Gli stipendi dei 1083 ‘dipendenti tecnici’ di Montecitorio arrivano a costare 179 milioni di euro all’anno.
“Il Giornale” fa le pulci al bilancio della Camera dei Deputati. E tornano alla luce i famosi stipendi dʼoro di tecnici, baristi e barbieri.
Le elezioni europee si avvicinano e il M5s affila le armi. E tra i cavalli di battaglia del pentastellati c’è sempre il taglio agli sprechi della politica. Obiettivo? La sede francese dell’Europarlamento. Il palazzo di Strasburgo arriva a costare fino a 200 milioni l’anno. Ma forse, prima di arrivare a Strasburgo, bisognerebbe lavorare su Roma. E’ l’invito che arriva da Il Giornale che pubblica una scheda sugli stipendi d’oro non dei politici ma dei tecnici che “gestiscono” Montecitorio. Un esercito di dirigenti, commessi, tecnici documentaristi, interpreti e tecnici (dall’elettricista al barbiere) che arrivano a pesare fino a 179 milioni di euro l’anno.
Un’altra casta (termine tanto amato ai sovranisti) che sembra intoccabile. L’unico intervento riuscito negli scorsi anni è stato il tetto agli stipendi che però, il 1° gennaio del 2018, è decaduto facendo alzare nuovamente i limiti. E c’è da dire che stiamo parlando di “signori” stipendi anche di figure tecniche. Compensi, arriva a scrivere il quotidiano, “ben al di fuori del mercato”.
Ma andiamo con un po’ di numeri. Il totale dei dipendenti della Camera parla di 1.083 persone assunte a tempo indeterminato. Ed eccoli qui:
Operatore tecnico: sono i centralinisti, i baristi, i commessi e i famigerati barbieri (rimasti in quattro dopo la “sforbiciata” degli anni passati). Per loro lo stipendio massimo può arrivare a 137.368,28 euro
Assistente parlamentare: più volgarmente detto portaborse. Sono in 309 e arrivano a uno stipendio annuo di 137.368,28 euro
Collaboratore tecnico: stiamo parlando di elettricisti, idraulici, falegnami, insomma tutte quelle figure che in un palazzo sono necessari per i piccoli interventi di manutenzione. Qui lo stipendio massimo per i 93 artigiani è fissato a 154.071,42 euro
Segretario parlamentare: sono 276 i deputati che ne hanno almeno uno e per queste figure lo stipendio massimo è poco più alto di quello degli elettricisti, 157.628,73 euro
Documentarista tecnico ragioniere: qui la figura è un po’ più qualificata, sono tecnici (parliamo di 241 persone) che si occupano di molte “scartoffie” e di conseguenza il loro stipendio vola a 240.221,91 euro
Consigliere parlamentare: anche qui, stando alle carte, si tratta di figure molto selezionate. Sono 132 i consiglieri parlamentari a Montecitorio che dovrebbero avere grandi competenze giuridiche ma anche amministrative. Un posto a cui si arriva tramite concorso e che però porta in dote uno stipendio molto interessante, 361.389,92 euro
Non trascuriamo anche un altro privilegio, parliamo del banchetto della Casta che non si tocca. Se al ristorante della Camera dei deputati rincara il menù, basta trovare altri espedienti per garantirsi pranzi quasi gratuiti. Come ha denunciato Franco Bechis su Libero, se i prezzi sono aumentati «la Casta ha trovato subito un rimedio: ticket da 21 euro al giorno», ha denunciato il giornalista, facendo tornare attuale le polemiche del passato sui costi stracciati e sui privilegi per i parlamentari che pasteggiavano nei ristoranti di Camera e Senato. Non mancano le critiche rivolte da Libero alla presidente della Camera Laura Boldrini, accusata di aver accreditato con una deroga al regolamento al ristorante dei deputati anche il suo staff immagine e comunicazione.
Negli scorsi anni la questione dei pranzi dei parlamentari era stata più volte oggetto di critiche da parte dell’opinione pubblica. Basta ricordare le polemiche sui costi stracciati dei piatti di Palazzo Madama e Montecitorio serviti ai parlamentari, poi aumentati.
dal web di Antonio Gentile