A cura di Dott. Ing. NICOLA ZUIN (Venezia)
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Vice-Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana italiana
Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana
Direttore Editoriale de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< ANCHE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA E’ DELL’OPINIONE CHE SIA OLTREMODO NECESSARIA UNA “SPINTA GENTILE” ! >
Ho il piacere – quest’oggi – di poter presentare al popolo democristiano, sul giornale del nostro partito, l’amico Giacinto Cimolai.
Friulano. risiede a Fontanafredda, in provincia di Pordenone.
Fondatore del progetto sociale che fa riferimento all’Associazione < Comunità Etica >.
Dal 2017 si dedica alla promozione e allo sviluppo di questo progetto, promuovendolo in Italia e all’estero.
Fondatore e responsabile del progetto di < Tutela Legale Etica > che si propone di difendere tutti coloro che sono afflitti dal Debito.
Presidente di Confimpresa Italia-Friuli; Presidente della Cooperativa OPES.
Presidente Regionale per il Friuli Venezia Giulia dell’associazione di promozione sociale A.N.A.S.
Nel 2022 fonda la testata giornalistica CambiaMenti, di cui è direttore editoriale. Ha pubblicato quattro libri.
Ospitiamo volentieri sulla testata giornalistica de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana un suo interessante contributo giornalistico.
E’ uno spunto di riflessione assai valido anche per le riflessioni che stiamo sviluppando nelle varie Assemblee congressuali regionali della Democrazia Cristiana in vista dell’ormai prossimo XXIV Congresso nazionale della Democrazia Cristiana e che come noto avrà luogo a Roma Capitale nei giorni 15 e 16 dicembre 2023, al Centrio Congressi < Casa Tra Noi > (nelle vicinanze di Città del Vaticano).
<< Il professor David Halpern, a capo della < Nudge Unit Uk >, intervistato dal < Telegraph > qualche mese fa, ha affermato che il Covid è un “esperimento riuscito”.
«Ora – ha affermato -la popolazione sa cosa deve fare in caso di nuova crisi».
Il professor David Halpern è a capo della task force governativa della Gran Bretagna < Nudge Unit >, che studia i fenomeni sociali di massa.
Esso individua i comportamenti più efficaci per influenzare le opinioni e le decisioni individuali della popolazione.
Questa strategia comportamentale, detta “nudging”, secondo l’esperto ha avuto un grande successo soprattutto durante la pandemia da Covid, quando le persone hanno accettato tutte le nuove regole imposte dai Governi in vista del pericolo del contagio.
Un “esperimento perfettamente riuscito” secondo Halpern, che poi, nell’ intervista rilasciata al quotidiano Telegraph affermava che la popolazione, in caso di nuove emergenze, sarà già pronta ad obbedire ai consigli dei Governi, anche se si dovesse trattare di un nuovo “lockdown” prolungato.
Il Nudge, che possiamo tradurre con il termine “la spinta Gentile” è un metodo ben descritto da Richard Thaler e Cass R. Sunstein, autori di un libro sull’argomento.
Ogni giorno prendiamo decisioni sui temi più disparati: come investire i nostri soldi, cosa mangiare per cena, con quale mezzo di trasporto raggiungere il centro città.
Spesso facciamo scelte sbagliate.
Mangiamo troppo, usiamo la macchina quando potremmo andare a piedi o scegliamo il mutuo meno conveniente.
Siamo esseri umani, non calcolatori perfettamente razionali ! E siamo condizionati da troppe informazioni contrastanti, dall’inerzia e dalla limitata forza di volontà.
È per questo che abbiamo bisogno di un “pungolo”, di una “spinta gentile” che ci indirizzi verso la scelta giusta: di un nudge, insomma come lo hanno battezzato l’economista Richard Thaler e il giurista Cass Sunstein.
L’idea di Thaler e Sunstein è semplice e geniale: per introdurre pratiche di “buona cittadinanza”, occorre imparare a usare a fin di bene l’irrazionalità umana. E i campi di applicazione sono potenzialmente illimitati.
