di CHIARA SALBEGO (Verona) * chiara.salbego@dconline.info * Segretario regionale del Movimento femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana del Veneto.
< “LIBERTAS” VA CERCANDO CHE E’ SI CARA COME SA CHI PER LEI VITA RIFIUTA ! > (da un verso di Dante Alighieri …)
Nella giornata di sabato 22 giugno 2019, a Roma, si è svolta la riunione della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana, con la presenza di numerosi rappresentanti nazionali e regionali della D.C. L’incontro era presieduto da Angelo Sandri, Segretario politico nazionale del partito dello scudocrociato.
Il Segretario nazionale della D.C. Angelo Sandri, nel suo discorso introduttivo, ha voluto fortemente sottolineare come si debba rispettare ed attualizzare il pensiero delle grandi personalità della D.C. che avevano reso grande questo partito e con esso l’Italia nel mondo.
Il pensiero dei grandi Padri fondatori della D.C., da don Luigi Sturzo ad Alcide De Gasperi e ad Aldo Moro, deve ancora essere il nostro punto di riferimento ideale: citando una frase di Ciriaco De Mita < In politica il pensiero è importante, ma per realizzare il pensiero bisogna convincere gli altri a comportarsi in modo tale da realizzare il pensiero >!
Per ricordare e sottolineare come questo pensiero si basi sui principi di Democrazia e di Sovranità popolare, che purtroppo – andando avanti nel tempo – sono stati sempre calpestati ed offesi da una classe politico parlamentare che ha portato l’Italia allo sbando.
Le norme che disciplinano la partecipazione dei cittadini al voto sono il classico esempio di come si voglia impedire in Italia una partecipazione libera e democratica.
Basti pensare all’esempio delle elezioni europee, per cui un “nuovo” partito per presentarsi alle elezioni dovrebbe raccogliere qualcosa come 150.000 firme autenticate. Come dire “lasciate stare la politica” che è meglio che la gestiamo noi, partiti già in Parlamento, evitando qualsiasi forma di confronto democratico e soprattutto esautorando il cittadino dal suo diritto più importante che è il diritto di voto.
Non meno importante la questione del simbolo scudocrociato che rappresenta la nostra civiltà, fede ed appartenenza ad un popolo.
Lo scudocrociato che nessuno può permettersi né di mettere in dubbio, né tantomeno di oscurare, perché rappresenta le nostre radici.
Sandri ha poi ricordato la concretezza e l’operatività capillare che i vari rappresentanti della Democrazia Cristiana devono continuare a praticare sul territorio, ribadendo l’importanza di far capire agli elettori : “Chi siamo e cosa intendiamo fare”, e di come mettendo il cuore in queste importantissime attività di crescita e progresso si arrivi a raggiungere risultati insperati.
Non poteva mancare la polemica con Gianfranco Rotondi, ridefinito il “becchino” della D.C..
I becchini o becchetti vari che si affacciano all’orizzonte debbano essere sconfitti a favore della vera ed unica identità della Democrazia Cristiana !
E si può ottenere questo risultato interagendo con le persone a discapito di un ostracismo voluto ed in malafede che viene costantemente operato ai danni della Democrazia Cristiana.
Con il fine di rappresentare l’identità, la volontà e le reali preferenze della maggior parte del popolo italiano, così come la Democrazia Cristiana ha sempre fatto e intende continuare a fare.
di CHIARA SALBEGO (Verona) * chiara.salbego@dconline.info * Segretario regionale del Movimento femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana del Veneto.
Condivido .La nostra Patria Merita un programma di governo fatto bene ,uniti tutti avanti con cuore come il Maestro Sandri C’ insegna,benvenuta Chiara
Egregio Dott. A. Sandri.
Reputo che l’aver dato un generico dissenso, nei confronti del Prof. L. Becchetti e confrontarlo con l’On. Rotondi è la risultante di una visione miope della realtà.
IL Prof. Becchetti, a cui si riferisce, è un docente di Economia all’Università di Tor Vergata. A parte ciò è stato indicato da alcuni emeriti cardinali, di un rilievo nazionale, a organizzare il partito dei cattolici.
L’On. Rotondi non mi sembra che abbia posto in essere un’iniziativa cattolica, tutt’altro. Tuttavia non posso giudicare il suo operato, in quanto non conosco i contenuti della sua progettualità.
Occorre un po’ di rispetto anche in presenza di divergenza di opinioni.
Cordiali saluti.
A. Pinto
Caro dott. Alessandro Pinto le rispondo con una piuttosto famosa citazione latina: . Lei si rivolge a me in maniera indebita, tessendo le lodi del Prof. Becchetti e che io poco conosco e comunque non ancora di persona.
L’articolo che stiamo commentando è della sig.ra Chiara Salbego (di Verona), Segretario regionale del Movimento femminile e per le Pari Opportunità della Democrazia Cristiana della regione Veneto.
Le parole che che hanno attirato la sua attenzione nell’articolo di cui parliano sono: …. ma trattasi di due sostantivi plurali maschili con la B minuscola.
Perchè Lei associa immediatamente il termine generico di cui trattasi a specifica persona di cui nemmeno conosciamo bene le generalità ?
A. S.