LA VECCHIAIA NON TUTTI L’ ACCETTANO

 

 

L’invecchiamento è una malattia? I diversi punti di vista

 

03.11.2022  |  Cultura

L’invecchiamento è una malattia? I diversi punti di vista

Sintomi riconoscibili, un progressivo peggioramento e nessun rimedio. Di cosa stiamo parlando? Dell’invecchiamento! Anche se sembrerebbero proprio le caratteristiche di una malattia inguaribile. La domanda dunque è la seguente: l’invecchiamento è una malattia? Ad oggi la risposta è no, ma non per questo è necessariamente la risposta corretta! L’invito a cambiare prospettiva sulla terza età è già stato mosso da diversi scienziati, ma qual è la cosa giusta? Scopriamone di più!

Il tempo non perdona

 

La fuga dalla morte e il mito di Eos e Titone

C’è una semplice verità che, probabilmente, nel corso del tempo tendiamo a dimenticare: siamo esseri viventi. In quanto tali, abbiamo un ciclo di vita: nasciamo, ci nutriamo, cresciamo, ci riproduciamo e moriamo. Chiaramente l’ultima parte non ci piace, ma la corsa a non invecchiare mai altro non è che una fuga dalla morte. E non è una scoperta dei giorni nostri!

Il mito di Eos e Titone, ad esempio, ci insegna cheimmortalità ed eterna giovinezza non sono la stessa cosa. La dea Eos, perdutamente innamorata di Titone, chiese a Zeus il dono dell’immortalità per l’amante, dimenticandosi però di chiedere che restasse eternamente giovane. Titone, dunque, ricevette il “dono” di un’eterna vecchiaia, da cui lo salvò la pietosa amante trasformandolo in cicala.

Prolungare la vita significa prolungare le sofferenze?

Alla medicina si chiede dunque ciò che Eos ha chiesto a Zeus. È vero, gli innumerevoli progressi della scienza e della medicina hanno allungato in modo impressionante la durata della vita media, che nell’ultimo secolo è pressoché raddoppiata, almeno nei paesi occidentali. Ma il prolungamento della vita, che la cronicizzazione di molte malattie ha reso possibile, non è sempre sinonimo di migliore qualità della vita. Siamo dunque sicuri che sia la scelta giusta?

Si dovrebbe riconoscere l’invecchiamento come malattia?

Secondo gli scienziati sì.

Ad oggi l’invecchiamento non è considerato dai governi e dalle autorità sanitarie di controllo come una malattia, ma semplicemente come una normale e naturale condizione della nostra esistenza. Tuttavia, secondo alcuni scienziati, è sbagliato non considerarlo come tale: cerchiamo di capire il perché.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiorna periodicamente un documento chiamato International Classification of Disease (ICD), utilizzato dalla comunità scientifica internazionale per diagnosticare e trattare le patologie, ma anche per comprendere le cause di morte nel mondo e per pianificare interventi di prevenzione. Alcune delle patologie associate all’invecchiamento sono inserite in questa classifica e, dunque, vengono studiate, ma tutte le altre no.

progressivo peggioramento e nessun rimedio. Di cosa stiamo parlando? Dell’invecchiamento! Anche se sembrerebbero proprio le

 

caratteristiche di una malattia inguaribile. La domanda dunque è la

seguente: l’invecchiamento è una malattia? Ad oggi la risposta è no, ma non per questo è necessariamente la risposta corretta! L’invito a cambiare prospettiva sulla terza età è già stato mosso da diversi scienziati, ma qual è la cosa giusta? Scopriamone di più!

La fuga dalla morte e il mito di Eos e Titone

C’è una semplice verità che, probabilmente, nel corso del tempo tendiamo a dimenticare: siamo esseri viventi. In

(In foto più  o meno sono così oggi : non mi.lamento)

quanto tali, abbiamo un ciclo di vita: nasciamo, ci nutriamo, cresciamo, ci riproduciamo e moriamo. Chiaramente l’ultima parte non ci piace, ma la corsa a non invecchiare mai altro non è che una fuga dalla morte. E non è una scoperta dei giorni nostri!

Il mito di Eos e Titone, ad esempio, ci insegna cheimmortalità ed eterna giovinezza non sono la stessa cosa. La dea Eos, perdutamente innamorata di Titone, chiese a Zeus il dono dell’immortalità per l’amante, dimenticandosi però di chiedere che restasse eternamente giovane. Titone, dunque, ricevette il “dono” di un’eterna vecchiaia, da cui lo salvò la pietosa amante trasformandolo in cicala.

Prolungare la vita significa prolungare le sofferenze?

Alla medicina si chiede dunque ciò che Eos ha chiesto a Zeus. È vero, gli innumerevoli progressi della scienza e della medicina hanno allungato in modo impressionante la durata della vita media, che nell’ultimo secolo è pressoché raddoppiata, almeno nei paesi occidentali. Ma il prolungamento della vita, che la cronicizzazione di molte malattie ha reso possibile, non è sempre sinonimo di migliore qualità della vita. Siamo dunque sicuri che sia la scelta giusta?

Si dovrebbe riconoscere l’invecchiamento come malattia?

Secondo gli scienziati sì.

Ad oggi l’invecchiamento non è considerato dai governi e dalle autorità sanitarie di controllo come una malattia, ma semplicemente come una normale e naturale condizione della nostra esistenza. Tuttavia, secondo alcuni scienziati, è sbagliato non considerarlo come tale: cerchiamo di capire il perché.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiorna periodicamente un documento chiamato International Classification of Disease (ICD), utilizzato dalla comunità scientifica internazionale per diagnosticare e trattare le patologie, ma anche per comprendere le cause di morte nel mondo e per pianificare interventi di prevenzione. Alcune delle patologie associate all’invecchiamento sono inserite in questa classifica e, dunque, vengono studiate, ma tutte le altre no.

Autore Franco Capanna editorialista