www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it * di ANGELO SANDRI *
Ricorre oggi 8 agosto 2018 il cinquantanovesimo anniversario del “dies natalis” di don LUIGI STURZO, avvenuto in data 8 agosto 1959.
Nel fare memoria della figura dell’illustre sacerdote e statista calatino, vorrei ricollegarmi proprio all’intervento elaborato dal Presidente nazionale Vicario della Democrazia Cristiana e Presidente naz.le del Movimento femminile della D.C. riunificata, dott.ssa GRAZIELLA DUCA ARCURI in occasione della riunione del Comitato regionale della Democrazia Cristiana della regione Sicilia, svoltasi proprio a Caltagirone (in provincia di Catania lo scorso 28 luglio 2018.
<< Nel ringraziare i partecipanti a questa importante riunione del Comitato regionale della Democrazia Cristiana della regione Sicilia voglio regalarVi il mio ricordo di don Luigi Sturzo.
Don Luigi Sturzo era nato a Caltagirone da un’ottima famiglia . Molto presto avvertì la tendenza alla vita contemplativa e per questo si ritirò in un convento religioso. Era proprio un brutto periodo, tra guerre, dopo-guerre, miseria e rovine.
Il suo padre superiore lo aveva incaricato di occuparsi delle confessioni e attraverso il confessionale don Sturzo era costretto a conoscere l’amara realtà. Meditò a lungo, poi capì quale era la sua missione. Chiese e ottenne il permesso di tornare nel mondo per aiutare la ricostruzione del suo paese.
Radunò i suoi ricchi amici e fondò il credito cooperativo che dava, senza pretendere restituzione, aiuti in denaro … perché il contadino potesse coltivare la terra il calzolaio riparare le scarpe, il sarto cucire, l’operaio riparare le case.
Ogni artigiano di in grado di riprendere il lavoro e sostenere la famiglia. Non solo riebbe il denaro, ma la gente ne lasciava per aiutare altri. Il credito cooperativo si sviluppò su tutto il territorio nazionale, partendo proprio dalla Sicilia.
I nostri grandi don Luigi Sturzo e Alcide de Gasperi, accomunati dalla Democrazia Cristiana, si diedero la mano dal Sud e dal Nord e insieme, uno in Italia, l’altro fuori dall’Italia ricrearono la nostra nazione, facendo di essa una tra le cinque potenze più forti del mondo d’allora.
Per questo rimangono nei nostri cuori e nelle nostre coscienze di italiani e democristiani. >>
“Prego che il mio grido sopravviva alla mia tomba” disse don Luigi Sturzo. Ed in questo “grido ” sta l’invito per ognuno di noi a non dimenticare, nè sottovalutare l’immenso bagaglio valoriale, di studio e di proposta prodotto da questo insigne uomo, sacerdote e politico che ha segnato profondamente il cammino politico e sociale del popolo italiano.
E’ compito di ognuno di noi ricordare ed approfondire il pensiero di don Luigi Sturzo in maniera costante e proficua, attingendo copiosamente ai suoi insegnamenti che sono tuttora di straordinaria attualità.
ANGELO SANDRI – Cervignano del Friuli (UD)
segreteria.nazionale@dconline.info * 342-1876463 / 342-9581946
Ci vorrebbe un moderno Don Luigi Sturzo… un uomo che crede negli uomini e si ponga al loro servizio incondizionatamente, ma, dove cercarlo? Questo potrebbe essere il compito da assolvere per la rinascita del pensiero di Don Sturzo, della Chiesa Cattolica e della Democrazia Cristiana!
Buon lavoro al Preg.mo Presidente Angelo Sandri che saluto con affetto.
Raffaele Vicedomini – Roma
Riceviamo e pubblichiamo da UMBERTO PUATO (Roma).
<< Caro Angelo buongiorno,Ti ringrazio per questo Ricordo. Desidero farti presente che "Dies Natalis" è il giorno della nascita, mentre naturalmente oggi è il 59° della morte di Don Luigi.... credo dovresti rettificare. Grazie un abbraccio - Umberto Puato >>.
Ringrazio Raffaele Vicedomini di Roma per il suo cordiale saluto ed intervento su questo giornale telematico. Estendiamo l’augurio e la raccomandazione, così come espressa, a tutto il popolo democristiano.
Nell’attesa di individuare un nuovo faro sturziano (non sarà facile individuarlo) potremo intanto fare alcune cose importanti.
In primis rileggere, studiare e continuare ad approfondire il pensiero di don Luigi Sturzo.
Applicare i suoi insegnamenti che senz’altro sono di grande utilità.
Cercare di riunire le varie anime e sensibilità democristiane in un “unicum” che possa essere all’altezza delle importanti sfide che attendono la Democrazia Cristiana già nell’immediato futuro.
Un cordiale saluto. A.S.