A cura di Dott. Angelo Sandri (Cervignano del Friuli/UD)
segreteria.nazionale@dconline.info * cell. 342-9581946
Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana
Direttore Responsabile de “IL POPOLO” della DemocrAzia Cristiana
Componente Senato Accademico della Fondazione Internazionale Clemente XI – Albani
e di Avv. Rocco Piergiorgio Lo Duca
roccopiergiorgio.loduca@dconline.info * cell. 327-2922553
Vice-Segretario nazionale Dip. Legalità e Giustizia della Democrazia Cristiana
< L’IMPEGNATIVA BATTAGLIA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA CONTRO LE COLPEVOLI E REITERATE VIOLAZIONI DI LEGGE AI DANNI DEL POPOLO ITALIANO >
Si fà sempre più serrata l’impegnativa battaglia della Democrazia Cristiana contro le colpevoli e reiterate violazioni di legge che sono state perpetrate ai danni del popolo italiano in varie sedi ed a vari livelli di completenza con la sospetta compiacenza degli organismi politici/parlamentari che avrebbero dobuto vigilare, impedire e correggere sistuazioni del tutto illegittime e ben poco rispettore delle norme di legge.
Da qui il nuovo passo ufficiale compiuto in data odierna (23 aprile 2021) dall’Avvocato Rocco Piergiorgio Lo Duca (del foro di Cosenza), in nome e per conto del Dipartimento Legalità e Giustizia della Democrazia Cristiana ed in combinato disposto con la Segreteria politica nazionale della D.C. nella persona del suo attuale Segretario politico nazionale Dott. Angelo Sandri (Udine).
<< Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Sig. Presidente del Consiglio * Draghi Prof. Mario * presidente@pec.governo.it
* Alla Presidenza della Repubblica Italiana
Al Sig. Presidente * Mattarella Prof. Sergio * protocollo.centrale@pec.quirinale.it
* Alla Procura Generale della Corte dei Conti
* Al Sig. Procuratore * Canale Dott. Angelo * procuratore.generale@corteconticert.it
e per conoscenza
* All’Ufficio per gli Affari Giuridici e le Relazioni Costituzionali
Al Sig. Responsabile dell’Area * Morabito Dr. Michele Maria
Oggetto: gravissime e plurime violazioni di legge perpetrate ai danni del Popolo Italiano – riscontro pec del 5.2.2020, a firma del Dr. Michele Maria Morabito
Prot. SGPR202102050011134 – UAG/N. 00.1/4.506351.1./R.S., identificativo messaggio: B4A375A5.001C2A9B.7175C876.BF09E7C9.posta-certificata@postecert.it.
Facciamo seguito alle numerose precedenti < pec > a firma Avv. Rocco Piergiorgio Lo Duca ed in nome e per conto anche del Dipartimento Legalità e Giustizia della D.C. e della Segreteria politica nazionale della Democrazia Cristiana, nonchè da ultimo, alla PEC indirizzata al Presidente Sergio Mattarella in data 4.3.2021 (identificativo: opec2941.20210304223730.23785.373.1.65@pec.aruba.it ), cui ci riportiamo pedissequamente, per contestare, ancora una volta, i numerosi abusi e soprusi perpetrati ai danni del Popolo Italiano, direttamente ascrivibili a conti pubblici appositamente falsificati da Organi e Enti dello Stato per occultare una spesa pubblica distratta per fini privati e dunque illeciti, da ultimo, indirizzata verso acquisti di “beni e servizi” sempre meno facilmente verificabili.
È dunque inaccettabile anche solo dover rilevare che il Parlamento a breve si avvii nuovamente a votare l’ennesimo scostamento di bilancio, a debito solo per gli Italiani onesti e laboriosi, così come è semplicemente vergognoso essere costretti a leggere di un “rischio ragionato” per la riapertura di esercizi commerciali pure già destinatari dei parziali “ristori” che si intende nuovamente allocare nella contabilità di Stato.
E proprio con ogni diretta conseguenza sulla lievitazione di un debito pubblico già insostenibile.
Così, sembrerebbe che, ancora una volta, si consentirà che “il covid vada in vacanza”, pur avendo già mietuto parecchie vittime (soprattutto in termini economici), nella piena consapevolezza che possa poi mietere altre vittime più o meno inconsapevoli e/o più o meno innocenti !
Tutto questo è assolutamente irrazionale e per nulla “ragionato”, se non in danno di cittadini più o meno ignari e/o più o meno ignavi ! E ciò a prescindere dall’utilità di assumere qualsiasi risposta pure negata alla legittima domanda se ci si trovi (o no) dinanzi ad uno stato d’emergenza !
