LE CONSEGUENZE DELLA CRISI COLPISCONO SEMPRE LE CATEGORIE PIU’ DEBOLI !

LE CONSEGUENZE DELLA CRISI COLPISCONO SEMPRE LE CATEGORIE PIU’ DEBOLI !
Sergio Martuscelli (Roma)

A cura di Sergio Martuscelli (Roma)

sergio.martuscelli@dconline.info

< LE CONSEGUENZE DELLA CRISI COLPISCONO SEMPRE LE CATEGORIE PIU’ DEBOLI ! >

I recenti indiscriminati aumenti dei prezzi ci portano ad una doppia riflessione: la prima sull’esagerata impennata dei prezzi di beni necessari; la seconda riguarda la mancanza di un Governo autodefinitosi a tutela dei più deboli ma che non è stato in grado di attivare gli ammortizzatori sociali generalmente che sarebbero stati necessari porre in essere in questo caso.

La seconda riflessione forse è più triste perché analizza la ricaduta di tali aumenti sulle categorie e stranamente vengono colpite le categorie più deboli.

Anziani, disabili sono coloro che accusano il colpo in maniera principale e non solo si sentono derisi in quanto a fronte della aumento del più del 100,% si sono visti aumentare lo stipendio di un euro.

Briciole millisemali a fronte del bisogno sopratutto di riscaldamento.

Questi momenti ci fanno volare a ritroso e pensare con amore a “mamma DC” quando la classe politica non aveva paura ad interloquire con un Presidente straniero facendo gli interessi del Paese.

Interessi che sono diventati piano piano personali e questo rende la richiesta di sacrifici sempre più dolorosa anche perché i loro stipendi vengono adeguati regolarmente.

Perdiamo potere di acquisto e dietro la dignità di non dover chiedere sussidi allo Stato lasciando fondi per problematiche più gravi.

Andreotti sicuramente avrebbe preso il telefono e sollecitato una chiusura diplomatica del conflitto ucraina Russia responsabile degli aumenti e soprattutto delle materie petroliere.

I disabili rimangono a guardare seduti sulle loro sedie facendosi scorrere addosso i problema e sperando che arrivi presto la loro fine perché stanchi di vivere una vita così ingiusta

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