La primavera, come spesso abbiamo ribadito, è fatta di dinamicità, veloci scambi d’aria e fenomeni violenti. Stiamo per vivere un altro peggioramento tipicamente invernale a causa di una massa d’aria più fredda che investirà tutta la Penisola nelle prossime ore. Tornerà la neve, localmente a bassa quota, accompagnata da temporali e venti forti fino a 70-80 km/h. Il tutto avrà inizio Lunedì 11 Marzo, quando un fronte instabile e freddo arriverà da Nord (al mattino) causando un crollo delle temperature, grandinate e temporali. Scoprimo insieme quali saranno le aree più colpite.
Sono attese nevicate intense, su tutto l’arco Alpino (dal Piemonte fin verso il Friuli Venezia Giulia) a partire dai 1000 metri d’altitudine ma in rapido calo fino a 600 m. Le precipitazioni più intense sono attese sui versanti esteri ma anche su quelli italiani cadranno diversi cm, come ad esempio a Livigno, Sestriere, Madonna di Campiglio, dove sono previsti dai 10 a 25 centimetri; nelle altre zone prevediamo accumuli tra 5 e 15 cm.
Dal pomeriggio di Lunedì 11 il fronte freddo si metterà in cammino verso l’Italia Centro-Meridionale portando nevicate intense ed abbondanti (fino a 30-40 cm) su Appennino Abruzzese e Marchigiano, dai 1200 metri, in calo fino a 800 metri. In serata attenzione ai temporali nevosi in Molise e sull’Appennino Calabro-Lucano. L’ulteriore apporto di aria fredda determinerà un calo della quota neve al Centro-Sud nella giornata di martedì 12 Marzo con fiocchi bianchi dai 450-500 m su Puglia (Gargano-Sub-Appennino Dauno-Murgia), Basilicata e Campania. Successivamente il peggioramento si sposterà verso la Calabria e Sicilia con abbondanti nevicate oltre gli 800 m di quota. In Sila e sull’Aspromonte sono attesi accumuli fino a 40-50 cm di neve fresca.
Le città che probabilmente saranno interessate dalle precipitazioni nevose saranno L’Aquila, Campobasso e Potenza con accumuli dai 7 ai 12 cm. Da segnalare inoltre la presenza di un forte vento da Nord, gelido, che si attiverà al passaggio del fronte freddo con raffiche vicine ai 100 km/h. Prevediamo difatti il Mar Adriatico in burrasca, così come anche lo Jonio e il basso Tirreno.
Non ci saranno solo la pioggia, i temporali ed il ritorno della neve a caratterizzare il turbolento inizio di settimana, bisognerà infatti fare i conti anche ai forti e gelidi venti che si attiveranno su molte regioni d’Italia con un conseguente aumento del moto ondoso ed il rischio di insidiose mareggiate. Vediamo quali saranno le regioni maggiormente in pericolo nei prossimi giorni.
Partiamo da Lunedì quando, la situazione peggiore la troveremo sulla Sardegna e su gran parte dell’area tirrenica, zone colpite da un furioso rinforzo del Maestrale che porterà dunque ad un sensibile aumento del moto ondoso. Da molto mosso, il mare, potrà divenire agitato con possibili mareggiate sulle coste occidentali della Sardegna. Le raffiche di vento raggiungeranno punte prossime ai 100 Km/h. provocando inevitabili problemi alla navigazione. Sul resto del Paese comincerà a rinforzare ilvento da Nord e i mari diverranno da mossi a molto mossi soprattutto il medio e basso Adriatico e lo Ionio, localmente agitati.
Martedì si indebolirà il Maestrale ma nel contempo rinforzerà la Tramontana su tutta l’area adriatica e ionica. Continueremo pertanto ad avere mari a tratti agitati sul basso Tirreno e il moto ondoso andrà aumentando su tutta la fascia adriatica e ionica, dove si potranno registrare alcune mareggiate con raffiche burrascose. Come ovvia conseguenza ecco i problemi alla navigazioni ed ai trasporti marittimi in genere. Solo dalla serata la furia di Eolo potrebbe lentamente placarsi in particolare sull’area tirrenica e sul medio ed alto Adriatico.
Nei giorni successivi, l’italia continuerà comunque ad essere ancora a rischio di venti forti tant’è che, già da Mercoledì, è atteso un nuovo rinforzo dei venti di Maestrale sulla Sardegna e sulle aree tirreniche. Insomma, si preannuncia una settimana davvero movimentata, proprio quando pensavamo che il clima mite anticiclonico avesse preso definitivamente il sopravvento; seguite con attenzione i prossimi aggiornamenti.
redazionale de Il popolo