di FRANCO CAPANNA (Teramo) * franco.capanna@dconline.info
Riceviamo (e volentieri pubblichiamo) da FRANCO CAPANNA (di Teramo) un suo commento a latere del “post” riguardante l’Assemblea nazionale della Democrazia Cristiana che si svolgerà a Roma (Hotel “Casa Tra Noi”) sabato 15 dicembre 2018.
*********************************
Indubbiamente in Roma una tappa decisiva sia di crescita individuale sia di programmi condivisi.
La tenacia di chi, passo dopo passo, punta diritto alla meta.
La vita insegna che non ci sono tragitti obbligati o itinerari già tracciati, spetta a ognuno di noi disegnare nel proprio percorso individuale dei punti di riferimento che ci aiutino a non smarrire la via maestra.
A volte capita di ritrovarci in un vicolo cieco dopo vie irte di difficoltà che lasciano cicatrici, ma con l’ebbrezza di poter comunque decidere liberamente nel bene che ritroveremo scritto nel libro della vita.
A Gressoney (Aosta), ai piedi del Monte Rosa, vi è una campana chiamata dell’Ave Maria.
Non dimentica mai di cantare all’alba, a mezzogiorno e al tramonto.
E rimbalza fino nei ghacciai e fa fremere i caprioli, fischiettare le marmotte, ululare i lupi e grugnire i cinghiali e diletto degli scoiattoli dalla coda rossa….
Si mormora che al suono della campana dell’Ave Maria di Gressoney come di ogni villaggio o cittadina e città, gli angeli volano sulla terra a raccogliere le preghiere e le opere di carità che i cristiani innalzano e offrono.
Ogni piccolo gesto al nostro simile è una forma di beatitudine ricambiata all’infinito e le spose del Cristo Gesù sono gli angeli che consegnano a Dio il nostro piccolo fuoco acceso altrimenti la terra avrebbe freddo.
Ci sono indispensabili, perché la terra non diventi un’Alaska planetaria, un pianeta in cui vi sono più orsi che uomini.
Prendetela come la mia ” letterina di Natale” di augurio per un felice cammino a tutti.
FRANCO CAPANNA (Teramo) * franco.capanna@dconline.info
< Comitato di sostegno – SOLIDARIETA’ > proposto dalla Democrazia Cristiana in aiuto delle suore di clausura in situazione di pesante povertà.