A cura del Dott. Fernando Ciarrocchi di Ascoli Piceno
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< Jacques Maritain: “Distinguere per unire !” >
“Distinguere per unire” è la metodologia con cui Jacques Maritain mette a punto la sua concezione epistemologica suddivisa in due ambiti:
a) epistemologia generale, dunque, integrale:
b) epistemologia speciale da intendersi come sapienziale e scientifica.
Il termine epistemologia può avere tre usi:
a) nel linguaggio tomista indica la teoria della conoscenza ed è piuttosto sinonimo di gnoseologia.
b) un secondo significato è proprio del linguaggio contemporaneo ed indica la teoria della scienza e può caratterizzati come filosofia della scienza o metodologia della scienza :
c) in senso maritainiano il termine “epistemologia” indica la teoria del sapere e come tale ha carattere metascientifico e metafilosofico perché la teoria del sapere mira a chiarire quelli che Maritain chiama “i gradi del sapere” che sono scienza e saggezza.
A Maritain sta a cuore l’unità del sapere concepita in modo tale la rispettare la complessità.
Scienza, filosofia e teologia, dunque, procedono ciascuno per proprio conto ” jixsya propria principia” ma nello stesso tempo in dialogo e vicendevole arricchimento.
L’uomo è interiormente corpo, mente e spirito.
Tutta, la filosofia maritainiana a monte si fonda sulla concezione cristiana caratterizzata da due categorie fondamentali :
a) la Creazione per cui l’uomo è stato fatto a immagine e somiglianza di Dio.
b) l’incarnazione per cui il Verbo si è fatto uomo.
Ciò spiega perché il personalismo sia stato nella patristica e nella scolastica un personalismo teologico e successivamente antropologico.
Per analogia si afferma ” persona hominis” con riferimento alla Persona Dei da cui l’Uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio.
Ciò spiega il concetto maritainiano di persona nella sua accezione di Unità.