A cura di Prof.ssa GABRIELLA STRIZZI (Ancona) *
segretaria.nazionale@dconline.info * 351-9686977
Segretario politico nazionale Vicario della Democrazia Cristiana
< LA DEMOCRAZIA CRISTIANA E’ BEN VIVA E VEGETA E CONTINUA AD OPERARE IN MANIERA DEL TUTTO LEGITTIMA COSI’ COME DISCIPLINATO DAL VIGENTE STATUTO DEL PARTITO DELLO SCUDOCROCIATO >.
Assistiamo periodicamente al tentativo – ben poco costruttivo – da parte di qualche piccola Associazione di “giovani” e più o meno volonterosi personaggi che vorrebbero richiamarsi alla esperienza storico, politico e giuridica della Democrazia Cristiana ma che di fatto “svuotano” questa loro presunta ansia di partecipazione con l’errore od il pretesto di voler fare da soli ed ex novo, quasi che avessero da insegnare qualcosa ai democristiani DOC (D.C. di origine controllata).
Parliamo di coloro i quali, per tanti anni, hanno condotto una battaglia, all’inizio solitaria – ma poi con l’andare del tempo tutt’altro che solitaria – ed ormai definitivamente vincente, così come ha sancito in maniera inappellabile la sentenza numero 25.999/2010 pronunciata dalla Corte di Cassazione, a sezioni unite, nel dicembre 2010.
Ci stupisce e ci rende perplessi questo fatto: invece che unirsi ed agire insieme a chi questo importante risultato lo ha perseguito con tutte le sue forze e lo ha ottenuto (iscritti 1992/1993, ndr) si vuol sempre ricominciare da capo, cercando di vanificare quello che non è più vanificabile (il che piaccia o non piaccia a qualche arzillo personaggio del tempo che fu e che pretenderebbe di fare ora il novello Mosè, a tempo ormai ampiamente scaduto).
Il Comitato degli iscritti D.C. 1992/1993, che contava all’epoca migliaia di adesioni, si è infatti radunato in Assemblea, in tempi non sospetti, convocando tutti gli iscritti D.C. disponibili al tempo (molti purtroppo ci hanno ormai lasciato in questi 18 anni da allora trascorsi) già nel luglio del 2002.
Nei giorni 4 e 5 luglio del 2002 infatti si svolse nella sala convegni dell’Hotel Palatino a Roma (in via Cavour, ndr) l’Assemblea nazionale degli iscritti alla Democrazia Cristiana degli anni 1992/1993 in base all’ultimo tesseramento al partito della D.C. esistente.
L’Assemblea nazionale degli iscritti 1992/1993, condotta sotto l’egida e con l’assistenza legale dell’Avvocato BRUNO PANIZZO (del Foro di Udine) ebbe il compito fondamentale di riprendere – sul piano politico e giuridico – lo Statuto tuttora vigente della Democrazia Cristiana; di riorganizzare – sulla base di detto Statuto – le attività di tesseramento al partito su tutto il territorio nazionale; di ricostituire, eleggendoli, gli organismi direttivi nazionali della Democrazia Cristiana, di convocare il XIX Congresso nazionale della Democrazia Cristiana che poi si tenne, dopo vari mesi di intensa attività in tutte le regioni d’Italia, nei giorni 7 e 8 dicembre 2003 al teatro Capranichetta , a Roma (attiguo a piazza Montecitorio).
L’Assemblea generale degli iscritti 1992/1993 svoltasi nel luglio 2002 a Roma elesse l’On. CARLO SENALDI (Varese) Presidente nazionale della Democrazia Cristiana; ANGELO SANDRI (Udine), Segretario politico nazionale della D.C.; GIANCARLO TRAVAGIN (Novara), Segretario amministrativo nazionale della D.C.
In quella Assemblea venne riapprovato il simbolo ufficiale del partito, il classico scudocrociato su fondo bianco, con arcuato il lato superiore dello scudo: il simbolo di degasperiana memoria utilizzato fin dagli inizi dalla Democrazia Cristiana storica.
In quella Assemblea venne deciso – all’unanimità – deciso di avviare un’azione giudiziaria (sotto l’egida dell’ Avv.to Bruno Panizzo, del foro di Udine) grazie alla quale si è giunti alla famosa sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni riunite che ha sancito in maniera inappellabile che la Democrazia Cristiana non e’ mai stata sciolta.
Alla scomparsa dell’Avvocato Bruno Panizzo, avvenuta nel 2007, il coordinamento dell’Ufficio legale della Democrazia Cristiana venne assunto dall’Avvocato Antonio Todisco (del foro di Avellino), tuttora Coordinatore dell’Ufficio, che per anni si è dedicato con competenza, impegno e dedizione a questo delicato e complesso incarico.
Agli Avvocati Bruno Panizzo ed Antonio Todisco va indubbiamente – anche a futura memoria – la gratitudine e la riconoscenza di tutto il popolo democristiano.
Ritornando l’oggetto del contendere, venne sentenziato che la Democrazia Cristiana continuava ad essere attiva e ben viva e vegeta, poichè a deliberare questa fondamentale decisione non è mai stato un Congresso nazionale, mai nemmeno convocato all’uopo, ma solo un Consiglio Nazionale malriuscito, convocato in maniera improvvida ed affrettata dal duo Martinazzoli/Rosa Russo Iervolino.
QUELLA DECISIONE ILLEGITTIMA, deliberata nel summenzionato Consiglio nazionale del 19 gennaio 1994, è stata ormai da tempo smantellata (Sentenza Corte di Cassazione a sezioni unite del dicembre 2010).
Dunque la DEMOCRAZIA CRISTIANA come appare logico ed evidente appartiene ai suoi iscritti ! Quali iscritti? Quelli del 1992/1993 che si sono riuniti in Assemblea a Roma nel luglio 2002 e che hanno deciso di intentare la causa che ha portato alla Sentenza della Corte di Cassazione del 2010.
Tutti i vari comitatini formatisi successivamente, vista la ghiotta opportunità offerta dalla sentenza, sono ovviamente destinati al nulla giuridico. Proprio perchè postumi. La storia personale e “politica” di questi individui parla da sola.
E’ giunta l’ora di intervenire per perseguire i REATI di DIFFAMAZIONE di cui queste persone si macchiano da troppi anni. E ‘ora di dire BASTA !
Siamo tutti danneggiati da queste continue azioni di disturbo finalizzate unicamente ad impedire il rilancio politico ed organizzativo della Democrazia Cristiana.
La DIREZIONE NAZIONALE della DEMOCRAZIA CRISTIANA riunitasi sabato 22 giugno 2019 a Roma ha deliberato di di procedere nei confronti di costoro e l’Ufficio legale della Democrazia Cristiana si metterà immediatamente in moto per PERSEGUIRE anche PENALMENTE I DIFFAMATORI SERIALI.
A cura di Prof.ssa GABRIELLA STRIZZI (Ancona) * segretaria.nazionale@dconline.info
Segretario politico nazionale Vicario della Democrazia Cristiana * 351-9686977
Ciao Gabriella, credo che si dovrà intentare una class action, nei confronti di Buttiglione e compari, per aver portato il simbolo all’UdC, senza un regolare congresso autorizzativo all’uopo. Prego cortesemente di valutare questa strada ai fini del reintegro totale di ogni qualsivoglia diritto, sia passato che futuro. Paolo Pizziconi
Bravo Paolo Pizziconi.
Concordo con le tue affermazioni.
Cordialmente.
A. Pinto