A cura del Dott. Fernando Ciarrocchi di Ascoli Piceno
fernando.ciarrocchi@dconline.info
<Lo scenario politico italiano è sempre più complesso !>
L’attuale scenario politico italiano è permanentemente in subbuglio con costanti e spesso incomprensibili mutamenti che interessano in qualche modo chi più, chi meno, la varie componenti politiche presenti sia alla Camera dei deputati, sia al Senato della Repubblica.
Tale fenomeno politico culturale potrebbe trovare compiutezza nella nota frase, ” tutto scorre, tutto muta” che fu di Eraclito, noto filosofo greco.
Nulla di più vero per il magmatico panorama politico italiano in cui ciò che è vero oggi non è più vero domani .
In un habitat politico di tal fatta, c0ntraddizioni, incongruenze, conferme , smentite, che più ne ha più ne metta, sono all’ordine del giorno.
Ciò che sorprende maggiormente sono le scelte politiche che spesso non sono coerenti con la storia di alcuni partiti che le pongono in essere.
Detti partiti si dichiarano, ai quattro venti, democratici, ma le scelte compiute – a ben vedere – hanno poco di democratico.
Tutto ciò crea crea sconcerto, disorientamento da parte dell’elettorato. Vedasi ad esempio il PD: il neo segretario Enrico Letta ha assunto l’arduo compito di condurre il partito fuori dal guado, mettendo a disposizione la sua decennale esperienza politica e il suo notevole bagaglio culturale .
Enrico Letta è consapevole di dover rifondare una forza politica popolare che torni a parlare, ad interpretare e risolvere i problemi dei lavoratori e non della grande finanza che è adulta è ben vaccinata.
Lo spazio politico, quell’area politica popolare, verso cui il PD sembra mostrare interesse, a causa di molti errori e di mancanza progettuale politica, è diventata una vera e propria prateria in cui ad avere la meglio, al momento, sembrano essere La Lega di Matteo Salvini e soprattutto Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
Il partito di Fratelli d’Italia si presenta all’elettorato italiano si come il partito della destra moderna, quella destra che è si custode della sua storia, ma che ha compreso appieno l’evoluzione storico politica dell’Italia tanto che ha riconosciuto i principali valori democratici della Costituzione Italiana, divenendo una delle poche forze politiche, che è rappresentata nelle aule parlamentari e che senza peli sulla lingua parla di libertà, di democrazia, di diritti umani e di progresso culturale e sociale.
Però poi in Europa non siede nell’emiciclo del Partito Popolare Europeo, ma è in quello dei conservatori.
Quindi a questo punto qualcosa non torna.
L’On.le Giorgia Meloni, Presidente del Partito Fratelli d’Italia, grazie alla sua intraprendenza e alla sua azione politica, dalla maggior parte dei sondaggi è data in costante crescita supportata da una ben coordinata strategia di comunicazione sui social.
I numeri ci dicono che una buona parte dell’elettorato italiano guarda con interesse a Giorgia Meloni perché si fa portavoce delle maggiori emergenze sociali che in questo particolare momento storico stanno minando la convivenza civile del popolo italiano, oggi succube della più grande crisi economico-sociale, dal dopoguerra in poi, che sta affamando il mondo.
Quindi “rebus sic stantibus” (così stando le cose), vuoi per un sistema elettorale che da decenni mostra le sue criticità, o meglio, fragilità, o vuoi – purtroppo – per la mancanza della rappresentanza nelle aule parlamentari di una forza politica autenticamente democratica come la Democrazia Cristiana (che storicamente è la componente politica popolare per eccellenza, interclassista e fondata sui valori del popolarismo democratico cristiano) la nostra Italia, ancora oggi, purtroppo si ritrova con gli ovvi distinguo storico sociali, più o meno nello stesso “status ” in cui la descrisse il Sommo Poeta Dante Alighieri.
Il Sommo Poeta – di cui quest’anno ricorre l’anniversario dei 700 anni della sua morte – descrisse infatti nel Canto VI del Purgatorio , ai vv. 76-78, la situazione allora esistente:
“Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di di provincie, ma di bordello”.
La soluzione che può restituire dignità istituzionale al nostro bel Paese è senza dubbio una riforma costituzionale ad indirizzo proporzionale con uno sbarramento minimo al 3% ,
E’ questo lo strumento legislativo che deve essere restituito all’elettore per esercitare pienamente il sacrosanto e inalienabile diritto di VOTO.
L’elettore potrà in questo modo scegliere sia il partito di appartenenza, sia il candidato del suo partito .
Da anni il Segretario nazionale della Democrazia Cristiana, Dott. Angelo Sandri, sta portando avanti questa battaglia di dignità istituzionale e di alto significato significato politico.
Una battaglia politica per far rinascere l’Italia con una sua rappresentanza certa, ma soprattutto rispondente alla volontà popolare così come sancito dall’art 1 della nostra Costituzione in cui si legge “Il popolo è sovrano”.
E non dimentichiamo mai che i nostri padri costituenti ci hanno donato la migliore Costituzione antropocentrica esistente al mondo.