IN ATTESA DELL’EPILOGO DELLA VICENDA DRAGHI !

IN ATTESA DELL’EPILOGO DELLA VICENDA DRAGHI !
Dott. Nicola Zuin (Venezia)

A cura del Dott. Nicola Zuin (Venezia)

nicola.zuin@dconline.info * cell. 335-7198871 *

Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli P.)

Vice Segretario Politico Nazionale della Democrazia Cristiana

Direttore Editoriale “IL POPOLO” della Democrazia Cristiana 

e con la collaborazione del Dott. Fernando Ciarrocchi (Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info * cell. 347-2577651 * 

Coordinatore della Redazione giornalistica de “IL POPOLO” della Democrazia Cristiana

Editorialista de “IL POPOLO” della Democrazia Cristiana

< IN ATTESA DELL’EPILOGO DELLA VICENDA DRAGHI ! >.

Le dimissioni del Premier Draghi non sono conclamate ma ad oggi “rebus sic stantibus” potremmo dire, sicuramente, in sospeso fino a mercoledì 21 luglio giorno in cui  il Premier Draghi non riferirà alla Camera dei Deputati.

Dato comunque l’attuale scenario politico, che non è certo nè dei più rassicuranti, nè tanto meno di quelli che lasciano ben sperare: una domanda sorge spontanea . A cosa ci dobbiamo preparare?

Giusto a voler pendere atto della triste evidenza non mancheranno:

– Recessione ormai certa

– Spread e costo dei finanziamenti in impennata

– Inflazione mai vista

– Risparmi investiti in Borsa dalle famiglie mai così in basso

– Euro ai minimi termini

– Guerra in atto e senza un orizzonte conclusivo

– Benzina e materie prime energetiche che piegano aziende e cittadini

– PNRR di cui si parla sempre meno, con miliardi in bilico

– Microchip introvabili e catene logistiche ancora da ricostruire

– Nuova ondata di covid, contagiosa e inaspettata per non fare neppure menzione di quello che potrebbe accadere il prossimo autunno con una crisi energetica che morde sempre più.

Ebbene in questo contesto,  così drammatico a tutti i livelli, Giuseppe Conte, leader di un movimento 5 Stelle in lapalissiana caduta libera  sia in termini di preferenze degli elettori, sia conseguentemente in termini di credibilità,   decide di aprire la crisi di governo per portare alle dimissioni del premier Draghi e per di più, qui, uno degli assurdi che più assurdo non si può,  lo fa appellandosi alla responsabilità nei confronti degli italiani.

Sul fronte internazionale, poi, il tutto mentre Putin se la ride perché prima ha visto cadere l’acerrimo nemico l’ ex premier inglese Boris Johnson  ora ancora più contento ,perché forse, l’altro suo grande antagonista Mario Draghi, al momento non è certo in migliori situazioni, potrebbe lasciare l’alto scranno di Palazzo Chigi.

Il Presidente Consiglio dei Ministri Mario Draghi

A questo punto non si può non affermare:

” Se non fosse vero, potrebbe andare in scena solo nei teatri. Siamo un paese fantastico”.

Da tutto ciò si evince inoltre la conferma, purtroppo, della assoluta mancanza della cultura di Governo in cui, appunto, la cultura in primis, e poi a seguire il buon senso, la moderazione e la lungimiranza sono elementi fondanti.

Ma a voler pensare bene  ciò appartiene al DNA della Democrazia Cristiana di cui auspico  veramente che sia presente  alle prossime elezioni nazionali per offrire al paese un’alternativa valida all’attuale confusione politica.

E sperando che la Democrazia Cristiana abbia risultati tali da non permettere più  sceneggiate del genere .

 

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