di DANILO BAZZUCCHI
Seduta movimentata, qualche giorno fa, quella del X Municipio, nel palazzo del mini-governo di Ostia.
E’ successo un po’ di tutto: la giunta grillina ha deciso – tra mille polemiche – di non sanzionare il consigliere di CasaPound Luca Marsella, che con un gesto polemico, aveva tolto dall’aula consiliare la foto del presidente della Repubblica.
Il PD aveva chiesto, come sanzione, la sospensione per tre sedute per il leader di CasaPound di Ostia ed aveva votato a favore insieme Forza Italia ed all’ex parroco De Donno, capogruppo del Laboratorio Civico X.
Astenuti Fratelli d’Italia, mentre ha votato contro proprio il M5S, salvando così l’esponente di CasaPound. Per lui solo una lettera di richiamo.
Come se non bastasse, subito dopo, la giunta grillina ha espulso il consigliere civico ed autonomista Andre Bozzi, reo di aver attaccato duramente l’amministrazione a 5 stelle in merito all’abrogazione del decentramento amministrativo annunciato dal Sindaco capitolino Virginia Raggi.
Apriti cielo, il consigliere De Donno non ha nascosto la sua delusione ed ha abbandonato l’aula dicendo: “sono rimasto estremamente sorpreso davanti alla minimizzazione della maggioranza”, mentre è letteralmente furioso il capogruppo PD Athos De Luca che parla di “vilipendio” ad Ostia.
Ovviamente soddisfatto invece il consigliere Marsella che ha commentato: “il PD ha fatto una figuraccia, applaudo il M5S che ha avuto il coraggio di non cedere al politicamente coretto applicando la censura al sottoscritto per un atto sicuramente forte, ma simbolico”.
Di tutt’altro avviso il Capogruppo delle liste Civiche autonomiste “Ora” e “Un sogno comune”, Andrea Bozzi, espulso dall’aula perché, questa è la motivazione, ha usato toni troppo alti contro il M5S. Ma lui ribatte: ”Ho denunciato con forza la volontà di questa maggioranza di sottrarre a questo Municipio il Decentramento su spiagge, Pua e riserva del litorale, che gli fu dato con la delibera 18 del 2011.
Tutto questo viene fatto con la complicità della giunta capitolina, mi sarei aspettato risposte politiche da qualcuno che si assumesse la paternità di un atto così importante e mai portato a conoscenza agli elettori. Invece sono stato espulso perché ho alzato il tono della mia esposizione. La verità è che questa attuale maggioranza prende solo ordini, puntualmente eseguiti in silenzio, dai loro referenti capitolini.
Invece di vergognarsi di farsi sfilare i temi più importanti da chi siede in Campidoglio e dare più poteri a chi ha vinto democraticamente le elezioni dopo il Commissariamento si sono praticamente fatti sfiduciare e ridotti a fare i passacarte.
Abbiamo sperato che qualcuno rispondesse alle domande, a cominciare dalla Presidente Di Pillo, che invece continua tristemente a tacere”.
Danilo Bazzucchi