A cura di Latifa Aboutaib (Cosenza) * latifa.aboutaib@dconline.info * Cell. 324-8087437 * Segretario provinciale del Movimento femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana della provincia di Cosenza.
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< Il Movimento femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana della provincia di Cosenza si impegna a sostegno dei diritti umani, quale garanzia di progresso civile in ogni Paese del mondo > (terza parte).
Concludiamo con questa ed ultima parte l’analisi fin qui condotta dalle pagine del giornale < IL POPOLO > sulla dichiarazione universale sui diritti dell’uomo approvata dalla Organizzazione mondiale delle nazioni unite nel 1948.
Come abbiamo già avuto modo di sottolineare il Movimento femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana di Cosenza ha deciso di sviluppare un’azione concreta ed incisiva a sostegno die diritti umani, a qualsiasi livello di competenza.
E’ una azione che intendiamo proporre a livello di Movimento femminile e per le Pari Opportunità anche alle altre province della regione Calabria ed anche a livello nazionale.
In un’epoca in cui i diritti fondamentali della persona umana sembrano cadere nel dimenticatoio ed assistiamo ad un decadimento generale, pieno di soprusi e di vessazioni di ogni tipo, ci sembra importante incominciare a remare “controcorrente” e lo facciamo nel nostro piccolo, ma convinti che goccia dopo goccia anche la lapide possa essere scavata.
“Gutta cavat lapidem” dicevano gli antichi e quindi pure noi iniziamo a farlo per una buona causa.
Vogliamo dunque lavorare in questa direzione, in quanto siamo convinti che difendere e tutelare i diritti umani è la valida garanzia per un futuro migliore, a misura d’uomo, per tutte le società in qualsiasi Paese del mondo.
Il punto di partenza deve essere proprio la conoscenza della DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha promulgato il 10 dicembre 1948.
La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo va inteso come un ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, di modo che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, deve sforzarsi di promuovere, con l’insegnamento e con l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà, in modo da garantire, con misure di carattere nazionale e internazionale, l’universale effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione».
Terminiamo l’analisi della dichiarazione dei diritti umani prendendo in esame i punti da 21 a 30 della Dichiarazione stessa.
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Articolo 21
1) Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2) Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3) La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve sere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.
Articolo 22
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.
Articolo 23
1) Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2) Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3) Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4) Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.
Articolo 25
1) Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2) La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.
Articolo 26
1 ) Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2) L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3) I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.
Articolo 27
1) Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2) Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.
Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.
Articolo 29
1 ) Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2) Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3) Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite.
Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati.
A cura di Latifa Aboutaib (Cosenza) * latifa.aboutaib@dconline.info * Cell. 324-8087437 * Segretario provinciale del Movimento femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana della provincia di Cosenza.
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Non posso che esprimere i miei complimenti ! * Caterina Cirene (Aprilia – in provincia di Latina)
Tutto bene ma dobbiamo anche chiederci cosa è stato fatto per i diritti delle donne e quali iniziative concrete possiamo intraprendere. Gli articoli sono articoĺi, ma serve un lavoro concreto e costante per far cambiare tutto questo stato di cose negativo. Dobbiamo allora fare, iniziando con piccoli passi e portare avanti dei problemi che noi tutte abbiamo e pian piano risolverli con l’aiuto di tutti. Se mi guardo intorno vedo donne che raccolgono immondizia per sfamare i figli; donne che fanno tre o quattro lavori perché l’uomo di casa è disoccupato; donne che si vergognano, ma sono addirittura costrette alla prostituzione; donne che vogliono vivere ed essere considerate, amate e non violentate, uccise e buttate nella spazzatura. Viviamo questo dramma tutti i giorni e cerco di portare – nel mio piccolo – amore e conforto. Diamoci una mossa, noi donne con la D maiuscola della Democrazia Cristiana e aiutiamo tutte ad essere < donne >, anche coloro che versano in così gravi
difficoltà! * Dott.ssa Mariella D’Amore (Taranto) * Segretario regionale Movimento femmInile della Democrazia Cristiana della regione Puglia