di DANILO BAZZUCCHI
Venerdì 29 giugno giorno della solennità dei Santi Pietro e Paolo, nella cattedrale di S. Lorenzo a Perugia, il cardinale Gualtiero Bassetti ordinerà presbiteri sei nuovi sacerdoti, un evento molto sentito dalla comunità cristiana locale, considerando la forte crisi delle vocazioni.
Ed è proprio a margine della presentazione di questa giornata molto particolare, che il presidente della CEI è tornato a parlare di un argomento di forte attualità: i migranti.
“Crediamo nel diritto di ogni persona a non dover essere costretta ad abbandonare la propria terra e in questa prospettiva, come Chiesa, lavoriamo con spirito di giustizia, solidarietà e condivisione”.
Il porporato, riflettendo sulla complessità del fenomeno, sostiene che: “la società plurale verso la quale siamo incamminati ci impegnerà a fare la nostra parte sul versante educativo e culturale, aiutando a superare paure, pregiudizi e differenze”.
“Contemporaneamente – osserva – crediamo nella salvaguardia della vita umana. Nel grembo materno, nelle officine, nei deserti e nei mari. I diritti e la dignità dei migranti, come quelli dei lavoratori e delle fasce più deboli della società vanno tutelati e difesi. Sempre”.
Il cardinale fa quindi proprie le parole del Santo Padre, con le quali ha invitato a non abbandonare in balia dei flutti i migranti che fuggono da guerra e fame: “Ho letto e riletto con attenzione queste parole, pronunciate da Papa Francesco. Le ho lette e rilette sentendole profondamente mie, tanto che ho deciso di rilanciarle a mia volta come presidente della Conferenza Episcopale Italiana”.
“Non mi copro gli occhi e mi rendo conto quanto sia complesso, conclude il porporato, il fenomeno delle migrazioni: dare risposte prefabbricate e soluzioni semplicistiche non fa che renderlo, inutilmente, ancora più incandescente e in questo contesto l’Italia non può essere lasciata sola”. “Proprio perché crediamo nell’Europa, non dobbiamo stancarci di alzare la voce perché questa sfida sia assunta con responsabilità da tutti”.
“Da parte mia vi assicuro che le comunità cristiane, forti della loro origine mediterranea, non mancheranno di offrire, accanto alla accoglienza, un contributo di pensiero in ordine all’elaborazione di una prospettiva di una pacifica convivenza nel Mare Nostrum.
Danilo Bazzucchi