L’INTERVISTA A “IL POPOLO” DA PARTE DEL SEGRETARIO NAZIONALE DEL DIP. “PER LE ATTIVITA’ ECONOMICO PRODUTTIVE E PER LA TUTELA DEL MADE IN ITALY” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA BIAGIO PASSARO (MODENA) > * PRIMA PARTE

L’INTERVISTA A “IL POPOLO” DA PARTE DEL SEGRETARIO NAZIONALE DEL DIP. “PER LE ATTIVITA’ ECONOMICO PRODUTTIVE E PER LA TUTELA DEL MADE IN ITALY” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA BIAGIO PASSARO (MODENA) > * PRIMA PARTE

A cura di Dott. FERNANDO CIARROCCHI (Ascoli Piceno)

fernando.ciarrocchi@dconline.info *  cell. 347-2577651 *

Vice-Segretario nazionale Dipartimento Sviluppo-Comunicazione-Marketing della Democrazia Cristiana italiana

 Vice-Direttore de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

Coordinatore della redazione giornalistica de “Il Popolo” della Democrazia Cristiana.

< L’INTERVISTA A “IL POPOLO” DA PARTE DEL SEGRETARIO NAZIONALE DEL DIP. “PER LE ATTIVITA’ ECONOMICO PRODUTTIVE E PER LA TUTELA DEL MADE IN ITALY” DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA ITALIANA BIAGIO PASSARO (MODENA) > * PRIMA PARTE.

Ha registrato un notevole risalto – anche e soprattutto sui social e nell’opinione pubblica in generale – la notizia della recente nomina del Dott. Biagio Passaro (di Modena) a Segretario nazionale del Dipartimento delle < Attività economico/produttive e per la Tutela del Made in Italy >.

Biagio Passaro (Modena)

Componente del Consiglio nazionale ed anche della Direzione nazionale del partito dello Scudo Crociato Biagio Passaro è ora senz’altro a pieno titolo tra le figure apicali  della Democrazia Cristiana italiana.

La prima domanda concerne dunque questo aspetto:

< Quali sono le impressioni su questo impegno nel partito della Democrazia Cristiana a livello nazionale ?  >.

<< È certamente un onore per me essere stato nominato quale Segretario Nazionale del Dipartimento < delle Attività Economiche e Produttive e della Tutela del Made in Italy > della Democrazia Cristiana.

Un sentito ringraziamento dunque a chi ha riconosciuto il mio impegno e la mia passione per promuovere e difendere l’eccellenza del Made in Italy e le nostre attività economiche/produttive. La “mission” è quella di sostenere le imprese e le attività produttive attraverso un programma che parte proprio dalla Politica.

Dott. Angelo Sandri (Udine)

Mi impegnerò con determinazione e dedizione per contribuire all’avanzamento e alla valorizzazione del settore economico e produttivo Italiano, lavorando per preservare la tradizione, la qualità e l’identità uniche del “Made in Italy” su scala nazionale ed internazionale.

Grazie ancora una volta al Segretario Nazionale Angelo Sandri, al vice Segretario Nazionale Vincenzo di Sirio e agli organismi dirigenziali della D.C., per la fiducia e l’opportunità offertami di servire il nostro partito, in questo ruolo così importante, ed al tempo stesso essere a servizio nella Società italiana e del Bene Comune >>.

Domanda: < Cosa pensa della pressione fiscale attualmente vigente nel nostro Paese ? >

R: << Il contesto della pressione fiscale sulle imprese italiane è un argomento complesso che richiede un’analisi piuttosto approfondita.

Avv. Vincenzo Di Sirio (Potenza)

In linea generale, l’Italia ha una delle pressioni fiscali più elevate tra i paesi europei, il che può rappresentare un peso significativo per le imprese, specialmente per le piccole e medie imprese.

Tali imprese come del resto accade oggi, trovano vantaggioso trasferire la propria produzione all’estero per beneficiare di condizioni fiscali più favorevoli e di costi operativi inferiori, anche questo governo sta facendo troppo poco anzi pochissimo per sgravare le nostre aziende. >>

Domanda: < La pressione fiscale quindi tende a geolocalizzare le aziende altrove ?  >

R: Il fenomeno della geolocalizzazione del “Made in Italy” che si sposta all’estero ha impatti negativi sull’economia italiana, dal momento che riduce il valore aggiunto generato nel paese e comporta la perdita di posti di lavoro e di know-how locale.

D’altra parte, l’espansione delle imprese italiane all’estero può anche portare a opportunità di crescita, maggiore competitività sui mercati internazionali e nuove sinergie.

Per affrontare questa sfida, è importante che l’Italia cerchi di rendere il suo ambiente fiscale più competitivo e favorevole agli investimenti, incoraggiando la creazione e lo sviluppo di imprese sul territorio nazionale.

Inoltre, devono essere promossi programmi e politiche che supportino l’innovazione, la formazione e la ricerca per mantenere la competitività delle imprese italiane a livello globale.

La collaborazione tra il settore pubblico e privato potrebbe essere cruciale per affrontare efficacemente queste problematiche e sfruttare al meglio le risorse e le competenze del “Made in Italy”.

Domanda: < I nostri giovani perchè scappano dall’Italia ? >

R: I nostri giovani non e’ vero che sono “Mammoni”. Abbiamo un’idea sbagliata dei nostri giovani.

Io sono padre di una ragazza di 16 anni e spesso mi confronto con Lei per capire quali sono i problemi che vede Lei in questa nuova era, che spesso noi non riusciamo a vedere o capire.

Quindi dico che forse andrebbero aiutati di più, anzi ne sono fermamente convinto !

E non sottopagati come spesso accade. Questo li porta spesse volte ad emigrare all’estero spesso lo fanno alla ricerca di opportunità che possano soddisfare le loro ambizioni professionali e personali.

Le ragioni di questa fuga possono includere la ricerca di migliori prospettive di carriera, la possibilità di stipendi più elevati, un ambiente di lavoro più stimolante, maggiore stabilità economica e politica, migliori servizi pubblici e infrastrutture, oltre che la possibilità di vivere esperienze multiculturali e arricchenti, ma soprattutto perchè all’estero capiscono il loro vero valore.

L’emigrazione dei giovani rappresenta una sconfitta significativa per il nostro paese, poiché porta alla fuga di risorse umane qualificate e talentuose, causando una potenziale carenza di competenze e una minore capacità di innovazione e sviluppo.

Tuttavia, è importante anche considerare che l’esperienza all’estero può arricchire personalmente e professionalmente i giovani, consentendo loro di acquisire competenze internazionali, visioni diverse e una maggiore flessibilità culturale, che potrebbero in seguito essere reinvestite nel proprio paese di origine, dobbiamo investire su di loro e aiutarli.

È importante – ed è compito anche della Democrazia Cristiana – non restare a guardare.

Dobbiamo creare condizioni che possano motivare i giovani a rimanere e contribuire al nostro sviluppo, offrendo opportunità di crescita e realizzazione professionale che possano equipararsi a quelle disponibili all’estero.

FINE DELLA PRIMA PARTE

 

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Natascia Pizzutti
7 mesi fa

Buongiorno, condivido pienamente Biagio su quanto hai detto, sia per quanto concerne i pro e i contro della geocalizzazione all’ estero delle imprese italiane, sia per l’ aspetto haimè reale, difficile e spigoloso della sfera giovani.
Buon lavoro