Facciamo memoria del Vice-brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, Servo di Dio, valido esempio anche per le nuove generazioni

Facciamo memoria del Vice-brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, Servo di Dio, valido esempio anche per le nuove generazioni
 Dott. Fernando Ciarrocchi Monterpandone (AP)

A cura di Fernando Ciarrocchi (Monteprandone – provincia di Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info * Cell. 347/2577651

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< Facciamo memoria del Vice-brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, Servo di Dio, valido esempio anche per le nuove generazioni >

Dopo aver ricordato il Santo di Pietralcina San Padre Pio, lo scorso 23 settembre, giorno in cui San Giavanni Paolo II lo elevò agli onori degli altari, vogliamo anche onorare la memoria del Vice-brigadiere dei Carabinieri, Salvo D’Acquisto, Medaglia d’oro al valor civile e Servo di Dio che fu barbaramente fucilato dai nazisti il 23.09.1943 per aver offerto la sua vita salvando così quella di 22 civili innocenti che dovevano essere sottoposti in maniera spietata al plotone di esecuzione.

Il Vice-Brigadiere Salvo D’Aquisto

Il Vice-brigadiere dei Carabinieri Salvo  D’Acquisto nacque  a Napoli, il 15 ottobre 1920  e morì a Torre di Palidoro, Roma, il  23 settembre 1943.

Arruolatosi volontario nell’Arma dei Carabinieri il 15 agosto 1939, divenne carabiniere il 15 gennaio 1940. Il 28 ottobre dello stesso anno venne mobilitato con la 608a Sezione Carabinieri e sbarcò a Tripoli il 23 novembre successivo.

Il Vice-brigadiere Salvo D’Acquisto trucidato dalla furia nazista

Tornato in Patria, dal 13 settembre 1942 fu aggregato alla Scuola Centrale Carabinieri di Firenze per frequentarvi il corso accelerato per la promozione a vice brigadiere, grado che conseguì il 15 dicembre successivo.

Una settimana dopo venne destinato alla stazione di Torrimpietra, una borgata a 30 km. da Roma.

Il 23 settembre 1943 – è scritto nel suo foglio matricolare – fu fucilato dai tedeschi in località Torre di Palidoro. Tale nuda annotazione va riferita ad uno degli episodi più eroici offerti da un carabiniere nel corso della storia dell’Arma.

Dopo l’8 settembre 1943, a seguito dei fuoriosi  combattimenti alle porte della Capitale, un reparto di SS tedesco si era installato nel territorio della Stazione di Torrimpietra, occupando una caserma abbandonata della Guardia di Finanza e sita nella “Torre di Palidoro” borgata limitrofa a Torrimpietra.

In tale caserma, la sera del 22 settembre di quello stesso anno, alcuni soldati tedeschi, rovistando in una cassa abbandonata, provocarono lo scoppio di una bomba a mano: uno dei militari rimase ucciso ed altri due furono gravemente feriti. Il fortuito episodio fu interpretato dai tedeschi come un attentato.

Il monumento intitolato al Vice-Brigadiere Salvo D’Acquisto a Torre di Palidoro (Roma) nel luogo in cui avvenne la sua fucilazione.

Il mattino successivo, il comandante del reparto si diresse alla Stazione di Torrimpietra per ricercarvi il comandante. Vi trovò, in assenza del maresciallo titolare della stazione, il vice brigadiere D’Acquisto, al quale chiese perentoriamente di individuare i responsabili dell’accaduto.

Alle argomentazioni del giovane sottufficiale, che cercò inutilmente di convincerlo sulla casualità del tragico episodio, l’ufficiale tedesco decise la rappresaglia.

Poco dopo, Torrimpietra fu tutta accerchiata e 22 inermi ed innocenti cittadini furono rastrellati, caricati su di un autocarro e trasportati ai piedi della Torre di Palidoro.

L’attore Beppe Fiorello che ha ben interpretato Salvo D’Acquisto in una fiction televisiva trasmessa recentemente anche da TV 2000

Il Vice-brigadiere Salvo D’Acquisto, consapevole della tragica situazione incombente sugli ostaggi, ancora una volta affrontò il comandante delle SS per rinnovare il tentativo di portarlo ad una obiettiva valutazione dei fatti.

Al giovane sottufficiale fu, nuovamente, richiesto di indicare i responsabili del presunto attentato, ma la sua risoluta risposta negativa comportò una irragionevole e spietata reazione.

Gli ostaggi (i 22 civili innocenti)  furono brutalmente obbligati a scavarsi una fossa comune, chi con le pale portate dagli stessi militari germanici, chi con le mani.

