A cura di Geom. Raffaele Vicedomini (Roma)
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Coordinatore Elettorale nazionale della Democrazia Cristiana italiana
< La Democrazia Cristiana scende in campo anche a Cosenza con il motto “Lavoriamo per il Bene Comune”! >
Chiediamo la Conversione del Reddito di Cittadinanza In Reddito di Lavoro, con stipendio minimo di 1.200,00 euro mensile per tutti i lavoratori.
Chiediamo che venga riconosciuto un risarcimento a tutte le famiglie che hanno perso un familiare nel periodo di pandemia.
Ciò a causa della mancata tempestività da parte dello Stato italiano nel riconoscere e curare nel giusto modo e con le giuste terapie il covid-19 .
Molte di queste famiglie spesso hanno perso chi portava reddito e sosteneva il nucleo familiare.
Famiglie in difficoltà come si può constatare aumentano di giorno in giorno. Non causerebbe nessun indebolimento alle azioni di sostegno del territorio da parte del governo.
Riteniamo che una somma di 25.000,00 euro possa essere un equo risarcimento per chi ha pagato il prezzo più alto e per chi è rimasto gravemente danneggiato dalla malattia.
Altro strumento indispensabile è la necessità di convertire il reddito di cittadinanza in reddito da lavoro.
Ferma la necessità di conservare per gli aventi diritto il reddito di cittadinanza, ad ogni azienda che assume verrà defalcato l’importo del reddito di cittadinanza sino alla concorrenza di uno stipendio minimo di 1.200,00 euro mensili.
Ci sono aziende, sopratutto nella ristorazione e nel settore turistico, che non riescono a reperire mano d’opera nel mentre chi è riuscito a prendere il reddito di cittadinanza neanche si sforza di trovare un posto di lavoro.
Riteniamo che parte dei fondi del PNRR , debbano essere destinati all’occupazione ed al sostegno delle aziende che producono eccellenze italiane.
Altro strumento necessario per l’incolumità pubblica e privata è quello di estendere i benefici dell’eco bonus sismico a tutti gli immobili esistenti sul territorio italiano con qualunque destinazione d’uso.
E’ facile commemorare per decenni i morti dei vari sisma che si susseguono periodicamente. E’ tempo di mettere in sicurezza il territorio e preservare la vita.
Altra battaglia di cui ci stiamo impegnando nell’approfondimento è il reale ammodernamento dei sistemi informatici della sanità e della pubblica amministrazione.
Non è consentito che gli sportelli delle ASL siano fermi per oltre il 50 per cento del tempo con file enormi e attese nelle prenotazioni sanitarie.
E’ un sistema che fa acqua da tutte le parti, senza controlli, dove i dipendenti con scuse di ogni genere rinviano telefonicamente le poche prenotazioni ai pazienti, spesso con anziani che rischiano la loro vita.
Da qualche parte bisogna pur iniziare, i finanziamenti per la sanità non devono essere dirottati su settori non vitali per l’uomo.
E’ tempo di cambiare, è tempo di modificare la gestione della macchina pubblica.
Necessita mettere in campo sistemi innovativi di gestione e controllo dei consumi energetici dei comuni.
Non meno di una settima fa uno dei massimi esperti del risparmio energetico in Europa, l’ing. Enrico Gagliardi, ci ha spiegato in una lunga intervista come bisogna procedere.
Vedi ilpopolo.news del – intervista all’ing. Enrico Migliardi, ingegnere creativo -.
Ottimi candidati