A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (Monteprandone / prov. Ascoli Piceno)
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Vice-Segretario nazionale Vicario del Dipartimento “Sviluppo-Comunicazione-Marketing” della Democrazia Cristiana
Vice-Direttore de “IL POPOLO“ della Democrazia Cristiana
Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.
< In Provincia di Potenza il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana è sempre stato linfa vitale per il partito e per tutto il territorio ! >
Dall’On.le PEPPINO MOLINARI, riceviamo e ben volentieri pubblichiamo, una Sua nota riguardante il Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana della provincia di Potenza riferita agli anni sessanta, periodo nel quale il Movimento Giovanile stesso prendeva quota come suolsi dire, con tutto un fior fiore di personaggi che sarebbero diventati indiscussi punti di riferimento del partito non solo in regione Basilicata ma addirittura anche a livello nazionale.
Personaggi che avrebbero poi “lasciato il segno” – come suolsi dire – a servizio dell’intera nazione e per il Bene Comune che deve comunque essere oggi come allora il punto di riferimento di chi si rifà senza se e senza ma agli insegnamenti derivanti dalla Dottrina Sociale della Chiesa.
L’On. Peppino Molinari, già eletto al Parlamento italiano nelle liste nazionali della Democrazia Cristiana per la Regione Basilicata, è ancora oggi un indiscusso punto di riferimento, dal punto di vista politico ed ideale.
Ben volentieri dunque pubblichiamo questa Sua di storia vissuta democristiana, riferita si all’allora Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana in provincia di Potenza, ma tuttora ricca di importanti spunti di riflessione e di insegnamento per i giovani (democristiani e non) dall’attuale momento storico e politico italiano.
<< All’inizio degli anni ‘60, per rilanciare il ruolo, l’azione, ed avviare il rinnovamento del partito, il movimento giovanile della DC della Provincia di Potenza viene commissariato dalla Direzione Nazionale (delegato nazionale dei giovani Luciano Benadusi).
Commissario fu nominato un dirigente salernitano: Sergio Borela. E dopo qualche mese, viene convocato il Congresso.
L’assemblea elegge Angelo Sanza delegato provinciale, che prevale su Nicola Savino (poi passato al PSI) ed intesa con Emilio Colombo favorirà al centro, come in periferia l’affermazione di una classe dirigente impegnata in una profonda azione di rinnovamento.
Ne è il segno anche la successiva elezione di Romoaldo Coviello alla guida dell’MGDC. Tonio Boccia, Lillino Lamorte e Giampaolo D’Andrea negli anni 60-70 rafforzano questo processo di organizzazione e formazione di nuovi quadri dirigenti.
Nei tumultuosi anni ‘70, caratterizzati da una marcata contrapposizione ed una forte contestazione al sistema di potere rappresentato dalla Democrazia Cristiana, il compianto Antonio Giacomino riesce a portare nuova linfa all’interno del movimento, coinvolgendo tante energie fresche. Allora dichiararsi democristiani era quasi un atto di coraggio!
Il lavoro di proselitismo comprende le scuole, dove è più opportuno conservare una visione (laica) dei problemi rispetto a quella dei partiti, le cui sigle rischiano di alimentare scontri e fratture. Viene creato il gruppo studentesco (Nuova Presenza) il cui primo coordinatore è Giovanni Di Pilato.
Le riunioni (straordinarie occasioni di confronto), il volantinaggio davanti agli istituti, gli interventi nelle animate assemblee studentesche, l’organizzazione di manifestazioni sono le principali attività sia dei giovani più direttamente impegnati che dei simpatizzanti.
Successivamente alla guida del Movimento Giovanile arriva Giuseppe Molinari.
È il periodo di una maggiore proiezione esterna dei giovani democristiani, con la partecipazione alle manifestazioni sindacali, a quelle contro il fascismo ed il terrorismo.
Per la prima volta le bandiere bianche scudo crociate sventolano nei cortei, dove si registrano particolari tensioni, specie con le forze extraparlamentari di sinistra, al punto che si viene spesso scortati dal servizio d’ordine dei sindacati.
Il MGDC provinciale all’apertura di ogni campagna elettorale organizzava la manifestazione, facendo convergere a Potenza, i giovani da tutta la provincia e con un corteo, con bandiere, striscioni e cartelloni, che attraversava le principali vie delle città di giungeva a Piazza Mario Pagano.
Il delegato provinciale di turno introduceva il comizio e presentava l’On. Emilio Colombo, che era solito aprire la campagna elettorale.
I giovani DC sono presenti alle manifestazioni seguite alle stragi di Brescia, di Bologna e di Via Fani.
Nei 55 giorni del sequestro di Aldo Moro non fanno mancare la loro voce: il 10 maggio del 1978 la grande manifestazione che si tiene a Potenza per Aldo Moro e contro il terrorismo si apre proprio con lo striscione del MGDC.
All’interno del partito sono protagonisti di una forte azione di rinnovamento ponendo la questione del limite dei mandati a tutti i livelli.
Nel giovanile nazionale i dirigenti di Potenza hanno svolto sempre un ruolo decisivo con la elezione nei consigli nazionali di Angelo Sanza, Tonio Boccia ,Mario De Luca, Tonino Accettura ,Carlo Chiurazzi , Pierino Quinto, Pasquale Cammisa ,Enrico Marchese, Peppino Molinari e Rosalba Marchese responsabili politiche del mezzogiorno nell’esecutivo nazionale con Marco Follini e Simone Guerini delegati nazionale.
Quando nel 1974Amintore Fanfani segretario commissariò gli organi nazionali del giovanile i giovani Dc della provincia di Potenza furono i primi in Italia ad occupare la sede del partito per protesta.
Sono i decreti delegati e le conseguenti elezioni nei consigli di istituto e nei distretti scolastici a consentire una loro massiccia presenza negli istituti superiori di tutto il territorio con le liste di ispirazioni cattolica (Studenti per una scuola democratica e pluralista) che vincono un po’ ovunque.
Sotto la guida di Vito Marsico, Vincenzo Taddei, Rosalba Marchese ,prima donna, ed infine Salvatore Margiotta, il Movimento continua a mettere radici nella società civile.
Decine di corsi di formazione, iniziative pubbliche, dibattiti, le feste dell’amicizia, le feste ‘della matricola del voto a cui partecipano i giovani che votano la prima volta, le diverse edizioni di Happy Stage (indovinata formula a metà tra convegno e convivialità) formano un’intera classe dirigente che poi occuperà posti di responsabilità nel partito, nelle amministrazioni locali, e in parlamento. I giovani democristiani danno vita anche al gruppo femminile guidato da Elvira Ierace.
Gruppo che, come accadeva nel partito, ha sempre avuto una fondamentale funzione di stimolo e di proposta su moltissimi temi ed ha formato decine di donne protagoniste della vita politica e sociale lucana. Per non dire della grande intuizione ‘MG Notizie’, un foglio ciclostilato di informazione interna, che faceva circolare le idee e le iniziative del Movimento tra i delegati di sezione, i segretari e i dirigenti del Partito.
Veniva stampato direttamente nel partito, dove c’era il ciclostile. Era un lavoraccio per impaginarlo e spillarlo! Tutto volontariato.
Il MGDC aveva un proprio spazio dentro la sede della DC prima e poi una sede autonoma in Via 4 Novembre a Potenza.
Insomma, la storia del Movimento Giovanile coincide sia solo con quella della DC della Provincia di Potenza, sia con quella di tutto il territorio determinando scelte di programmi e uomini che hanno inciso profondamente.
Veramente tanta bella roba, ma soprattutto una storia ricca di uomini e donne.>>.
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