A cura di Rag. Giuseppe Minonne (Taranto) * giuseppe.minonne@dconline.info * Segretario Organizzativo provinciale della Democrazia Cristiana di Taranto.
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< Incontro a Castellaneta (TA) sui problemi dell’agricoltura esistenti in provincia di Taranto promosso dal Segretario prov.le del Dip. agricoltura D.C. Francesco Tracquilio * Presente il Governatore della regione Puglia Michele Emiliano>.
Nei giorni scorsi si è svolto in agro di Castellaneta, negli spazi adiacenti alla stupenda Chiesa della Gaudella (all’interno della quale si trova anche una ottocentesca bellissima statua della Madonna Addolorata in cartapesta) un incontro concernente le problematiche dell’agricoltura esistenti in provincia di Taranto.
L’incontro ha avuto luogo su iniziativa di Francesco Tracquilio, Segretario Provinciale per le Problematiche Agricole della Democrazia Cristiana della provincia di Taranto.
Ha preso parte all’incontro anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, alla presenza di un folto ed agguerrito pubblico di agricoltori locali.
Ha partecipato anche il Segretario Provinciale Sviluppo ed Organizzazione Provinciale di Taranto, Giuseppe Minonne, il quale sta seguendo personalmente le operazioni di tesseramento e la formazione delle sezioni locali della Democrazia Cristiana in tutta la provincia di Taranto.
Puntuale e preciso Francesco Tracquilio ha esposto i principali problemi che bloccano lo sviluppo agricolo locale, in primis la scarsa attenzione che purtroppo l’Amministrazione regionale dedica a questo vitale settore.
Emblematico il fatto che la Puglia ha perso circa 142 milioni di fondi europei destinati allo sviluppo rurale, unica regione in Italia !
E questo è un paradosso a dir poco singolare, che la dice lunga sulla scarsa attenzione per il settore.
La Puglia è da sempre tra le regioni più solerti nell’utilizzo degli altri fondi strutturali europei e – storicamente – coordinatrice della Commissione Politiche Agricole in seno alla conferenza Stato-Regioni.
Da navigato politico il Presidente Michele Emiliano ha saputo ben gestire la riunione, fronteggiando tranquillamente gli interventi, anche animati visto che è in gioco la sopravvivenza e la felicità di molte famiglie di lavoratori agricoli, glissando gli impegni e ricorrendo anche a frasi in dialetto per accaparrarsi la simpatia dei presenti.
Molto evidente è apparsa la necessità di ripensare profondamente l’intervento pubblico in agricoltura, che deve tornare a perseguire il benessere per gli operatori direttamente interessati al duro lavoro della terra, garantendo loro un giusto prezzo per i loro prodotti, difendendo le nostre produzioni dagli assalti di produzioni estere di bassa qualità, dalla concorrenza sleale e dalle contraffazioni sempre più ampie.
Dobbiamo tornare all’antico: uomini capaci e figli dell’agricoltura, quindi consci dei vari problemi, devono tornare ad occuparsi della risoluzione dei tanti problemi.
Basta con burocrati e regolamenti che tutto fanno fuorchè consentire un equo e sostenibile sviluppo del settore.
Se vogliamo terminare con un concetto moderatamente un po’ provocatorio … potremmo chiosare: < con il concime della Seconda Repubblica vogliamo far sbocciare nuovamente vigoroso il BIANCOFIORE !
A cura di Rag. Giuseppe Minonne (Taranto) * giuseppe.minonne@dconline.info * Segretario Organizzativo provinciale della Democrazia Cristiana di Taranto.
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