A cura di Dott. Sergio Martuscelli (Roma)
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Segretario del Dipartimento Sviluppo e Marketing della Democrazia Cristiana di Roma Capitale e Città Metropolitana.
< L’immagine della Democrazia Cristiana ritorna in auge ogni giorno di più ! >
Anche se i nostri governanti hanno fatto di tutto per mettere il più possibile il silenziatore alle elezioni amministrative ormai in corso, timorosi (anzi pressochè atterriti dall’ipotesi che si potesse mettere in discussione in sistema abbastanza dittatoriale vigente nel nostro Paese), ciò nonostante di Democrazia Cristiana si sta parlando sempre di più.
E se nei giorni del 3 e 4 ottobre 2021 si va al voto in più di mille Comuni italiani (in base alla convocazione agostana dei nostri Governanti) non dimentichiamo che già nelle prossime due settimane si va al voto in vari Comuni della regione Sicilia e soprattutto il partito dello scudocrociato intende fin da subito iniziare a prepararsi per le elezioni amministrative della primavera del 2022.
Dobbiamo fare come ci hanno insegnato i nostri vecchi: < la prossima campagna elettorale inizia il giorno dopo rispetto alla chiusura dei seggi delle elezioni che si sono appena svolte >.
E’ certo allora che l’immagine del partito diventa una questione primaria in quanto si richiamano con essa i valori morali che ci insegnava Don Luigi Sturzo, come l’umiltà, ma anche la buona educazione e la buona dialettica.
Ogni dirigente deve essere elegante – come ci ha insegnato Aldo Moro – che vestiva in maniera elegante anche per accompagnare la famiglia al mare.
E’ buona cosa dunque indossare la cravatta e la giacca … perché il lavoro di immagine non finisce mai.
Ma soprattutto dobbiamo sempre avere sempre una parola gentile, devota verso la religione.
E comprensiva verso le vicissitudini.
Il buon Dirigente democristiano osserva la religione ed ha un buon rapporto con il Parroco della sua Chiesa perché essere democratici cristiani non significa fare solo politica in maniera continua e concreta, ma anche vivere secondo gli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa, in sintonia con il Santo Padre e le sue raccomandazioni.
Dobbiamo cercare di non denigrare un’altra forza politica, ma nel sottolinearne le possibili mancanze, vanno anche elogiati gli eventuali pregi.
In estrema sintesi l’essere appartenenti alla Democrazia Cristiana rappresenta una < missione > sia politica che ccristiana, come ci è stato insegnato dai nostri Padri fondatori.
Noi vogliamo essere coloro che riporteranno l’Italia a risplendere, come un tempo, combattendo il piùposssibile l’ignoranza e l’egoismo della politica odierna.