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< L’INTERESSANTE LIBRO DI LUIGI FERRAIUOLO: “DON PEPPE DIANA E LA CADUTA DI GOMORRA” >.
Venerdi scorso ( 25 ottobre 2019), a Milano, presso la sede della Libreria San Paolo, in Via Pattari num. 6, vi è stato un importante momento di approfondimento socio-politico-culturale con la presentazione del libro: <DON PEPPE DIANA E LA CADUTA DI GOMORRA , scritto dal Dott. LUIGI FERRAIUOLO ed edito da < EDIZIONI SAN PAOLO >.
L’autore del libro, dott. Luigi Ferraiuolo, ha voluto presenziare personalmente a questo incontro ed ha avuto così modo di sintetizzare i contenuti principali di un testo di cui consigliamo vivamente la lettura.
Presenti all’incontro anche Elisabetta Soglio, Direttore del “Corriere Buone Notizie”; Renato Natale, attuale Sindaco di Casal di Principe (CE) ed amico fraterno di don Giuseppe Diana; don Antonio Rizzolo, Direttore di “Famiglia Cristiana”; Stefano Lampertico, Direttore di “Scarp de tennis”.
L’incontro è stato moderato da Gian Giacomo Schiavi, già Vice Direttore de “Il Corriere della sera”, il quale nel suo saluto introduttivo ha avuto modo di sottolineare l’importanza di questa iniziativa concernente la presentazione di questo libro su don Peppe Diana. Un libro che racconta la sua incredibile storia ed il suo martirio. Si tratta – ha rimarcato Gian Giacomo Schiavi – di un pezzo di storia italiana che val la pena di far conoscere anche al Nord, specie nelle regioni più ricche .
La Direttrice del “Corriere Buone Notizie” Elisabetta Soglio ha rimarcato che il libro su < don Peppe Diana e la caduta di Gomorra > è una storia drammatica ed avvincente, che espone in presa diretta la storia di un riscatto e di una rivoluzione, fatta con il bene contro il male.
Si tratta infatti di una vera e propria rivoluzione, scoppiata a Casal di Principe grazie all’esempio di don Giuseppe Diana che poi ha pagato con il martirio le sue coraggiose battaglie.
Un martirio che prodotto però grandi frutti, con la caduta di Gomorra e la rinascita della gente per la quale don Giuseppe Diana ha voluto sacrificarsi in maniera totale.
Il Direttore di Famiglia Cristiana don Antonio Rizzolo ha voluto definirlo <il miracolo di don Diana>, martire per la sua gente. Un miracolo che ha rivoluzionato completamente Casal di principe e il territorio di Casapesenna e San Cipriano. Un miracolo che ha permesso scelte davvero coraggiose ed impensabili, dando alla sua gente la forza di ricominciare !
Il Direttore di “Scarp de tennis” Stefano Lampertico ha voluto elogiare il dott. Luigi Ferraiuolo per il fatto di saper raccontare, come nessun altro, le storie della sua terra.
Quello che premia di più – ha aggiunto Lampertico – una volta che si comincia a leggere il libro, è proprio la sua scrittura. Infatti vivi di nuovo un mondo, che non hai mai conosciuto, come se tu fossi davvero presente venticinque anni prima.
Ora però Luigi Ferraiuolo – ha chosato Lampetico – dovrà raccontarci, nel suo prossimo libro, l’epilogo della vicenda: dove si trova ed come sarà recuperato e reinvestito per il bene della gente il vero tesoro dei casalesi !
Ha preso quindi la parola l’autore del libro Luigi Ferraiuolo che ha voluto sottolineare come la storia di don Peppe Diana sia la storia di un vero e proprio martire che ha salvato la sua terra gridando “il re è nudo” quando ancora nessuno ne aveva nè la forza, nè il coraggio.
Don Giuseppe Diana ha infatti testimoniato con il suo martirio che la camorra si può sconfiggere e per questo ha pagato con il suo sangue.
Ma è anche e soprattutto la storia civile di resistenza di un gruppo di “partigiani del bene” che hanno fatto una vera e propria rivoluzione nel nome di don Peppe Diana.
E ne hanno voluto così onorare coraggiosamente la sua memoria !
Ora Casal di Principe è diventato il modello per sconfiggere le mafie, grazie a ciò che li ora esiste.
Un modello che anche il Nord Italia deve poter conoscere, se vuole cacciare le mafie dalle sue belle terre e per poter così salvare l’Italia!
Il libro dunque racconta la caduta di Gomorra, innescata proprio dal martirio di don Giuseppe Diana, barbaramente assassinato nella sua Chiesa, il giorno del suo compleanno, il 19 marzo 1994.
Nel testo si trattano vari importanti aspetti: dal contesto sociale in cui maturò l’omicidio di don Giuseppe Diana, alla rivolta culturale ed umana di un piccolo iniziale gruppo di “resistenti” che sono poi riusciti a creare un “mondo diverso” con Cooperative sociali di ragazzi, anche disabili o disagiati o ex-detenuti, con il fiorire di ristoranti e di vere e proprie imprese.
Un impegno che dopo venticinque anni comincia a diventare davvero evidente e fondamentale. E che si oppone concretamente al ritorno della Camorra.
Non dobbiamo infatti mai dimenticare che molto è stato fatto, ma che ancora molto da fare !
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