FRANCO CAPANNA (D.C.): LA BELLA ITALIA RICCA SOLO DI SPAGHETTI ??

FRANCO CAPANNA (D.C.): LA BELLA ITALIA RICCA SOLO DI SPAGHETTI ??
  • A cura di FRANCO CAPANNA (Teramo) * cell. 345-1594496 *

franco.capanna@dcpnline.info * franco.salice2ss@gmail.com *

Sindacalista – Giornalista – Scrittore

Vice-Presidente Nazionale Vicario dei Seniores della Democrazia Cristiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana 

< FRANCO CAPANNA (D.C.): LA BELLA ITALIA RICCA SOLO DI SPAGHETTI ?? >

Al bar mi si avvicina una persona e mi dice:

<< Per favore aiutami Tu che sei un giornalista e sindacalista, perché mio mutuo aumentato a 750euro mensili , energia luce 380 , acqua 85 di bollette. Ho fatto spesa e soldi terminati.

 

Cosa faccio così disperato e come campo con la mia famiglia ? >>

I miei interrogativi nel trovare una ricetta e pensi ai disperati di Lampedusa che – dicono – non hanno avuto né acqua né cibo, dopo un assalto di 7000 sbarcati in pochissimo tempo.

Alcuni di loro scappano e vanno in una casa di Lampedusa a cercare aiuto e hanno spaghetti con tonno.

Ho ritenuto dunque opportuno inviare questo scritto al giornale IL POPOLO,

Angelo Sandri – Cervignano del Fr. (UD)

Ed anche al Presidente D.C. Angelo Sandri, l’uomo che nominandomi Editorialista e Vice-Presidente nazionale Vicario dei Seniores  della Democrazia Cristiana mi ha permesso – anche tramite i miei articoli – di farmi conoscere nel mondo ed ottenere il riconoscimento di personaggio dell’anno nel Nord America 2020.

 

Alcuni di loro scappano e vanno in una casa di Lampedusa a cercare aiuto e hanno spaghetti con tonno.

 

Dicono aiutarli nei loro Paesi ma se non si dà loro neppure una ciotola di cibo che favole raccontano.

Piuttosto si  facciamo lanci da quelle parti di biglietti e dire di non venire da noi perché peggio dal luogo di partenza.

Per la Premier Giorgia Meloni è il momento della debolezza !

Il consenso della Premier infatti è in calo per la prima volta da quando è a Palazzo Chigi.

Pesano le poche risorse disponibili per l’economia; l’incredibile aumento dei migranti e le forti resistenze ideologiche dentro Fratelli d’Italia.

A quasi un anno dalla affermazione elettorale che le ha consegnato le redini del governo, Giorgia Meloni si trova ad affrontare un’agenda politica tutta in salita, segnata da tre convergenti difficoltà.

In primis le poche risorse economiche per sostenere la crescita.

Per passare poi ad un numero di migranti in costante aumento, nonostante i tanti proclami del passato.

Ed infine le resistenze ideologiche dello zoccolo duro del proprio partito, Fratelli d’Italia.

Tutto ciò descrive il momento per lei più delicato da quando è arrivata a Palazzo Chigi anche perché coincide tanto con l’inizio della campagna per le Europee del 2024 che con la prima vera flessione registrata dall’esecutivo nei sondaggi.

Le difficoltà economiche sono il frutto della sovrapposizione fra il rallentamento del Pil, la carenza di risorse che frena la scrittura della finanziaria, il ritardo nell’arrivo da Bruxelles della terza rata del Pnrr e la totale incertezza sulla sorte della quarta rata.

Per non parlare delle restrizioni in arrivo nel decreto capitali che, sommate alla tassa sulle banche, rischiano di spingere gli investitori stranieri a diffidare del nostro Paese.

La sincerità con cui il ministro del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, davanti al Meeting di Rimini ha chiesto a tutti di contenere le attese e la franchezza con cui la premier ha promesso “rigore economico” descrivono i contorni di un frangente che vede la maggioranza in affanno davanti ad un Pil in affanno, una povertà che aumenta ed alle commesse estere che diminuiscono a causa della frenata industriale della Germania, nostro partner strategico.

Tragico il caos altrove ed emblematico Putin che provoca una guerra ma chiede disperatamente armi alla Corea del Nord.

Non meglio negli Stati Uniti d’America dove pende l: impeachment sul  capo di Biden per avere cercato ,dicono, coprire il figlio per possesso di droga .

Non meglio lo sfidante alla casa Bianca Tramp che rischia la galera.

 

In autunno avremo la più grave deriva nella storia del nostro Paese: una finanziaria severa , recessione spaventosa, famiglie al collasso povertà, la Nazione groviera e coloro sono arrivati non avendo la minima assistenza e non permesso recarsi altrove come credevano.

Di fatto la Francia blinda l’accesso così come la Germania.

Vittime della non assistenza si ritrovano nella più totale  disperazione e la fame, il che li porta ad azioni di violenza e le vittime sono gli Italiani che già hanno le loro sofferenze.

Dio ci salvi !

Autore Franco Capanna

 

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1 anno fa

Purtroppo la paura ,mi scrivete, di credere vs mail resa l pubblica vi blocca fare commenti in questa sede ma a me non è possibile ,come mi scrivete, mettere vs commenti.
Indirizzati a me non li legge nessuno.
Cordialmente Franco Capanna Editorialista.

Enrico Migliardi
1 anno fa

La situazione italiana è analoga ad una famiglia di 5 persone in cui tre persone lavorano, due studiano ed uno è in fasce. Cioè una famiglia che potrebbe essere benestante, ma si porta appresso un debito fatto dai nonni e non risolto dai genitori degli sposi ed una serie di spese superflue che vanno da una esagerata servitù (maggiordomo, camerieri, cuoco, etc.).
Il resto lo capite da soli !

1 anno fa

Gentile Enrico grazie tuo intervento che apprezzo anche se ti prego dare un senso letterale più chiaro x chi legge.
Scusa ma di quali spese parli se … maggiordomo, cuoco eccetera.
Ti rivolgi certo ad una ristretta cerchia .