A cura di Raffaele Vicedomini (Roma)
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Coordinatore Vicario Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana italiana
Coordinatore Elettorale nazionale della Democrazia Cristiana
< INFODEMIA: cos’è? Serve un Presidente della repubblica del popolo che non sia un politico di questo Parlamento >.
È una realtà storicamente inconfutabile – nel leggere il curriculum di Mario Draghi, aspirante alla Presidenza della Repubblica in alternativa a Berlusconi – che ci troviamo di fronte ad un economista di fama mondiale con grandi qualità gestionali, senza però avere uno sguardo sui fondamentali diritti dell’uomo ma solo su quelli del più forte e del più potente.
Ciò lo ha portato a guidare una “maggioranza falsata”, legata da interessi solo economici e personali.
Una maggioranza al servizio del popolo dovrebbe avere un focus sul sociale, con lo spirito di portare aiuto al più debole sopratutto in questo momento di pandemia, che pandemia non é.
In effetti trattasi di “infodemia”, pandemia dell’informazione, nuovo termine fresco di conio, rievocato niente pò pò di meno che da un “certo” Mario Monti durante un suo intervento nella trasmissione “in ONDA” su La7.
Mario Monti già Presidente del Consiglio non si è trattenuto nell’esprimere critiche contro il sistema della comunicazione a totale vantaggio dello stato.
Sostenendo che ci vogliono ulteriori restrizioni in materia.
In pieno periodo cosiddetto “pandemico”, con dati altalenanti che ogni televisione nazionale emana “urbi et orbi”, a bombardamento continuo sulla popolazione, ad ogni ora del giorno, -per comprendere bene e leggere la storia nel momento in cui si verifica-, bisognerebbe porsi qualche domanda giusta. Ed ecco le mie considerazioni in merito, semplici e come sempre legate all’economia che l’infodemia tiene nascosta al mondo.
Se é vero come dichiarato pubblicamente da alcuni politici, sembra che sono stati prenotati dalla presidenza europea tramite parenti stretti, alle case farmaceutiche, circa 4.600.000.000 (quattro miliardi seicento milioni di vaccini).
Tutto ciò a fronte di una popolazione europea di circa 440.000.000 (440.000.000 (quattrocento quaranta milioni di abitanti).
Quindi ogni cittadino europeo dovrebbe fare circa 10,5 dosi di vaccini. O TI VACCINI O MUORI! Questa la minaccia infomedia che tradotta in numeri significa AVERE DIECI DOSI DI VACCINO! INCOMPRENSIBILE, VI PARE?
Quindi la logica è che se i cittadini non si fanno i vaccini bisogna costringerli in ogni modo. Perché? Perché eventualmente i frigoriferi sono pieni ed i contratti di fornitura sono stati sottoscritti, senza guardare se il vaccino sia veramente valido o meno per una determinata variante di covid, o se alcune fasce di età, come i bambini, non ne avrebbero affatto bisogno.
Allora qual’è l’interesse dei governi a pilotare i dati e ad instaurare la paura obbligando a fare i vaccini a tutti? Perché in televisione vediamo ad ogni ora sempre gli stessi virologhi come se fossero di casa, a dire sempre le stesse cose e i conduttori pronti a zittire chi ha un idea diversa?
Perché dunque i partiti dell’intero arco costituzionale sono d’accordo su tutto ciò che decide il governo? Allora ci viene da chiedere chi sono gli intermediari dei governi che ci guadagnano con le case farmaceutiche mondiali?
Ci saranno commissioni per eventuali intermeduari su tali forniture? A quanto ammontano e dove e come vengono pagate?
Perdonatemi ma il mondo è gestito dall’economia e se vogliamo capire dobbiamo porci domande di questo genere.
Se riuscissimo a dare una risposta a queste considerazioni, sarebbe più facile capire la politica che stiamo vivendo.