Ricordo a me stesso che in nome del dichiarato stato d’emergenza si è omesso di applicare più volte la Costituzione e così come si è omesso di provvedere anche allo scioglimento della Regione Calabria per il suo grave, conclamato e documentalmente comprovato dissesto finanziario precedente alla dichiarazione dello stato d’emergenza notoriamente datata 31.1.2020.
Un dissesto sicuramente non esclusivamente dovuto alla spesa sanitaria fuori controllo da più di dieci anni. Eevidentemente si è agito al solo scopo di far “passare” tale dissesto come dovuto alla irresponsabilità esclusiva del Popolo Calabrese e, dunque, al solo fine di “cancellare” le evidenti responsabilità di Presidenti del Consiglio, Ministri, Deputati e Senatori che quel dissesto hanno, sin qui, esattamente permesso e proprio favorito.
Esisteva invece la possibilità di offrire delle risposte in ordine ai bilanci approvati ed ai provvedimenti emessi (a tutti i livelli amministrativi e politici).
Ma anche il governo Draghi ha completamente e volutamente omesso, e così anche gli altri Organi e Enti dello Stato, tutti, più o meno operosamente impegnati nel garantire il funzionamento del nuovo e non ancora formalmente denominato “ministero della transizione economica” (in danno dei diritti e gli interessi del Popolo Italiano), preferendo un colpevole silenzio.
Siamo perciò nuovamente a contestare la gravissima disapplicazione della Costituzione della Repubblica Italiana e delle altre leggi.
E di conseguenza l’importante sospensione dello Stato di Diritto e dello Stato Sociale dell’Italia.
Nella speranza che si voglia finalmente prendere coscienza della pericolosissima e difficilissima situazione in cui versano tutte le Istituzioni elettive e non elettive del Paese, con ogni diretta conseguenza sulla tenuta della coesione sociale del Paese volutamente messa in pericolo.
Il presente intervento viene indirizzato anche alla Procura Generale della Corte dei Conti, in persona del Sig. Procuratore Generale, perché si valuti con urgenza la determinazione di un’azione penale nei confronti di tutti i responsabili delle condotte penalmente rilevanti (così come già precisamente descritte, oltre che ampiamente comprovate), avendo già, all’uopo, riservato, espressamente, la costituzione di parte civile della Democrazia Cristiana nell’istaurando e/o negli istaurandi procedimenti, dinanzi alla Procura di Cosenza, nonché alle Procure Distrettuali Antimafia di Catanzaro, Salerno, Roma e Perugia, con richiesta di essere notiziato dell’eventuale denegata ipotesi di archiviazione delle indagini, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 408 c.p.p.
Siamo comunque a richiedere di essere – sin d’ora – sollecitamente autorizzati ad accedere ai fascicoli dei procedimenti in parola, onde poter prendere visione e estrarre copia integrale dei relativi atti, che, in ogni caso, chiediamo di poter ricevere in modalità telematica, presso l’indirizzo di posta certificata avv.loduca@pec.it, pure dichiarandoci disponibili ad anticipare il costo dei relativi diritti che vorranno essermi indicati unitamente alla modalità di pagamento così come prescritto.
Allegasi opportuna documentazione comprovante quanto denunciato con relativi numero 20 atti contenuti nelle PEC (già trasmesse) che vengono opportunamente richiamate ed allegate.
Democrazia Cristiana – Dipartimento Legalità e Giustizia
Il Vice Segretario Nazionale – Avv. Rocco Piergiorgio Lo Duca
Democrazia Cristiana – Segreteria politica nazionale
Il Segretario Politico Nazionale – Dott. Angelo Sandri >>
Carissimi, per ridurre sensibilmente i tempi di un processo civile o amministrativo, di primo grado, basterebbe che la citazione è la comparsa di costituzione di risposta fossero redatte su schede prestabilite e ricorrere, per la Sentenza, in automatico e telematicamente:
– per il Civile, al “Cervellone” delle Sentenze della Cassazione a Sezioni riunite
– per l’Amministrativo, alle Sentenze del Consiglio di Stato.
Così le sentenze si saprebbero in tempo reale e le Parti, potrebbero decidere di ricorrere all’Appello, sapendo già come, con molta probabilità, potrà andare a finire nell’ultimo grado di giudizio.
Grazie per l’articolo e per l’attenzione che sì è voluto dare a tutte le persone, per fortuna qualcuno si interessa anche dei problemi altrui e di Tantissimi, moltissimi del nostro Popolo Italiano,
Grazie