A cura del Dott. Fernando Ciarrocchi (di Ascoli Piceno).
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< Jacques Maritain: cristianesimo e umanesimo >
L ‘obiettivo, il fine precipuo della filosofia maritainiana è stato quello di conciliare cristianesimo e umanesimo.
Conciliazione questa che si realizza attraverso l’elaborazione di una filosofia capace di rispettare sia l’autonomia culturale, sia l’integrità esistenziale.
Maritain non prescinde mai dalla “Unità” della persona: l’uomo è un’unica sostanza costituita da materia e forma.
Dunque una sostanza culturale e spirituale al tempo stesso.
Pertanto l’anima e la materia sono due con-principi sostanziali di uno stesso essere, di una sola e unica realtà che si chiama <Uomo>.
L ‘essere umano è preso tra due poli:
a) polo materiale che identifica l’individualità
b) polo spirituale identifica la personalità
Questi sono gli aspetti metafisici dell’essere umano: individualità e personalità ciascuno con la propria fisionomia ontologica.
Il personalism0 non deve esaurirsi nella fenomologia degli atti della persona, né in in una loro valutazione meramente etica, ma il personalismo deve iscriversi nell’ orizzonte dell’ Essere, dell’ontosofia contrapponendola diceva Maritain, all’ideosofia della filosofia contemporanea.
L’Umanesimo integrale è la base della “Populorum Progressio” in cui Papa Paolo VI trasforma questo concetto in Umanesimo planetario.
Il personalismo dunque va inserito e considerato nel proprio orizzonte dell’ontosofia e diventa “Personalismo Ontocentrico”, dove quindi la Persona va interpretata nella sua totalità !