LE ORIGINI DELLA SCRITTURA: DAI SUMERI ALLO SMARTPHONE ! * PRIMA PARTE *

LE ORIGINI DELLA SCRITTURA: DAI SUMERI ALLO SMARTPHONE ! * PRIMA PARTE *
Natascia Pizzutti (Manzano/Udine)

A cura di Ins. Natascia Pizzuti (Manzano/in provincia di Udine)

natascia.pizzuti@dconline.info * cell. 349-3502954 *

Segretario regionale Dip. < Cultura – Scuola – Pubblica Istruzione>  della Democrazia Cristiana della regione Friuli Venezia Giulia

Segretario provinciale Dip. < Cultura – Scuola – Pubblica Istruzione>  della Democrazia Cristiana della provincia di Udine

Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

< LE ORIGINI DELLA SCRITTURA: DAI SUMERI ALLO SMARTPHONE ! > * PRIMA PARTE *

Sempre più spesso, sia in ambito familiare, sia e soprattutto in quello scolastico, si sentono ripetere frasi quali: ”non riesce a tenere correttamente la penna in mano, non sa scrivere!”

La grafia dello stampatello prende il sopravvento sul corsivo: la difficoltà riscontrata consiste nella non torsione del polso, giuntura tra la mano ed il braccio non più snodabile, roteante come dovrebbe essere.

Questo fenomeno, sempre più in espansione, sta prendendo sempre più il sopravvento a causa dell’evoluzione della tecnologia che, se da un lato ormai è diventata insostituibile, dall’altro “atrofizza” il cervello dei bambini, denominati “nati digitali”.

Questo fenomeno impedisce loro di applicarsi, di imparare a scrivere correttamente con la giusta prensione della penna e con il movimento dell’articolazione della mano in toto.

Il continuo “far scorrere” , anche in tenerissima età, il dito del bambino su un apparecchio elettronico, lo vincola a fare un  movimento stereotipato, ripetitivo, asettico e non creativo.

Se risaliamo alle origini della scrittura (parliamo del 3000 a. C. in Mesopotamia ed in Mesoamerica intorno al 6000 a. C. scopriamo che gli artefici di tale scoperta furono i Sumeri.

I sistemi di scrittura si distinguono da altri possibili segni di comunicazione simbolica che prevedono di solito la comprensione della lingua parlata per comprendere il testo. Ogni comunità umana possiede una lingua parlata per comprendere il contenuto.

Tuttavia lo sviluppo di sistemi di scrittura ed il processo attraverso il quale questi hanno soppiantato la tradizione orale di comunicazione è stato sporadico e lento nel tempo.

I  sistemi per scrivere si distinguono dagli altri possibili segni di comunicazione simbolica che prevedono di solito la comprensione di qualcosa della lingua parlata per comprendere il testo.

Al contrario, altri sistemi simbolici possibili come ad esempio pittura, matematica e mappe spesso non richiedono una preventiva conoscenza di una lingua parlata.

La scrittura come tale è stata preceduta dalla comparsa di simboli, possibilmente  prima per scopi culturali. Ricercatori canadesi dell’università di Victoria suggeriscono che il simbolismo è stato utilizzato da pittori rupestri del Neolitico.

I primi segni scritti furono dei semplici pittogrammi, cioè disegni schematici tracciati su tavolette d’argilla fresca che rappresentavano i prodotti che affluivano dal tempio-magazzino.

Dalla scrittura sillabica denominata anche cuneiforme, si formò la potentissima categoria degli scribi che amministravano le ricchezze dello stato.

Da qui l’evoluzione della scrittura approdò in Egitto con gli Egiziani e quindi con i geroglifici.

Per questo popolo lo scrivere era considerato magia;ogni “segno sacro”veniva tracciato con grande cura fino a creare un’opera d’arte.

Essendo sacro e magico, ogni segno era considerato “vivente”e chi scriveva doveva badare anche a questi non minimi dettagli.

FINE DELLA PRIMA PARTE

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Fernando
2 anni fa

Ottimo. Grazie