L’Agenzia di rating “Ficth” ha promosso l’Italia nella categoria “BBB” !

L’Agenzia di rating “Ficth” ha promosso l’Italia nella categoria “BBB” !
Prof. Eliseo Le Mura (Catania)

A cura di prof. Eliseo Le Mura (Catania)

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Segretario nazionale Vicario Dip. Formazione della Democrazia Cristiana italiana

< L’Agenzia di rating “Ficth” ha promosso l’Italia nella categoria “BBB” ! >

La notizia che l’Agenzia di rating “Ficth” ha migliorato il proprio giudizio sull’affidabilità dell’Italia non è certo passata inosservata.

È ormai risaputo che le pagelle delle agenzie di rating influenzano le decisioni degli investitori. Ed infatti chi acquista un “bond”, una obbligazione, ha bisogno di sapere, attraverso una generale ricognizione, quali sono le condizioni di affidabilità e di stabilità economica, finanziaria e patrimoniale del debito pubblico del Paese in questione in cui si vuole investire.

È chiaro che con la nostra posizione economica e con le nostre esportazioni siamo – dopo la Germania – la seconda potenza manifatturiera europea.

Il Prof. Antonino Galloni

Quindi abbiamo tutte le carte in regola, al pari di Germania, Regno Unito, Francia, nel richiedere la tripla AAA, avendo i Fondamentali positivi.

In caso contrario non vedo perché non possiamo attrezzarci in tal senso – così come suggerisce il nostro grande economista Antonino Galloni – con una agenzia di rating tutta italiana, composta da seri e bravi professionisti e tramite i quali fare un grande accordo con le grandi banche nazionali e con quelle degli altri paesi europei.

È altresì chiaro che una Agenzia di rating italiana dovrà operare in uno scenario politico diverso da quello attuale: occorrono personaggi politici di alto prestigio e caratura che abbiano il coraggio di spazzare via tutti quei leaders effimeri, quella miriade di nani politici e tutti quei Movimenti privi di spessore politico e culturale.

Infatti il momento storico che viviamo è di inaudita drammaticità, con una frattura sociale sempre più evidente, con un Paese sempre più diviso che mai, il cui destino dipende da una diarchia, ovvero il potere esercitato non più dal Parlamento ma da due Persone: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi.

 

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