Il primo maggio è la festa di San Giuseppe Lavoratore.

Il primo maggio è la festa di San Giuseppe Lavoratore.
Dott. Fernando Ciarrocchi

A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi (di Monteprandone / in provincia di Ascoli Piceno)

< Il primo maggio è la festa di San Giuseppe Lavoratore >.

Oggi si festeggia San Giuseppe, il padre terreno di Gesù, nella sua veste di falegname, a testimonianza che anche il lavoro umile rende l’uomo partecipe del progetto divino della salvezza.

Per i lavoratori cristiani è il loro Patrono.

Come ci tramandano i vangeli: fabbro, falegname, carpentiere, San Giuseppe era tutto questo: oltre a essere sposo di Maria e padre terreno di Gesù.

È il paradigma di onesto lavoratore, San Giuseppe nobilita il lavoro manuale con cui mantiene la sua Santa Famiglia e partecipa al progetto della salvezza.

Come tutti i padri che insegnano il proprio lavoro ai figli, così fece anche Giuseppe con Gesù.

Egli stesso, più volte, nei Vangeli viene definito “il figlio del carpentiere” oppure “del legnaiuolo”.

San Giuseppe rappresenta la dignità del lavoro umano che è dovere e perfezionamento.

Non si lamenta mai della fatica, ma da uomo di fede quale era la eleva a esercizio di virtù, è sempre contento: non ambisce alla ricchezza e non invidia i ricchi: per lui il lavoro non è un mezzo per soddisfare la propria cupidigia, ma lo strumento principale di sostentamento per la sua famiglia.

San Giovanni Paolo II in vista all’Ariston elettrodomestici con anche il Dott. Vittorio Merloni già Presidente di Confindustria

Poi, come viene prescritto agli ebrei, il sabato osservava il riposo settimanale e prende parte alle celebrazioni.

Questa concezione nobile del lavoro più umile, quello manuale non deve stupire: nell’Antico Testamento, infatti, Dio viene simboleggiato di volta in volta come vignaiolo, seminatore, pastore

del lavoro”.

Papa Pio IX

Già Papa Pio IX aveva riconosciuto l’importanza di San Giuseppe come  lavoratore quando lo proclamò Santo Patrono della Chiesa.

Papa Pio XII

Papa Pio XII istituì ufficialmente  il Primo Maggio del 1955 per sostenere i lavoratori a non smarrire il senso cristiano del lavoro.

Anche il card. Roncalli, futuro Giovanni XXIII,  eletto al soglio di Pietro, sembra  avesse pensato di farsi chiamare Giuseppe, tanto era devoto al Santo, padre terreno di Gesù.

Devoti di San Giuseppe sono stati anche molti altri Santi vissuti dopo di lui, come Santa Teresa d’Avila.

Il lavoro come mezzo per la salvezza eterna sarà ripreso anche da Giovanni Paolo II nella sua Enciclica Laborem Exercens, .

Tutti ricordiamo quando San Giovanni Paolo II durante il suo pontificato sceglieva di trascorrere il primo maggio, Festa di San Giuseppe lavoratore, tra i lavoratori.

Indimenticabile è stata la Sua visita negli stabilimenti della nota azienda marchigiana produttrice di elettrodomestici, “Ariston elettrodomestici” in quel di Fabriano dei fratelli Merloni fondata dal grande imprenditore che fu Aristide Merloni.

 

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