze politiche in atto il che è da più parti auspicato con forza !
Vi è poi da considerare un altro importante lavorio in atto, attinente agli aspetti programmatici che il nostro partito deve necessariamente approfondire onde far si che la sua azione politica possa presentare degli obbiettivi utili e concreti atti a favorire lo sviluppo ed il benessere del nostro Paese.
Ho avuto modo a questo proposito di potermi confrontare in maniera approfondita con il Prof. Antonio Romano, economista di fama internazionale.
Possiamo sicuramente affermare che le sue indicazioni operative a proposito della “Questione del debito pubblico italiano” sono estremamente utili ed interessanti.
La questione va infatti affrontata in termini economici e con scelte socio-economiche che riguardano i costi, gli sprechi e le spese dello Stato,
Poi c’è il tema dell’equazione costi/produttività/risultati relativa a tutti i funzionari pubblici ed anche quella relativa a tutta l’inutile, dispersiva, costosa, inefficace e controproducente burocrazia pubblica.”
Personalmente per prima cosa osservo che si dovrebbero abbandonare alcuni concetti del KEYNES economista, tuttora seguito da molti.
Specie laddove Egli indica (lo dico in sintesi) che creando lavori pubblici lo Stato (molte volte insolvente) alimenta l’occupazione, paga i dipendenti pubblici, produce i servizi, con l’illusione che tutto questo possa far aumentare i consumi.
Senza continuare sul tema troppo a lungo – per non annoiare chi ci legge e ci segue – personalmente affermo che bisogna urgentemente intervenire sulle cause della nostra incapacità di tutelare il nostro mercato e la nostra forza lavoro.
Pertanto nel futuro programma della Democrazia Cristiana, da preparare con immediatezza e da far approvare in sede di XXIV Congresso nazionale della Democrazia Cristiana, sostengo che bisogna senz’altro inserire il dumping, l’antidumping e correggere quell’ingerenza della Commissione Europea che vieta molti aiuti di Stato per le nostre aziende ed a favore del sistema Italia.
Questi punti, legati tra di loro, se siamo convinti e determinati, eviteranno la delocalizzazione delle industrie ed impediranno alle aziende che spostano la produzione all’estero di creare danni inenarrabili, come pure quanto il fissare le proprie sedi legali in Stati europei che ci fanno concorrenza sleale, così come le loro aziende/industrie.
Mi chiedo e mi domando cosa stiano facendo i nostri Europarlamentari eletti in Italia, oltre a scoprire illeciti vergognosi (assai peggio che nella prima Repubblica).
E voglio sperare sperare che questi episodi aberranti siano solo delle eccezioni !
Per ora mi fermo qui, ma è davvero necessario che all’interno del nostro partito della Democrazia Cristiana discutiamo di politica, di produzione e di Stato sociale.
E necessario avere un Esercito vero, che non sia soltanto di protezione civile e che però non abbia soltanto capacità operative e di soccorso ma umanitarie: e questo se vogliamo ragionare seriamente.
Spero dunque che questa fase congressuale a livello provinciale e regionale possa favorire un dibattito serio ed approfondito per approdare ad una stesusa valida ed esaustiva di un programma che debba essere approvato a livello di Congresso nazionale.
E ben questo che porterà consenso ed innalzerà il numero dei nostri tesserati, per una Democrazia Cristiana sempre più valida ed incisiva a servizio del nostro Paese.
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