Alla luce di tutto ciò ed in prossimità dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica (febbraio 2022), penso che la cosa più giusta sia quella di far eleggere un presidente della Repubblica veramente amato dal popolo, ed apprezzato in tutto il mondo. Che sia non molto vicino al modo politico e con il compito di fare subito tre cose:
1. Cambiare la legge elettorale inserendo il proporzionale con uno sbarramento minimo al 5 per cento. Ciò per assicurare maggiore partecipazione alla vita politica del paese che vede tagliato fuori il 59 per cento circa della popolazione che oramai non crede più in questa classe politica e pertanto non va più a votare. Tutto l’arco costituzionale rappresenta solo il 41 per cento della popolazione.
2. Cambiare la costituzione per approvare la norma che trasformi l’Italia in una Repubblica presidenziale all’americana e che porti ad un presidente eletto direttamente dal popolo.
3. Ridurre del 50 per cento il numero dei deputati e dei senatori sia in Camera dei deputati che in Senato.
Infine sarebbe di buon senso eleggere a febbraio 2022 un nuovo presidente che non sia Draghi, Conte, Mattarella o Monti e che non sia un uomo politico puro che ha vissuto di politica per tutta la vita. Questo presidente serve per attuare riforme sostanziali e necessarie per dare voce al popolo. Diversamente il rischio sarebbe quello di trovarci un presidente con pieni poteri ed un parlamento defraudato dei suoi pieni poteri costituzionali a mo di teatrino senza sipario con un regista che fa da burattinaio in barba alla costituzione.
Perché serve tutto ciò?
Anche quest’anno, come leggiamo dai servizi televisi nazionali, stiamo assistendo alla compravendita dei deputati e dei senatori per l’elezione del presidente della Repubblica.
Rischiamo di avere un presidente eletto al mercato delle vacche e l’Italia cadrà di nuovo nell’oblio della non politica vera per sette anni.
É necessario quindi che al più presto l’Italia torni al voto con regole più coerenti con veri principi di libertà, uguaglianza ed ETICA, fondati sull’esercizio di una sana e vera democrazia basata sulle nostre origini cristiane!
Ecco dunque la nostra scelta di proporre a Presidente della Repubblica Italiana il Prof. Giulio Filippo Tarro. Persona di alto profilo ed apprezzata a livello internazionale già riconosciuto quale reale operatore del “Vero Bene Comune”.
In tal senso dopo l’accettazione ufficiale della candidatura da parte del Prof. Tarro avvenuta in videoconferenza con una delegazione della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana, subito ci siamo messi all’opera per la creazione di un Movimento trasversale tra tutte le compagini politiche del Senato e della Camera dei deputati, per convogliare i voti su un uomo che è alla giusta distanza tra la politica, il mondo sociale. Di alto profilo professionalità in qualità di virologo e vero esperto di tematiche ricorrenti quale la pandemia da covid-19 che da due anni ridimensiona la nostra vita. Ecco l’uomo che serve per uscire dalla pandemia.
Giulio Filippo Tarro nasce a Messina il 9 luglio 1938, ha isolato il vibrione del colera, ha scoperto il virus sinciziale della bronchiolite che mieteva vittime tra i bambini nei primi anni di vita. Ha operato fianco a fianco del professor Sabin in America ed è stato per ben due volte ad un passo dal premio Nobel per la medicina.
Abbiamo chiesto un miracolo ai nostri grandi della Demoscrazia Cristiana don Luigi Sturzo, Alcide De Gasperi, Giorgio La Pira, Aldo Moro affinché intercedano presso il Buon Dio di tutti gli uomini ed aiutino in questo difficile compito quanti sosterranno il prof. Giulio Tarro.
Non da ultimo crediamo immensamente nelle buone azioni di Santa Madre Teresa di Calcutta che della vita ha fatto dono e sacrificio, senza mai guardare le ricchezza dell’uomo ma solo le sue piaghe e con un soffio ha sempre portato sollievo.
Continuamente – anche oggi – nuovi segnali ci arrivano. Nuove adesioni si aggiungono al progetto che pian piano ingrossano il Movimento per “Giulio Tarro:IL PRESIDENTE DEL POPOLO” come un fiume piena.
Annoveriamo il “MOVIMENTO AMBIENTALISTI CRISTIANI” guidato da Carmine Savastano ed il “MOVIMENTO POPOLARI LIBERI E FORTI” del già BEATO DON LUIGI STURZO, guidato da Maurizio Casanova.