IL PRESSING DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER UNA SOSTANZIALE MODIFICA DEL COSIDDETTO “DDL CARBURANTI” ATTUALMENTE  ALL’ESAME DEL MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY

IL PRESSING DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER UNA SOSTANZIALE MODIFICA DEL COSIDDETTO “DDL CARBURANTI” ATTUALMENTE  ALL’ESAME DEL MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY

< IL PRESSING DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER UNA SOSTANZIALE MODIFICA DEL COSIDDETTO “DDL CARBURANTI” ATTUALMENTE  ALL’ESAME DEL MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY > 

E’ in atto un importante confronto al Ministero delle “Imprese e del made in Italy” (MIMIT) propedeutico all’approvazione del cosiddetto sul DDL Carburanti.

Lo scorso 10 settembre ha avuto luogo l’audizione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy delle parti sociali, alla presenza dello stesso Ministro ADOLFO URSO.

Il Ministro Adolfo Urso

Incontro che però – al momento – non ha sortito l’effetto sperato.

Da parte sindacale si è fatto sapere che le posizioni sono ancora molto distanti tra le organizzazioni dei gestori di carburante ed il Governo per una riforma del settore di cui si avverte notevole necessità.

I gestori degli impianti di vendita dei carburanti hanno chiesto correzioni “sostanziali” al testo di riforma onde evitare scioperi e contestazioni.

Avvocato Faustino Liuzzi

In una nota congiunta – al termine dell’incontro con il ministro Urso – è stato confermato “lo stato di agitazione della categoria”, con varie assemblee tenute in tutto il Paese.

Le organizzazioni di categoria hanno fatto sapere al Governo “che non si assisterà inerti al tentativo dei petrolieri di sottoporre una intera categoria di lavoratori al ricatto di contratti del tutto precari, sia in termini di regolamento che economici.

Né si accetterà la prassi – ormai consolidata – di volersi sottrarre alla contrattazione collettiva imposta dalle leggi vigenti”.

I gestori hanno  chiesto una vera riforma, che possa prevedere la chiusura degli impianti oggettivamente inefficienti; l’imposizione di criteri regolatori più stringenti per i titolari degli impianti esistenti (non solo per i nuovi) al fine di combattere l’altissimo livello di illegalità e la presenza della criminalità organizzata.

Giuseppe Balia (ANGAC)

Nonché l’introduzione progressiva ma vincolante di nuovo energie non fossili presso gli impianti già in funzione, perché la rete distributiva possa partecipare efficacemente alla transizione energetica”.

Presente al tavolo delle trattative anche l’A.N.G.A.C. (Associazione Nazionale Gestori Autonomi Carburanti) con l’intervento dell’Avvocato della categoria FAUSTINO LIUZZI (del foro di Napoli) il quale ha sottolineato – sotto il profilo tecnico-giuridico – le notevoli incongruenze presenti nel cosiddetto DDL Carburanti che dovrebbe soprattutto essere inteso come strumento di salvezza e di salvaguardia della categoria.

Le Istituzioni Governative presenti, compreso il Ministro, non hanno manifestato un grandissimo interesse e considerazione rispetto alle osservazioni critiche evidenziate da ANGAC, anche in quella importante sede, a proposito del cosiddetto DDL carburanti.

Ma la battaglia – anche legale – di ANGAC sicuramente continuerà e sarà sempre al fianco della Categoria.

Piuttosto caustico il pensiero di GIUSEPPE BALIA (Cagliari/Roma), Presidente nazionale di A.N.G.A.C.

Massimiliano Galletti 

Va sottolineato – chiosa Giuseppe Balia – come tutte le Associazioni di categoria presenti in sede ministeriale abbiano assunto una posizione molto critica avverso il DDL, ricorrendo anche ad argomentazioni che già erano state presentate in passato – in più occasioni – pure da ANGAC.

Considerazioni che hanno costituito i capisaldi fondamentali delle numerose lotte sindacali ed anche giudiziarie sostenute finora da ANGAC !

Ci si riferisce in particolar modo allo strumento contrattuale dell’appalto, già utilizzato impropriamente ed illecitamente dalle varie Compagnie petrolifere per regolamentare il rapporto con il Gestore.

Riuscendo così a sfuggire a quelle (non certo eccessive) garanzie offerte allo stesso dal contratto di comodato petrolifero di cui al DLGS 32/98.

