di GRAZIELLA DUCA ARCURI (ROMA)
Vice-Presidente nazionale Vicario della Democrazia Cristiana *
Segretario nazionale del Movimento femminile della D.C. unita.
Si sta procedendo in maniera sempre più spedita in quel processo di riunificazione della DEMOCRAZIA CRISTIANA per il quale – da tempo – numerose componenti che si richiamano alla Democrazia Cristiana storica si stanno impegnano concretamente.
Agli inizi del mese di luglio, in un importante incontro svoltosi in Via Gioberti 54, a Roma, è stata raggiunta un’intesa per dar vita ad una Federazione della Democrazia Cristiana.
E’ stato questo un primo importante passo, con l’accordo delle varie sigle democristiane, suscettibile di ulteriori allargamenti ed attraverso questo utile strumento federativo avviarci, in tempi ragionevolmente brevi, verso la celebrazione di un congresso unitario, per vivificare e ricomporre definitivamente il Partito della Democrazia Cristiana.
In questo incontro, ma anche in altri che l’hanno preceduto, si è parlato di valori, della lezione di Don Luigi Sturzo, del lavoro infaticabile di Alcide De Gasperi, della trategia di Aldo Moro (che gli è costata la vita), dell’iper attivismo di Amintore Fanfani: in sintesi dei 50 anni di storia democristiana.
Nel mio intervento, come Vice-Presidente nazionale Vicario della Democrazia Cristiana e quale Segretario nazionale del Movimento femminile della Democrazia Cristiana unita, ho cercato di illustrare la realtà politica riferita ai tentativi, che si sono susseguiti nel tempo, di ricreare un centro politico e di ridare fiato alla Democrazia Cristiana.
Ho inoltre richiamato la circostanza di aver formato – già da dieci anni a questa parte – il Movimento Femminile della Democrazia Cristiana riunita, in un periodo di forti contrasti fuori e dentro il nostro partito.
Noi donne e amiche abbiamo lavorato sodo in questi anni, realizzando interventi speciali e presentando progetti molto interessanti: la raccolta di oltre 10.000 firme per il Crocefisso nelle scuole e nei luoghi pubblici; una proposta di legge sulla tutela dei minori nelle coppie di fatto; un progetto contro la violenza sulle donne; un progetto sulla donna ed il futuro dell’economia e la finanza; un progetto per un maggiore spazio della donna nella politica.
Abbiamo creato vari incontri nelle sale convegno della Camera dei Deputati e del Senato, incontri organizzati ed avvenuti con la partecipazione di molte altre associazioni femminili.
E’ stato un lavoro costante e siamo seriamente decise a continuare .
Rimane a tutt’oggi un vuoto politico che possiamo colmare col nostro Partito finamente riunito e con la forza dei principi fondamentali da noi sempre sostenuti.
La difesa della vita, del diritto al lavoro, della salute, l’assistanza concreta ai giovani, il rispetto degli anziani, l’ ossequio alla bandiera e l’amore per la patria.
Tra le opere sociali attenzione al problema degli stranieri, da accogliere ma secondo regole giuste e pratiche.
Il nostro Paese ha bisogno di ammodernamento in tutti i settori: nelle scuole, da quelle primarie fino all’università; nella amministrazioni e negli uffici e rivedere tante leggi piuttosto squinternate.
In definitiva: noi democristiani vogliamo riflettere sulla nostra missione nell’ambito socio-poilitico. Noi democristiani che abbiamo obiettivi, ideali, valori in Italia, come in Europa, culla della Cristianità, dove il Cattolico ha un preciso compito da svolgere, un dovere da compiere, un fine da raggiungere.
Dobbiamo ascoltare le parole e le esortazioni del Santo Padre, di modo che il Cattolico ritorni a impegnarsi seriamente in politica.
Soprattutto noi Democristiani dobbiamo attivarci per aiutare la nostra Patria, nel ricordo del passato per costruire il futuro.
Graziella Duca Arcuri (ROMA) – Cell: 347-0138387 – Email: g.ducarcuri@libero.it
Sono d’accordo su tutti i principi ed i concetti fondamentali espressi, che poi sono quelli fondativi della D.C. e che poi ci rendono unici. Vorrei però che non si parlasse di noi come CATTOLICI (a me personalmente da l’idea di un’appartenenza ad un altro potere che ci sovrasta e ci condiziona), ma come CRISTIANI che deve essere la nostra essenza in tutte le cose che facciamo. Credo,molto modestamente, che se ci distingueremo in questo, saremo ineguagliabili e la gente ci apprezzerà.
Arch. Fiorenzo D’Amata commissario DC Frosinone