< LA DEMOCRAZIA CRISTIANA ATTACCA IL GOVERNO MELONI PREOCCUPATO SOLO DI MANTENERE IL PROPRIO CONSENSO ANCHE CON SPESE FUTILI E BEN POCO APPREZZABILI ! >
Con l’avvicinarsi dell’autunno il panorama politico italiano si fa sempre più inquietante ed a quanto pare il governo di Giorgia Meloni ha deciso di affrontare le sue difficoltà con una scelta che sembra più un’ulteriore manifestazione di inefficienza e spreco di pubblico denaro, che non una misura per riconquistare la fiducia dei cittadini.
E’ ormai trapelata infatti la decisione di investire 100 mila euro per tre sondaggi (affidati all’Istituto Tecnè …. che si vocifera faccia riferimento all’area forzista).
Il che ha sollevato non poche polemiche, soprattutto considerando che il costo medio di una rilevazione dovrebbe variare tra i 5 e i 10 mila euro.
È difficile non rimanere sconcertati di fronte a una spesa davvero eccessiva rispetto all’intero budget previsto per questo settore e che si realizza senza un bando pubblico.
Questo non è solo un chiaro segnale di mancanza di trasparenza, ma getta anche un’ombra sull’intelligenza politica e gestionale dell’attuale Governo.
I cittadini italiani, già in preda a preoccupazioni economiche e sociali, possono solo rimanere esterrefatti di fronte a queste notizie.
Si potrebbe obiettare che il monitoraggio del consenso è necessario per un Governo, soprattutto in un momento di grande instabilità politica e sociale.
Tuttavia, ci si dovrebbe anche interrogare se questa spesa sia davvero giustificata.
In un periodo in cui le famiglie italiane faticano ad arrivare alla fine del mese, sembra inappropriato e perfino immorale destinare somme cospicue a sondaggi che non avranno impatti tangibili sulla vita quotidiana dei cittadini.
Inoltre, l’idea che la presidenza del Consiglio debba riporre la propria fiducia in indagini funestate da costi elevati mette a nudo l’incapacità di affrontare il dissenso interno e le difficoltà delle imminenti elezioni regionali.
La politica, in questo contesto, sembra più concentrata a mantenere il potere piuttosto che ascoltare e rispondere alle necessità dei propri elettori.
Infine, ci si deve chiedere quale sia veramente l’obiettivo di questa spesa.
È utile, per il Governo, conoscere i sentimenti dei cittadini se poi non si è in grado di prendere decisioni che possano migliorare la loro qualità della vita?
La verità è che il governo di Giorgia Meloni sembra alzare bandiera bianca di fronte a una realtà complessa e sfuggente, piuttosto che impegnarsi in un dialogo onesto e costruttivo con i cittadini.
In conclusione, ciò che emerge da questa vicenda è la sensazione di un’amministrazione che naviga a vista, incapace di riconoscere le proprie priorità e le reali necessità di un popolo in difficoltà.
Un comportamento che, se non viene corretto, rischia di allontanare ulteriormente i cittadini dalla politica e da chi attualmente la rappresenta.
La spesa dei soldi pubblici dovrebbe riflettere l’interesse collettivo e non il mantenimento di un consenso – a questo punto – effimero e costoso.
DIREZIONE NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA
VENERDI’ 13 SETTEMBRE 2024 – ORE 18.30 –
INAUGURAZIONE SEDE REGIONALE D.C. EMILIA ROMAGNA
(Via delle Belle Arti, a Bologna)
ORE 21.00 – SERATA DELL’AMICIZIA
SABATO 14 SETTEMBRE 2024
DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 13.30
SALA CONVEGNI “HOTEL COSMOPOLITAN”
VIA COMMERCIO ASSOCIATO N. 9 – BOLOGNA
A cura di Dott. Biagio Passaro (Modena)
biagio.passaro@dconline.info * cell. 335-433277 *
Segretario Elettorale Nazionale della Democrazia Cristiana italiana
Segretario nazionale del Dipartimento Attività economico-produttive della Democrazia Cristiana italiana
Componente del Consiglio Nazionale e della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana