Ci riferiamo all’ultimo caso di cronaca eclatante: una signora romana che ha visto la sua spesa saccheggiata da una famiglia di cinghiali.

All’uscita del supermercato, nel parcheggio, gli animali l’hanno accerchiata e l’hanno depredata.

Il video ha fatto il giro dei Social.

Una Capitale che è stata ridotta a uno “zoo a cielo aperto”, anche a causa del “lockdown”. Ma soprattutto a causa delle tonnellate di spazzatura abbandonata. اون لاين العاب E dall’ignavia dei nostri amministratori.

Il guaio è che il “bioparco comunale” si arricchisce di giorno in giorno.

A Casalotti, l’estate scorsa, si erano affacciati perfino i lupi, accorsi dalla riserva di Castel di Guido. عمر اقويرو

Dei gabbiani sempre più numerosi, aggressivi e impuniti è ormai storia risaputa.

Per non farci mancare niente, sono arrivati anche i parrocchetti. Questa specie di pappagalli esotici, che hanno invaso intere zone cittadine.

Un’amministrazione che amministra almeno l’ordinario avrebbe già preso provvedimenti. استثمار مبلغ 5000

La sindaca Raggi ha invece saputo rispondere nel solo modo che conosce. Su Facebook. Un lungo post per sostenere che la colpa dell’invasione dei cinghiali, nell’ultimo caso, ha riguardato tecnicamente la provincia di Roma. Se n’è lavata le mani nella più pilatesca delle maniere.

Via Baldo degli Ubaldi, Monte Mario, Balduina, Trionfale, Cassia. Zone urbane che dal punto di vista amministrativo dipendono dalla giunta capitolina. Insomma, non ci sono alibi di sorta che tengano.

Tuttavia, un dato è certo. Se gli elettori romani vogliono davvero mandare via i cinghiali, dovranno mandare a casala Sindaca !!

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