L’OTTAVO DISCORSO DI FINE ANNO DA PARTE DI SERGIO MATTARELLA:  INVITO ALLA COESIONE SOCIALE ED UN DECISO “NO ALLA GUERRA” CAUSATA DALL’AGGRESSIONE SOVIETICA ALLA MARTORIATA UKRAINA !

L’OTTAVO DISCORSO DI FINE ANNO DA PARTE DI SERGIO MATTARELLA:  INVITO ALLA COESIONE SOCIALE ED UN DECISO “NO ALLA GUERRA” CAUSATA DALL’AGGRESSIONE SOVIETICA ALLA MARTORIATA UKRAINA !
Lorenzo Raniolo (Gela/CL)

A cura di Dott. LORENZO RANIOLO (Gela/ prov. di Caltanissetta)

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Editorialista de IL POPOLO della Democrazia Cristiana

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Il Capo dello Stato Sergio Mattarella

Sabato 31 dicembre 2022, come da tradizione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato alla Nazione il suo messaggio di fine anno.

Lo ha inviato attraverso la TV, a reti unificate, parlando dalla Sala della Musica del Palazzo del Quirinale. Abbiamo notato che quest’anno il discorso è stato trasmesso in diretta anche da parte della emittente cattolica TV 2000 (canale 28 del digitale terrestre).

Era il primo discorso di fine anno dopo la rielezione (avvenuta lo scorso febbraio 2022).

Discorso con cui –  quello dello scorso anno – si era praticamente congedato dai cittadini e dalle cittadine.

L’intervento del Capo dello Stato è stato un invito alla coesione sociale.

Ha celebrato la prima donna premier (parlando di “un fatto da tempo maturo”) e per quanto concerne la destra al Governo ha parlato di “fisiologica alternanza”.

Per quanto riguarda il Covid? Non dimenticare le buone regole (vaccini e fede nella scienza) che ci hanno aiutato finora.

Esattamente un anno dopo, dunque, Sergio Mattarella è ancora al Quirinale, a ripercorrere un anno complicato.

All’inizio del discorso Sergio  Mattarella ha fatto un breve accenno alla sua rielezione parlando di una << scelta da parte del Parlamento e dei delegati delle Regioni che, in modo per lui inatteso, lo hanno impegnato per un secondo mandato >>.

Dopodiché ha citato una «novità di grande significato sociale e culturale», ossia il fatto che per la prima volta nella storia italiana a Capo del governo c’è una donna, Giorgia Meloni.

Alla luce di questo, secondo Mattarella la democrazia italiana può definirsi «matura, compiuta, anche per questa esperienza, da tutti acquisita, di rappresentare e governare un grande Paese».

Com’era inevitabile, poi, è passato a parlare della guerra in Ucraina, definita «folle».

«Se questo è stato l’anno della guerra, dobbiamo concentrare gli sforzi affinché il 2023 sia l’anno della fine delle ostilità», ha detto, specificando però che tutte le responsabilità e i danni ricadono sul paese aggressore (la Russia) e non sugli aggrediti.

Duro attacco di Mattarella alla folle guerra scatenata da Putin

«Pensiamoci: se l’aggressione avesse successo, altre la seguirebbero, con altre guerre, dai confini imprevedibili».

L’argomento del Covid aveva caratterizzato fortemente gli ultimi due passati discorsi di Mattarella, mentre quest’anno è stato usato come spunto per sottolineare gli insegnamenti «da non dimenticare».

Rafforzare quel «presidio insostituibile di unità» che è il servizio sanitario nazionale e avere fiducia nella scienza, nelle istituzioni e nella «solidarietà concreta».

Il tema dell’inflazione e dei rincari del prezzo dell’energia, invece, è stato utilizzato da Sergio Mattarella per indicare alcuni problemi strutturali dell’Italia.

Il divario tra Sud e Nord, la disoccupazione giovanile, l’evasione fiscale.

Su quest’ultimo punto, Mattarella ha detto: «La Repubblica è – nel senso civico – di chi paga le imposte perché questo serve a far funzionare l’Italia e quindi al bene comune».

Infine Mattarella ha voluto citato tre importanti questioni: la transizione energetica, la trasformazione digitale e la sicurezza sulle strade, tutti temi che gli hanno permesso di rivolgersi alle generazioni più giovani.

In generale, sulle trasformazioni e i cambiamenti, Mattarella ha detto: «Pensare di rigettare il cambiamento, di rinunciare alla modernità non è soltanto un errore: è anche un’illusione.

Il cambiamento va guidato, l’innovazione va interpretata per migliorare la nostra condizione di vita, ma non può essere rimossa».

Nello specifico, sulla sicurezza stradale, ha rivolto direttamente un appello ai giovani: «Siamo tutti colpiti dalla tragedia dei tanti morti sulle strade.

Troppi ragazzi perdono la vita di notte per incidenti d’auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti.

Quando guidate avete nelle vostre mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza. Non cancellate il vostro futuro».

 

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1 anno fa

Mattarella?
Discorso di fine anno deludente!
Scontato senza grossi passaggi.
Lui prende 200000 euro l’anno!

Lì vada a sudare almeno come i poveri pensionati con somme mensili da fame!
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