< La Democrazia Cristiana della provincia di Brescia si prepara al XXIV Congresso provinciale del partito scudocrociato: la visita nella sede provinciale di Mario Fappani, storico esponente della D.C. bresciana >.
La Democrazia Cristiana della provincia di Brescia prosegue la sua attività in maniera alacre continuando a rafforzare la sua presenza su tutto il territorio provinciale e con un’attenzione di riguardo al Comune capoluogo di provincia ossia Brescia, la “leonessa d’Italia”.
In questo mese di luglio – appena trascorso – si è registrato un notevole rafforzamento del partito sia in termini di iscritti che di persone che hanno assunto un ruolo operativo, il che ovviamente contribuisce a rafforzare non poco l’operatività e conseguentemente la visibilità della Democrazia Cristiana.
Un tanto anche in vista della celebrazione del XXIV Congresso provinciale che si è programmato di poter celebrare per la fine del possimo mese di settembre, così come verrà probabilmente stabilito nel corso della prossima riunione della Direzione nazionale D.C. che si terrà a Roma nella seconda metà el mese di agosto 2021.
Il XXIV Congresso provinciale della D.C. di Brescia avrebbe già dovuto svolgersi nel novembre del 2020, ma i fatti legati alla pandemia e le conseguenti restrizioni hanno costretto ad un rinvio di circa un anno.
Il Segretario politico provinciale della Democrazia Cristiana di Brescia Franco Ferrari, sta continuando in maniera costante la sua azione politica a sostegno della D.C. bresciana.
Nei giorni scorsi, presso la sede provinciale della D.C. di Brescia, ubicata in via Gualla n. 54, Franco Ferrari ha avuto modo di incontrare un imortante espostente della Democrazia Cristiana storica, Mario Fappani, grande attivista del partito dello scudocrociato, appartenente alla componente di sinistra del partito e molto vicino agli ambienti operai e del mondo del lavoro.
Mario Fappani è stato per ben quindici anni nel Consiglio regionale della Lombardia, con ruoli di grande responsabilità. E’ stato infatti Assessore regionale alla Sanità, all’Assistenza Sociale ed al Lavoro.
Era un periodo in cui il rapporto con la base e con il popolo non era “annacquato” come purtroppo è ai nostri tempi. E Mario Fappani, a quei tempi viaggiava attorno alle 35.000 preferenze, un dato che al giorno d’oggi è ben difficilmente riscontrabile.