A cura di Ins. Anna Beneduce (Salerno)
anna.beneduce@dconline.info * cell.
Vice-Segretario nazionale del Dipartimento per le Relazioni con il Mondo Ecclesiale e del Volontariato.
Segretario reg.le Dip. per le Relazioni con il Dip. Relazioni con il Mondo Ecclesiale e del Volontariato
Editorialista de < IL POPOLO > della Dempcrazia Cristiana
< LA FIGURA DI PAPA CLEMENTE XI – ALBANI (SECONDA PARTE) >
Nelle scorse settimane il nostro giornale < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana ha avuto modo – in alcuni precedenti articoli – di presentare la figura di Giovanni Francesco Albani, che poi divenne (nel 1700) Papa Clemente XI – Albani.
E’ la figura che dà il nome alla Fondazione Interrnazionale <Papa Clemente XI – Albani >, presieduta dall’On. Zef Bushati, che ben conosciamo per il suo impegno e presenza quale Vice-Presidente della Democrazia Cristiana Internazionae.
Detta Fondazione Internazionale ha lo scopo precipuo di fasre memoria della figura e dell’attività di questo importante pontefice della Chiesa cattolica.
Anche il nostro giornale < IL POPOLO > intende contribuire ad approfondire maggiormente la figura del pontefice Papa Clemente XI – Albani, che resse la guida della Chiesa cattolica per oltre vent’anni, dal 23 novembre 1700 al 19 marzo 1721.
Giovanni Francesco Albani fu dunque eletto Papa il 23 novembre 1700.
A quel conclave è dato sapere che presero parte 57 cardinali, di cui 38 presenti fin dal primo giorno di conclave. Ilcollegio cardinalizio era composto a quel tempo – nel suo complesso – da 66 porporati.
Le riunioni si aprirono il 9 novembre del 1700. Nel corso delle varie votazioni – prima dell’elezione finale – i nomi dei cardinali più votati furono quelli di Leandro Colloredo, Bandino Panciatici e Gianbattista Spinola.
Fu il cosiddetto gruppo degli “Zelanti” ad essere determinante nella elezione di Giovanni Francesco Albani a successore di Pietro avvenuta – come detto – il 23 novembre 1700.
Va anche detto che Giovanni Francesco Albani non accolse subito la scelta del collegio cardinalizio, ma chiese di poter riflettere per tre giorni prima di accettare.
Nei giorni a seguire ed esattamente il 30 novembre 1700, il neoeletto Papa fu ordinato Vescovo e l’8 dicembre fu incoronato Pontefice della Chiesa Cattolica.
Papa Clemente XI salì al Soglio di Pietro all’età di soli 51 anni ed è dunque il papa più giovane della storia della Chiesa cattolica. Dopo di lui nessun pontefice fu eletto in un’età più giovane della sua.
Assunse il nome di Clemente in memoria di Papa Clemente I, il santo del giorno in cui fu eletto.
I primi atti del nuovo Pontefice confermarono le aspettative del Sacro Collegio.
Clemente XI – Albani infatti si dimostrò fin da subito molto probo e respinse tutti i tentativi della sua famiglia di approfittare della carica del loro congiunto per accaparrarsi cariche politiche o religiose o titoli nobiliari ed uffici pubblici.
Va anche detto Papa Clemente XI discendeva da una nobile famiglia di antichi origini albanesi.
Capostipite degli Albani, in Italia, fu infatti Filippo de’ Laçi, detto “l’albanese, capitano delle truppe di Giorgio Castriota Scandeberg e che dopo la morte dell’eroe (avvenuta nel 1468) si traferì in Italia e per la precisione in quel di Urbino.
Giovanni Francesco Albani (Clemente XI), s’interessò molto dell’Albania nel periodo in cui essa venne occupata dai turchi.
Si adoperò soprattutto per la salvaguardia della lingua albanese e della religione cattolica, promuovendo molte iniziative e favorendo la stampa di libri in lingua albanese.
Sotto i suoi auspici si tenne, nel 1700 a Merçine di Alessio, il convegno storico di Arbër, dove furono prese diverse risoluzioni in favore della lingua albanese e della religione cattolica, per non permettere la loro estinzione sotto la dominazione ottomana.
Nel 1701 Clemente XI approvò la fondazione dell’Accademia dei nobili ecclesiastici (oggi Pontificia accademia ecclesiastica).
Inizialmente dedicata alla formazione diplomatica dei rampolli ecclesiastici delle famiglie nobiliari, oggi cura la preparazione dei sacerdoti destinati al servizio diplomatico della Santa Sede.
Nel 1715 nominò Giuseppe Simone Assemani (cristiano maronita di origine libanese) interprete delle lingue araba e siriaca nella Biblioteca Vaticana e lo inviò anche in Oriente per raccogliere manoscritti orientali.
Clemente XI protesse i reperti archeologici che, sempre più frequentemente, erano stati dissotterrati nel territorio dell’Urbe vietandone l’esportazione ed avviò i primi scavi sistematici nelle catacombe di Roma.
Favorì la riscoperta delle opere dell’erudito Bartolomeo Eustachi.
Tra le opere di grande rilievo che vennero realizzate nel suo tempo, ricordiamo l’avvio di una grande biblioteca pubblica a Roma e la costruzione di un Istituto educativo per la gioventù.
(fine della seconda parte).
********************************************************************************************
www.ilpopolo.news *
www.democraziacristianaonline.it *
pagina facebook de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
facebook.com/IlPopolo.News
*********************************************************************************
Condivido