www.ilpopolo.news – di DORA CIRULLI
Prosegue l’iniziativa giornalistica intrapresa da “IL POPOLO” della Democrazia Cristiana. Abbiamo infatti ritenuto opportuno di informare l’opinione pubblica sul processo di riunificazione della DEMOCRAZIA CRISTIANA attualmente in atto, anche attraverso una serie di interviste che verranno pubblicate sul nostro giornale, con l’intenzione anche – a seguire – di farle circolare e diffondere anche attraverso i social del nostro partito.
Abbiamo avvicinato quest’oggi GIUSEPPE (PINO) DI LORENZO, di Avellino, il quale ha capeggiato la lista < DEMOCRAZIA CRISTIANA – UDC > che ha concorso nelle scorse ultime amministrative del giugno 2018 per il rinnovo del Consiglio Comunale di quella città, capoluogo di provincia.
1) Abbiamo molto sentito parlare di un serio tentativo di riunificazione di tutte le “anime” o se vogliamo usare il termine “componenti” della Democrazia Cristiana in un unico soggetto politico con il simbolo e nome della Democrazia Cristiana.
A suo avviso, a che punto siamo in questo processo di riunificazione?
Credo che il momento sia molto favorevole ! A mio avviso, la prima cosa da fare è federare tutti i partiti che si rifanno alla Democrazia Cristiana per poi convocare un Congresso Nazionale unitario.
In quella Sede tutti potrebbero convenire che al Paese serve un grande Partito di Centro, visto anche un certo lento declino di Forza Italia. A mio parere potremmo chiedere a Berlusconi di fare il Presidente Onorario della “nuova” Democrazia Cristiana.
2) Ritiene dunque che gli elettori e l’opinione pubblica italiana potranno avere nuovamente la possibilità di interloquire con la Democrazia Cristiana ?
Sicuramente si ! L’importante è affrontare quei temi che interessano gli Italiani.
Non si possono lasciare alla Lega e al Movimento 5 stelle l’egida di questioni come il lavoro per i giovani, la scuola, l’immigrazione, le pensioni (la legge Fornero va cambiata subito).
3) Quali potrebbero essere o saranno i connotati politici più significativi della “nuova” Democrazia Cristiana ?
La Democrazia Cristiana deve essere il partito del Popolo e deve servire il Popolo. Un grande contenitore Interclassista che rilanci l’Italia nell’Europa dell’Euro!
4) Quali sono a suo avviso le tempistiche per cui questo processo di riunificazione potrebbe trovare compimento ?
Bisogna partire subito. Le Elezioni Europee del 2019 saranno il primo vero banco di prova della “nuova” Democrazia Cristiana.
5) Quali sono le realtà territoriali in cui Lei ritiene che la nuova Democrazia Cristiana potrà essere maggiormente incisiva e significativa ?
La Democrazia Cristiana potrà ricominciare senz’altro dalle realtà storiche del partito scudocrociato: Campania, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Veneto.
Ma ritengo si debbano organizzare Comitati di coordinamento della Democrazia Cristiana in tutte le regioni italiane già dal prossimo mese di settembre.
6) Imitando Marzullo … ha la possibilità – se vuole – di farsi una domanda e darsi una risposta !
Pensiamo davvero che nel Terzo millennio ci possa essere ancora spazio per la Democrazia Cristiana?
La D.C. ha rappresentato cinquant’anni di storia e di benessere dell’Italia! Possiamo dire che la Democrazia Cristiana è stata la colonna portante dell’Italia della seconda metà del ‘900.
Al Paese oggi serve un partito che faccia gli interessi del Popolo e credo che la Democrazia Cristiana, con tutti i suoi valori, potrà assolvere positivamente a questo compito !
DORA CIRULLI – ROMA
Ottimo ci sto facciamo ruolo con Dc e persone in contatto con le istituzioni rappresentanti delle istituzioni