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Don Luigi Sturzo venne ordinato sacerdote nel 1894 e fu anche un valente politico. Fu infatti Sindaco di Caltagirone (in provincia di Catania – Sicilia) dal 1905 al 1920.
Fu anche Segretario Generale dell’Azione Cattolica.
Ma soprattutto don Luigi Sturzo è noto per essere stato uno dei fondatori della Democrazia Cristiana. Nel 1919 fu cofondatore del Partito popolare italiano. E’ del 18 gennaio 1919 il suo famoso “appello ai liberi e forti”.
Il Partito Popolare ebbe immediatamente successo alle elezioni parlamentari ottenendo 101 seggi in Parlamento.
Nel 1919, Sturzo portò nel programma elettorale del suo partito l’approvazione del voto femminile, segno della lungimiranza di questo eccezionale sacerdote e politico.
Il processo di grande rinnovamento proposto dal Partito popolare è stato però troncato con l’arrivo del fascismo, che ha costretto all’esilio lo stesso don Luigi Sturzo nel 1924.
Attraverso suoi scritti pubblicati sull’Osservatore Romano, don Luigi Sturzo proseguì in questa sua battaglia, convinto che l’espansione della partecipazione delle donne nella sfera pubblica e politica non avrebbe danneggiato la famiglia.
Sturzo non solo considerò il voto femminile per le elezioni amministrative e politiche come “una conseguenza logica della partecipazione extrafamiliare alla vita sociale e negli interessi collettivi “, ma soprattutto ha posto l’estensione del suffragio in una «concezione dinamica» della democrazia, come «fattore globale dell’educazione civile».
I principi di don Sturzo su questo tema trovarono applicazione per la prima volta in Italia con le elezioni a suffragio universale del 1948.
Carlos de San Lazaro Campos – Ferrol (Spagna)
Segretario organizzativo della D.C. Spagna settentrionale