Quello cui stiamo assistendo in questi ultimi anni sembra proprio la conferma di questo sistema di gestione sociale.
Uno dopo l’altro abbiamo assistito dapprima alla pandemia del Covid, poi alla guerra Ucraina-Russia, all’invasione migratoria, al conflitto di oggi in Medio Oriente, con una costante: la crisi economica e l’aumento della povertà.
E dobbiamo prendere atto che le reazioni sono state assolutamente in linea con questa teoria: oramai tutto è diventato normalità.
Normale è stato subire i lock-down, normale l’aumento delle bollette e della benzina, normale un’invasione migratoria senza precedenti.
Normale che oggi in piazza non si vada per difendere il potere d’acquisto dei salari, ma addirittura per sostenere Hamas …
Il 7 ottobre 2023 si è verificato un altro giro di giostra che andrebbe letto con una visione più approfondita che vada al di là dell’attacco terroristico di Hamas.
Accantonati i problemi legati ai flussi migratori incontrollati, accantonato il conflitto russo-ucraino, oggi il tema è come impedire che gli attacchi terroristici di Hamas incendino il Medio Oriente e non solo.
La pandemia ha scoperchiato il pentolone di una sanità che ha ridotto ai minimi termini l’assistenza sul territorio, creando carenza di personale nel pubblico, che ha portato ai medici gettonisti, alle liste d’attesa chilometriche per qualsiasi servizio.
Il conflitto Ucraina-Russia ha evidenziato l’assenza di un programma energetico, la mancanza di una politica estera, l’inesistenza dell’Europa che ora fa fatica anche a trovare una posizione unitaria sulla guerra scoppiata in Israele.
L’invasione migratoria ha reso ancora più evidente quanto non esista un’Europa unita e quando deboli siano le nostre politiche di accoglienza indiscriminata.
L’ampliamento dei paesi aderenti ai < BRICS > mette in luce come stiano cambiando gli equilibri mondiali: l’energia e le materie prime non sono più patrimonio dei paesi occidentali le cui riserve sono destinate all’esaurimento, ma di quei Paesi che si stanno riunendo in contrapposizione a quelli cosiddetti occidentali.
Il 7 ottobre 2023 abbiamo assistito ad un altro giro di giostra: gli attacchi terroristici di Hamas hanno spostato immediatamente l’ interesse dall’ Ucraina a Israele.
Un nuovo conflitto che probabilmente ci troverà spettatori a lungo che sottende a un grande tema: il fondamentalismo islamico e le regole dell’accoglienza.
Un giro di giostra che sta dando un nuovo ruolo a Putin: colui che doveva essere bandito da ogni Paese ora sta dimostrando che, anziché essere in fin di vita, forse diventerà un elemento fondamentale per impedire che il conflitto in Israele esploda in qualcosa di molto più grave.
Le piazze che si riempiono al grido di “free Palestine” ci dicono che in questi anni si è creata una rete in tutto l’occidente che vuole distruggere l’occidente, che vuole trasformare la nostra cultura, le nostre tradizioni con strumenti difficili da combattere.
Primo fra tutti la bomba dell’invasione migratoria che produce un effetto collaterale devastante: la crescita demografica di una popolazione che ha radici che non ci appartengono e che poco hanno a che fare con la libertà e la democrazia, con il rischio di una inesorabile sostituzione etnica.
Nel frattempo, sta avvenendo il più pericoloso dei cambiamenti sociali: la distruzione di un intero sistema economico.
Quel sistema che è stato l’artefice della ricostruzione dell’Italia nel dopo guerra sta per essere smantellato.
Giorno dopo giorno assistiamo alla morte di migliaia di aziende, alla riduzione in povertà di milioni di persone.
Ma l’esperimento è perfettamente riuscito e la popolazione è stata ben addestrata a obbedire in silenzio ai consigli dei Governi !
Le piazze che un tempo si riempivano per far valere il diritto dei più deboli ora sono diventate il teatro di un Islam che avanza.
Quando ci risveglieremo dal torpore in cui siamo caduti? >>