Der Spiegel mette l’Italia in copertina. Il settimanale tedesco schiaccia, deforma e spezza una moneta da un euro, pressata al centro del tricolore da un verde e un rosso prepotenti. “Il ricatto” è il titolo del servizio di apertura. “L’Italia attacca. La prossima crisi del debito minaccia l’Europa”, scrive oggi il settimanale di Amburgo, quello a maggior tiratura in Germania.
Il settimanale tedesco Der Spiegel si occupa dell’Italia e nella sua edizione on line accusa il paese di voler “scroccare” dal resto dei partner Ue, in un durissimo articolo firmato da Jan Fleischauer. Non si tratta di un paese povero, scrive il giornalista nel suo commento al piano del futuro governo, e poi attacca: “Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale ‘dolce far niente’, e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare se questi insistono sul regolamento dei debiti? Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più” alla condotta dell’Italia.
“In effetti si procede verso il ricatto”, continua Spiegel, affermando che “rispetto all’Italia la Grecia è una bazzecola”. “Se gli italiani decidono di non voler assolvere ai loro pagamenti, l’euro è alla fine e la Germania perderà tutti i soldi impegnati per salvarlo”, si legge anche. E l’uomo che “ha fornito l’arma” che l’Italia punta contro i suoi vicini “siede a Francoforte”, aggiunge il magazine, tirando in ballo Mario Draghi.
Il “whatever it takes” pronunciato dal presidente della Bce nel momento più critico dell’eurocrisi, è la tesi, “è stato notato a Roma”. “E adesso alla Bce non resta altro che continuare la sua politica perché ogni rialzo dei tassi porterebbe lo Stato italiano all’incapacità di pagare”. L’articolo si conclude con un’osservazione dal tono quasi personale: “Io non ho nulla contro persone che vivono al di sopra delle loro possibilità. Per me l’Italia può continuare a praticare l’evasione fiscale come sport nazionale.
Già lo scorso giugno, in occasione della Festa della Repubblica, lo Spiegel aveva scelto una copertina provocatoria e molto critica nei confronti del nostro governo, allora neonato. “Ciao Amore! L’Italia si autodistrugge e trascina l’Europa con sé”, scriveva. A completare il quadro, il 2 giugno, il disegno di una forchetta dalla quale pendeva uno spaghetto a forma di cappio.