La proposta della Scuola di formazione socio/politica della Democrazia Cristiana: il progetto “Mondo migliore” ed il “Piano delle sei A” in collaborazione con le Banche locali

La proposta della Scuola di formazione socio/politica della Democrazia Cristiana: il progetto “Mondo migliore” ed il “Piano delle sei A” in collaborazione con le Banche locali
Dott. Fernando Ciarrocchi

A cura di Dott. Fernando Ciarrocchi

di Monteprandone / in provincia di Ascoli Piceno

fernando.ciarrocchi@dconline.info * cell. 347-2577651 *

Editorialista de < IL POPOLO > della DEMOCRAZIA CRISTIANA

 Coordinatore della Redazione giornalistica de < IL POPOLO > della DEMOCRAZIA CRISTIANA 

< La proposta della Scuola di formazione socio/politica della Democrazia Cristiana: il progetto “Mondo migliore” ed il “Piano delle sei A” in collaborazione con le Banche locali >.

Prosegue intensa l’attività della Scuola di Formazione Socio politica della Democrazia Cristiana italiana <Melior de cinere surgo > che ha la sua sede centrale in Via Grotte Bianche n.20, a Catania.

La Scuola è coordinata dal Prof. Eliseo Le Mura, di Catania, Segretario nazionale del Dipartimento Formazione della Democrazia Cristiana italiana.

Il Prof. Eliseo Le Mura ci ha fatto pervenire e ben volentieri pubblichiamo una interessante lezione in materia economica che Vi riproponiamo integralmente concernente un progetto – in materia socio/economica – intitolato <Mondo Migliore> collegato  al <Piano della 6 A>.

Il Prof. Eliseo Le Mura (Catania) Resp. della Scuola di formazione politica “Melior de cinere surgo” della Democrazia Cristiana

<< Il progetto “Mondo Migliore” prevede  la realizzazione del < Piano delle 6 A>.

Ci riferiamo all’intervento umano per avere Aria pulita; Acqua pura; Alimentazione sana; Abitazione eco-compatibile; Assistenza per anziani, bambini e diversamente abili; Abbigliamento con fibre naturali.

L’uso di fibre naturali rientra in quel circuito virtuoso di economia circolare che a sua volta genera diversi comparti utili per la salute umana.

Nel disorientamento generale, nella distrazione totale, in questa società globale così cara ai demagoghi attuali, che auspicano la” distruzione creativa” di tutte le PMI imprese, Noi proponiamo invece con maggiore forza e veemenza, il cambio dell’economia italiana a 360°, un ‘economia mista che rappresenta la terza via economica rispetto al liberismo selvaggio americano ed al collettivismo russo.

Prendiamo esempio dai “Land” tedeschi dove operano le banche locali a sostegno delle economie territoriali.

Riflettiamo sulla necessità delle Partecipazioni Regionali e sul ruolo fondamentale della Provincia come perno fondamentale dello sviluppo nazionale.

L’On.le Alberto Benenduce (Caserta)

Il ripristino della separazione tra banche d’affari e banche commerciali (per imprese e famiglie) dovrà rappresentare lo spartiacque necessario per iniziare un discorso serio sull’economia italiana del terzo millennio.

È d’obbligo ricordare la legge bancaria del 1936 che stabilì la netta separazione tra banche commerciali e banche d’affari ad opera di Alberto Beneduce, Amministratore delegato dell’INA ed uno degli artefici della costituzione dell’IRI (Istituto di Ricostruzione Industriale).

Il Prof. Eliseo Le Mura insieme al noto economista Nino Galloni, intervenuto alla inaugurazione della Scuola di formazione politica della D.C. ( 29 gennaio 2022)

Attraverso la < legge Beneduce > lo Stato italiano separò le funzioni tra credito ed investimenti obbligando le banche ad occuparsi dell’uno o dell’altro segmento (affari o commerciali).

Infatti le banche che fanno credito non potranno agire in Borsa con i risparmi dei cittadini, ma saranno obbligate ad inserire nell’economia reale i soldi attraverso i prestiti alle imprese e famiglie.

Con la < legge Beneduce >, lo Stato italiano non solo salvò le banche dal fallimento a causa della crisi del 1929, ma intervenne in maniera massiccia nel controllo delle imprese e delle società per azioni, facilitando e consentendo la partecipazione degli investitori privati.

In ultima analisi lo Stato si assumeva l’onere di promuovere lo sviluppo industriale della Nazione, sino al punto di superare la stessa Germania nel settore strategico della meccanica.

Si realizzava così la terza via italiana cioè l’ECONOMIA MISTA, il cui modello venne studiato molti anni dopo anche dalla Repubblica Popolare Cinese.

L’ex Presidente della Repubblica Italiana prof. Carlo Azeglio Ciampi.

L’economia mista italiana si resse sulla separazione bancaria fino al 1993, anno in cui il governo Ciampi decise scelleratamente di eliminarla introducendo il Testo Unico Bancario.

In base a questa riforma, le banche dal 1993 erano libere di investire in Titoli di Stato, molto più convenienti, invece che nell’economia reale (imprese e famiglie).

Da quell’anno l’Italia da quarta potenza industriale, divenne il fanalino di coda dei paesi occidentali, e verrà investita sempre più da crisi economiche fino a portarla sull’orlo del fallimento.

Quindi Noi affermiamo che se vogliamo dare benessere e prosperità alle nostre famiglie bisogna cambiare l’economia in Italia tenendo presente la centralità delle banche se vogliamo creare milioni di posti di lavoro, soprattutto nella pubblica amministrazione……perché l’Italia necessita di una burocrazia snella e efficiente, veloce tipica di una Nazione moderna. >>

Il Segretario politico nazionale D.C. Dott. Angelo Sandri (Cervignano del Friuli/UD)

Il Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana Dott. Angelo Sandri (Udine) interviene per esprimere grande apprezzamento verso questo progetto per un < Mondo Migliore > elaborato nell’ambito della Scuola di formazione socio/politica della D.C. < Melior de cinere surgo >.

<< Sarà senz’altro necessario – sottolinea Angelo Sandri – riprendere ed approfondire questi concetti anche alla luce degli accadimenti richiamati dal 1993 in poi e che indubitabilmente tanti guasti hanno creato alla Società italiana.

E non è certo un caso che tutte queste scelleratezze sono avvenute dopo che si è cercato di ostacolare in tutti i modi la presenza della Democrazia Cristiana, segno evidente che la presenza del partito che ha fatto grande l’Italia era di sicuramente di ostacolo ed intralcio verso i vari “Lanzichenecchi” di turno che nei decenni della Seconda Repubblica pensavano più a distruggere – per biechi interessi personali (o di lobbies) – piuttosto che preservare il Bene Comune del popolo italiano ! >>.   

 

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