Da diverso tempo ANGAC – con la sua dirigenza e con il suo ufficio legale – sta conducendo una battaglia sindacale – politica e giudiziaria (a tutt’oggi in corso) avverso il contratto d’appalto che genererebbe vessazione e dipendenza, se non addirittura una vera e propria sudditanza del Gestore verso le Compagnie.

Contratto che oggi si vorrebbe far apparire con toni trionfalistici, come quello strumento contrattuale idoneo a dare stabilità e tutela al Gestore.

E questo attraverso una sua legittimazione normativa ed un “battesimo” legislativo,

MASSIMILIANO GALLETTI (rappresentante autonomo della categoria – Umbria) sottolinea come – per una importante riforma del settore – vadano presi in considerazione anche altri aspetti, come la contrattazione e la rappresentatività considerato che viene demandata con il DDL alle rappresentanze di categoria la prerogativa, con l’appartenenza al Comitato Tecnico Ministeriale, di decidere se e quali impianti dismettere.

Ed anche di determinare quale indennizzo corrispondere al Gestore esautorato in nome della non sempre chiara prospettiva del “Green”.

Biagio Passaro (a dx) con Avv. Taormina

Chiaro è perché il Governo – come nella seduta del 10 u.s. – abbia voluto ignorare le nostre critiche come da documento ANGAC del 26/06/2024 invitando ad una nuova lettura dello stesso , tenendo presente una nuova prospettiva e consapevolezza dettata dagli eventi.

Interviene nel dibattito anche il Segretario nazionale del Dipartimento Attività Economico-produttive e tutela del Made in Italy della Democrazia Cristiana italiana Dott. BIAGIO PASSARO (Modena) auspicando una urgente revisione del DDL carburanti, con il recepimento dei vari spunti critici rilevati dai rappresentanti di categoria ed in particolare da ANGAC.

La speranza è che ci si comporti con equilibrio e senza sposare supinamente posizioni di potere sostanzialmente ben poco accettabili !

VENERDI’ 18 OTTOBRE E SABATO 19 OTTOBRE 2024
RIUNIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA
CENTRO CONGRESSI < CASA TRA NOI > – VIA MONTE DEL GALLO N. 113
A ROMA CAPITALE (NEI PRESSI DI CITTA’ DEL VATICANO)
COORDINAMENTO LOGISTICO DELL’EVENTO: RAG. ALDO COTA (FOGGIA)
Riferimenti: aldo.cota@dconline.info * cell. 327-0665142 *

 

A cura di Dott. Angelo Sandri (Cervignano del Friuli / provincia di Udine)

segreteria.nazionale@dconline.info * Cell. 342-1876463 *

Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana italiana

Segretario nazionale “ad interim” del Dipartimento < Comunicazione – Marketing – Sviluppo > della Democrazia Cristiana

Direttore Responsabile de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana 

 

www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it *

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Massimiliano
3 mesi fa

Articolo perfetto come tutti gli Articoli fatti dal Dott Angelo Sandri , del PARTITO DEMOCRAZIA CRISTIANA .L’UNICO PARTITO A DARE VOCE AI BENZINAI VERI E NO AI TANTISSIMI ATTORI O TEATRANTI, ESCLUSIVAMENTE AL SERVIZIO DEI POTENTI DELLA TERRA LE LOBBY PETROLIFERE.
Ma per essere più precisi GIUSEPPE BALIA È IL PRESIDENTE DELLANGAC NO VICE PRESIDENTE.
IO MASSIMILIANO GALLETTI SONO AUTONOMO PER SCELTA ,MA SOPRATUTTO PER DIMOSTRARE AI COLLEGHI E A TUTTI , CHE CONTRO LE VESSAZIONI E LE UMILIAZIONI SI DEVE REAGIRE ANCHE SOLI E SI PUÒ, MALE NON FARE E PAURA NON AVERE .L’ANGAC NELLA PERSONA DI GIUSEPPE BALIA MI AFFIANCA E AVALLA CIÒ CHE DICO E SCRIVO, CI AIUYIAMO A VICENDA.

Massimiliano
3 mesi fa
Reply to  Massimiliano

Soprattutto

Admin

Abbiamo preso buona nota delle precisazioni effettuate dal Sig. Massimiliano Galletti ed è stato dunque “classificato” come rappresentante autonomo della categoria benzinai (regione Umbria). Per la verità – inoltre – abbiamo sempre considerato il Giuseppe Balia quale Presidente nazionale dell’AMGAC ed al momento non abbiamo individuato eventuali errori. Però ben si sa che il cosiddetto ….. ERRORE DI STOMPA …. si annida dove meno te lo aspetti ! A.S.