A cura di Giovanni Paolo Deidda (Roma)
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Dirigente della Democrazia Cristiana Internazionale
Attività Economico-produttive e problematiche del lavoro
Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana
< LETTERA APERTA DI SETTIMIO DEIDDA ALLA DEMOCRAZIA CRISTIANA ! >
Cari amici democristiani, ho il piacere di riproporVi i pensieri che mi ha scritto un parente (ottantenne) in una lettera scritta a mano che mi è stata recentemente recapitata.
Sono pensieri su cui riflettere e lo potremo senz’altro fare anche nel corso del nostro prossimo Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana che è stato convocato a Roma (Centro Congressi < Casa Tra Noi > di via Monte del Gallo n. 113) per le giornate di venerdì 5 e sabato 6 agosto 2022.
Abbiamo temi molto importanti da trattare, ma questi pensieri semplici ma provocanti, ci potranno senz’altro aiutare nelle decisioni che dovremo andare a prendere.
Lascio ora la parola a Settimio.
<< Cara Democrazia Cristiana, voglio dedicarti questa mia lettera, poche parole scritte su un foglio di carta, a penna e senza computer.
Sono un semplice cittadino e sono stato sempre fedele ai valori sacrosanti della famiglia, sempre ben rappresentati dallo Scudo Crociato della Democrazia Cristiana.
Vedi cara Democrazia Cristiana, oggi ho 80 anni, sono un uomo anziano e voglio ringraziarti per quello che, in tempi migliori, mi hai concesso di realizzare nella mia vita: una splendida famiglia ed una vita tranquilla.
Non ci è mai mancato nulla, comprese le mie vacanze nel paese natio – la Sardegna – con tutta la famiglia, ma intendo proprio tutta, fratelli sorelle, moglie e figli.
Grazie anche alla mia qualifica di capo officina sono riuscito a far creare da zero delle micro imprese a colleghi del settore automobilistico, carrozzieri, elettrauto ecc.
Oggi purtroppo vedo, negli occhi delle imprese, che un giorno erano gioiose, solo la tristezza.
Non ne possono più e Tu – D.C. – ne sai il motivo.
Ormai sono anziano e le mie forze per la lotta sono al termine. Ma confido in Te, cara amica fedele D.C., di riportare speranza e fiducia a quei giovani di oggi, privi di obbiettivi e senza fiducia nella politica sbandata, corrotta, senza più ideali, senza alcuna emozione, se non quella di portarsi a casa un mare di denaro, senza lealtà, onestà.
Sono certo che Tu sai cosa fare.
Ed allora intervieni in programmi televisivi, giornalistici, riprenditi i tuoi spazi.
Sono certo che non è facile, ma almeno prova a tirar fuori i tuoi cavalli migliori, i tuoi fantini migliori e mettili a correre per una vita migliore, per il Bene Comune.
Diventa la tigre che difende i propri cuccioli, cara D.C.
E’ ora che torni in campo con tutti gli onori dovuti, non aver paura il popolo sarà con Te, basta saper usare le parole giuste ed i tanti giovani ti seguiranno come un buon padre di famiglia.
Quando ero giovane e si prendeva un caffè al bar con gli amici, il primo argomento era la Democrazia Cristiana,.
Poi si parlava di ragazze, perché il pensiero era: devo garantire un futuro alla mia fidanzata o moglie, madre dei miei figli. Era cosi che si ragionava, “ai nostri tempi”.
Cara D.C. è un ottantenne democristiano che te lo chiede e con me ti assicuro tantissimi altri.
Forza, è ora di riprendere il proprio posto, quello che ci spetta di diritto, per cancellare dai nostri occhi l’immagine di una < Patria in vendita > a chissà quale Paese straniero e poter ricominciare a guardare al futuro con la serenità dei vecchi tempi ! * Settimio >>
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Grazie. Grazie davvero