Continua l’impegno della redazione de il Popolo a segnalare i casi di persone e bambini scomparsi in italia e nel mondo, con la rinomata Rubrica “Scomparsi”.
In Italia le persone scomparse ancora da rintracciare sono 52.990 dal 1974 al 31 dicembre 2017, delle quali 9.380 italiani e 43.610 stranieri. Un dato, questo, in ascesa se si pensa che solo nel corso dell’ultimo anno si è registrato un aumento del 21%, soprattutto legato al fenomeno dell’arrivo dei migranti. Il dato è contenuto nella 18esima relazione del commissario straordinario del governo per le persone scomparse presentato stamane al Viminale dal prefetto Vittorio Piscitelli e dal sottosegretario all’Interno, Domenico Manzione. Il dossier si basa sulle informazioni fornite dalla Direzione centrale della Polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza.
Particolare emergenza resta quella, evidenzia il Viminale, legata ai minori stranieri scomparsi che sono un totale di 38.049, ben 4.247 in più rispetto al 30 giugno 2017. Un aumento, questo, del 12,56%. “Si tratta – ha spiegato Manzione – di un dato strutturale ed in continua crescita, in parte legato ai significativi aumenti dei flussi migratori, con persone per le quali l’Italia non è la destinazione finale e quindi si perdono per strada”. Per quanto riguarda il numero dei minori scomparsi, quelli italiani passano complessivamente da 2.167 a 2.306, con un aumento del 6,41%.
Nel 2018 sono scomparse 4.723 persone in più rispetto al 2017. Sul sito del ministero dell’Interno è stata pubblicata la relazione semestrale dell’ufficio del commissario straordinario del governo per le persone scomparse, che definisce il fenomeno “devastante e sconvolgente nonostante aumentino i ritrovamenti e la prevenzione”. Dal 1974 (anno di avvio delle statistiche in materia) al 31 dicembre 2018 i dati forniti dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, le persone scomparse in Italia sono 229.687 di cui ne sono state rintracciate 171.974.
Nel computo della relazione sono inseriti sia i cittadini italiani, sia quelli stranieri. Le statistiche perciò danno conto anche del fenomeno migratorio degli ultimi anni e salta agli occhi il dato dei minori stranieri dei quali si perdono le tracce una volta arrivati nel nostro Paese. Sul destino di questi bambini e ragazzi spesso hanno acceso i riflettori le maggiori organizzazioni umanitarie, su tutte l’Unicef, denunciando il rischio che vengano ridotti in semischiavitù da organizzazioni criminali.
Sempre riguardo il fenomeno migratorio, il commissario Mario Papa sottolinea che “Le fughe dai centri di accoglienza, con particolare riguardo ai minori stranieri non accompagnati, continuano a rappresentare il maggior numero dei casi riscontrati dalle Forze dell’Ordine. E proprio per questo, sarebbe auspicabile, come più volte rappresentato dall’Ufficio, che siano scorporati e considerati a parte per contribuire a dare alla opinione pubblica un quadro esatto del fenomeno”.
C’è un dato positivo e cioè che si conferma la tendenza all’aumento dei ritrovamenti che sono, al 31 dicembre 2018, il 74,4 per cento, contro il 57,8 per cento del 2017. Nel dettaglio, nel 2018 le denunce di persone scomparse sono state 18.468 persone e di queste sono 13.745 quelle non ancora ritrovate. Gli italiani scomparsi all’estero sono 235, 38 minorenni, 168 maggiorenni e 29 over 65. Le regioni con il più alto numero di ricercati sono la Sicilia (16.635), il Lazio (8.023), la Lombardia (6.103), la Campania (4.699), la Calabria (4.659) e la Puglia (4.080).
Per quanto riguarda e motivazioni della scomparsa, la relazione sottolinea che “la motivazione dell’allontanamento volontario in caso di scomparsa di una donna, anche minorenne, sia in realtà da rubricare come “possibile vittima di reato”, ponendo l’attenzione, una volta di più sulla tragedia dei femminicidi. “Secondo i dati del Ministero dell’Interno – si legge – nei primi 9 mesi del 2018 sono stati 81 i casi di allontanamento dalla casa familiare di una donna spesso a causa di “reati spia” ovvero atti persecutori, maltrattamenti, violenze e percorse. Ma ancora più spesso è accaduto che una donna sia stata denunciata dal marito o compagno per essersi allontanata dalla propria casa, dalla propria prole per altri interessi. La realtà, secondo l’esperienza maturata in questi anni, celava un’altra verità, la donna scomparsa era stata uccisa e occultata dall’autore della denuncia”.
Riguardo le motivazioni di scomparse il commissario osserva: “la casistica dei ‘possibili disturbi psicologici’ comprende 581 casi, 473 italiani e 108 stranieri (12 minorenni, 416 maggiorenni e 153 over 65). Molto spesso- continua – si tratta di malati di Alzheimer o di adulti affetti da malattie neurologiche. Le “sottrazioni dei minori da parte di un coniuge o di un familiare” sono 454, 264 sono stranieri e 190 sono italiani”.
In conclusione, la relazione sottolinea che “Dietro ogni scomparsa si possono celare numerosi rischi e pericoli e che soprattutto per i ragazzi l’impatto che la scomparsa di uno di loro ha sulla famiglia e la comunità rappresenta un evento profondamente traumatico”. Per questo, si osserva, “La scomparsa di una persona è anche un fenomeno sociale. Le conseguenze e le responsabilità vanno, pertanto, ricondotte a vari livelli. Per questo motivo, nella riduzione del fenomeno assume grande importanza la prevenzione, così come la sensibilizzazione, l’attenzione della comunità e il sostegno alle famiglie e ai ragazzi. In particolare, la scuola diventa settore privilegiato per la prevenzione”.
Per questo motivo l’Ufficio del commissario straordinario del governo per le persone scomparse ha avviato un progetto con l’Associazione Psicologi per i popoli per informare e sensibilizzare gli studenti, le famiglie e la scuola rispetto al fenomeno delle persone scomparse”.
Info e foto dal web , articolo curato e redatto dal Vice Direttore Antonio Gentile.
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