A questo punto, Salvo D’Acquisto si autoaccusò responsabile dell’attentato e chiese la liberazione degli ostaggi, che ebbe luogo precedendo di poco l’istante in cui egli offrì il petto alla scarica del plotone d’esecuzione nazista.

Ai piedi della Torre di Palidoro il ventitreenne Vice-brigadiere si affiancò così, idealmente, a tutti coloro che nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione avevano fatto dono di sé stessi a un ideale di giustizia e di libertà.

Nel rapporto del 25 gennaio 1945 n. 20/7-11 di protocollo riservato, inviato dal comandante della Legione di Roma al Comando Generale dell’Arma, si legge che la sera del giorno dell’esecuzione di Salvo D’Acquisto alcuni militari tedeschi, parlando con una giovane del luogo, affermarono che il sottufficiale era “morto da eroe, impassibile di fronte alla morte”.

Alla Memoria del vice brigadiere Salvo D’Acquisto il Luogotenente Generale del Regno, con Decreto “Motu Proprio” del 25 febbraio 1945, conferì la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:

Esempio luminoso di altruismo, spinto fino alla suprema rinunzia della vita, sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste, insieme con 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, pur essi innocenti, non esitava a dichiararsi unico responsabile d’un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così, da solo, impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell’Arma“.

Mons. Gaetano Bonicelli, nominato nel 1981 Ordinario Militare da Sua Santità Giovanni Paolo II 

Molti Comuni italiani hanno dedicato al suo nome strade o piazze, così come sono a lui intitolate numerose caserme dell’Arma nel cui culto era cresciuto Salvo D’Acquisto, nipote per parte materna di tre persone che avevano in essa militato.

Salvo D’Acquisto, l’Ordinario Militare dell’epoca, Mons. Gaetano Bonicelli, nella omelia celebrativa del suo sacrificio, ebbe a dire tra l’altro:

<< Salvo D’Acquisto ha fatto il suo dovere in grado eroico, ben oltre quello che il regolamento gli chiedeva.

Ma perché lo ha fatto ? Forse, in quel momento tragico, gli sono risuonate nel cuore le parole di Cristo: < Non c’è amore più grande che dare la vita per chi si ama ! >.

Ma anche se la memoria del testo evangelico non l’ha aiutato, la forte educazione cristiana ricevuta in famiglia e nella scuola gli ha fatto cogliere l’essenziale del Vangelo che non è declamazione di parole, pur belle e sublimi, ma concreta testimonianza di vita.

La tomba del Servo di Dio, Vice Brigadiere dei Carabinieri, Salvo D’Acquisto.

Dopo matura riflessione, dopo aver invocata la luce dello Spirito Santo, dopo aver consultato esperti e testimoni, nella mia qualità di responsabile primo della nostra Chiesa, ho la gioia di dichiarare che, secondo le forme previste dalla disciplina della Chiesa, intendo avviare la causa di canonizzazione del vice brigadiere Salvo D’Acquisto >>.

Il 4 novembre 1983, nella sede dell’Ordinariato Militare, fu insediato il Tribunale ecclesiastico chiamato a decidere nella causa di canonizzazione del Vice-brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto.

Angelo Sandri, Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana. 

Il Segretario nazionale della Democrazia Cristiana Dott. Angelo Sandri, a nome di tutto il partito dello scudocrociato, ha voluto ribadire la ferma condanna a quanto accaduto tanti anni fa, con l’auspicio che tale orrore non abbia più a ripetersi.

Al tempo stesso si è associato al ricordo del Vice-brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto deceduto eroicamente donando la propria vita per salvare 22 civili innocenti dalla furia nazista, esempio di cui è opportuno fare imperitura memoria.

Angelo Sandri, nel rendere omaggio alla memoria di un vero eroe, ha voluto esprimere l’auspicio che i giovani di oggi, forse distratti dall’effimero, possano trovare il giusto tempo per riflettere e comprendere quanto sia preziosa e irrinunciabile il valore della LIBERTA’ per la quale Salvo D’Acquisto volle offrire la sua vita.

**************************************************************************

In quest’epoca in cui vogliono cancellare la democrazia in Italia, rilanciamo la presenza della DEMOCRAZIA CRISTIANA la forza politica che ha sempre garantito libertà e democrazia senza se e senza ma !

segreteria.nazionale@dconline.info * 342-9581946 *

www.ilpopolo.news *

www.democraziacristianaonline.it *

***************************************************************